SANITÀ. MANOVRA, FP CGIL MEDICI: COLPISCE CATEGORIA, RICORREREMO
"PRONTI AD ASSUMERE ULTERIORI INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE".
(DIRE) Roma, 7 set. - "Il maxiemendamento presentato oggi al
Senato introduce nuovamente il cosiddetto contributo di
solidarieta', il 3% di prelievo per tutti i redditi oltre i 300
mila euro, ma non riassorbe, anzi lo reinserisce con un apposito
comma, quello del 5% per i dirigenti pubblici con retribuzione
superiore ai 90 mila euro, che colpisce principalmente i medici".
Cosi', in una nota, Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil
medici
"Oltre 10 mila medici pubblici si ritroveranno quindi-
sottolinea Cozza- a pagare il 5% sulla propria retribuzione
insieme ai 34 mila cittadini che invece pagheranno solo il 3%,
deducibile, al di sopra dei 300 mila euro di reddito. Siamo
tornati alla inaccettabile discriminazione per la quale il
contributo di solidarieta' del 5% sulle retribuzioni oltre i 90
mila euro e del 10% sopra i 150 mila viene pagato, anche a
parita' di stipendio, solo da chi lavora nei servizi pubblici,
mentre il prelievo sui redditi valido per tutti gli altri scatta
oltre i 300 mila euro e nella misura del 3%".
"Un'ulteriore discriminazione che colpisce i medici pubblici
(e non i privati con eguale retribuzione)- osserva il segretario
Fp Cgil medici- gia' falcidiati dal blocco del contratto e delle
retribuzioni, dal differimento del Tfr, dalla mobilita' selvaggia
e dalla rottamazione estesa fino al 2014, in un servizio
sanitario nazionale devastato da tagli e ticket.
"Ieri abbiamo scioperato con tanti medici nei cortei- aggiunge
Cozza- Il segretario generale Susanna Camusso ha gia' annunciato
che la Cgil, partendo dalla incostituzionalita' di questo
provvedimento, difendera' con i ricorsi i medici pubblici.
Domani a Roma, nella intersindacale che vede insieme tutte le
sigle rappresentative dei medici gia' promotrici dell'appello
www.cambiamolamanovra.it- conclude- siamo pronti ad assumere
ulteriori iniziative unitarie di mobilitazione".
(Com/Fmu/ Dire)
16:08 07-09-11
NNNN
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