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mercoledì 7 settembre 2011

L. elettorale/ Di Pietro: Idv dimostra di essere vera alternativa

L. elettorale/ Di Pietro: Idv dimostra di essere vera alternativa
Cittadini firmano a nostri banchetti per cancellare porcellum

Roma, 7 set. (TMNews) - "L'Italia dei Valori sta dimostrando che
può non essere solo opposizione ma anche alternativa. Lo abbiamo
dimostrato con fatti concreti. I referendum che abbiamo promosso
e che, tutti e tre, hanno passato il vaglio dell'elettorato su
temi importanti come le leggi ad personam, la privatizzazione o
meno dell'acqua e le centrali nucleari, hanno dimostrato che i
cittadini su temi concreti intendono dare la loro risposta. Anche
oggi ci sono centinaia e centinaia di banchetti in giro per
l'Italia, promossi anche dall'Idv, nei quali stiamo raccogliendo
le firme per modificare la legge elettorale e per abrogare tutte
le Province". È quanto scrive sul suo blog il presidente
dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

"Una forza politica come la nostra, che sta all'opposizione, e
quindi non può cambiare le cose in Parlamento perché non ha la
maggioranza, fa il suo dovere insieme ai cittadini per
coinvolgerli direttamente nelle decisioni più importanti per
questo Paese credo che abbia le carte in regola per proporre e
proporsi come alternativa - spiega Di Pietro -. Due mesi fa l'IdV
ha depositato non solo presso la segreteria del Parlamento ma ha
mandato, con una lettera di accompagnamento a mia firma, al
presidente del Consiglio e al ministro Tremonti una
contromanovra, in cui indicavamo come andavano a nostro avviso
corrette le proposte fatte dal governo. Quel che più ci
interessava era individuare delle correzioni strutturali
soprattutto sulla spesa e sugli sprechi. I costi e gli sprechi
della politica andavano eliminati in maniera molto determinata".

"Di tutti questi tagli non c'è niente - prosegue il leader
dell`IdV - neppure quello delle Province come dicono i giornali.
Magari avessimo da votare l'abolizione delle Province. Non è
così. Oggi hanno solo detto che faranno un disegno di legge
costituzionale. Quando arriverà in Parlamento, andrà in
Commissione, affinché si studi cosa fare: se potessimo campare
per tutti gli anni che serviranno per fare questa modifica
costituzionale diventeremmo Matusalemme".

Red/Gal

071509 set 11

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