INTERNET: CRESCE SHOPPING VIRTUALE, MA 7 ITALIANI SU 10 IGNORANO NORME SICUREZZA =
CONFONDONO IL PHISHING CON LA PESCA E IL FIREWALL CON UN FILM
Roma, 30 apr. (Adnkronos) - Pacchetti viaggio (29%), servizi
finanziari (27%), abbigliamento e articoli sportivi (23%) sono i
settori privilegiati dello shopping virtuale degli italiani, ma
nonostante il grande utilizzo della rete per fini commerciali, 7
italiani su 10 dimostrano di non conoscerne nello specifico meccanismi
e terminologie.
Qualche esempio? Il phishing e' per il 29% un tipo di pesca e
per il 12% una pratica erotica. Anche la crittografia e' sconosciuta
ai piu': per il 22% e' una tecnica artistica, e il firewall per
qualcuno (18%) e' il titolo di un film. Malgrado cio' gli italiani
sembrano preferire sempre piu' l'acquisto on line, sia per i prezzi
che appaiono piu' competitivi (38%) e sia per la comodita' (29%),
anche se ammettono che sono alti i rischi di frodi o fregature (34%) e
quelli legati alla sicurezza (29%).
Questo e' quanto emerge da uno studio promosso da ''VdG
Magazine'', la rivista diretta da Domenico Marasco e in edicola nei
prossimi giorni, condotto da su 1500 italiani, donne e uomini dia 18
ai 65 anni, attraverso un monitoraggio su blog, forum, community,
volto a conoscere abitudini e conoscenze degli italiani sul fenomeno
del commercio elettronico. (segue)
(Rre/Col/Adnkronos)
30-APR-11 13:22
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INTERNET: CRESCE SHOPPING VIRTUALE, MA 7 ITALIANI SU 10 IGNORANO NORME SICUREZZA (2) =
(Adnkronos) - Stando a quanto riferisce la Camera di Commercio
di Milano, il commercio elettronico e' in rapida espansione: alcuni
dati studiati sul registro imprese del 2009 e del primo trimestre
2010, nonche' sui dati Istat del 2010, evidenziano infatti un
incremento del +7% delle aziende che operano nel commercio virtuale. E
gli stessi italiani si mostrano sensibili allo shopping on line: il
34% dichiara di acquistare beni e servizi almeno una volta a
settimana, il 28% lo fa in occasioni particolari, come anniversari e
compleanni, mentre l'11% afferma di non avere scadenze precise.
I settori che piu' sono interessati? Il turismo, come l'acquisto
di pacchetti viaggio (29%), seguono poi l'abbigliamento e gli articoli
sportivi (27%), i servizi economico-finanziari (23%), come il
pagamento di polizze assicurative, bollette e quant'altro, e
l'elettronica di consumo (19%). I vantaggi che vengono riscontrati
sono soprattutto quelli di prezzi bassi (39%) e della comodita' (29%),
oltre che per la possibilita' di avere assistenza continua e senza
vincoli di orari (18%). Nonostante cio' e' forte l'attenzione ai
rischi che possono esserci: il 34% degli intervistati punta il dito
contro frodi e truffe, il 18% ha paura di acquistare merci o servizi
illegali mentre, per 4 italiani su 10 (42%), a essere in pericolo e'
la sicurezza dei minori in rete, che possono essere facilmente
circuiti, e la sicurezza legata all'affidabilita' delle transazioni
(24%).
Il contrassegno resta la modalita' di pagamento privilegiata,
con il 32% degli italiani che dichiarano di esercitarla, mentre carte
prepagate (17%), carte di credito (19%) e bonifici bancari (14%) non
sono ancora entrati del tutto nella filosofia di acquisto degli
italiani. E benche' attribuiscano al commercio virtuale un livello
soddisfacente di sicurezza (49%), 7 italiani su 10 dichiarano di non
sapersi orientare in maniera impeccabile nei sistemi e nelle procedure
dell'e-commerce, nonche' del vocabolario specifico. (segue)
(Rre/Col/Adnkronos)
30-APR-11 13:26
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INTERNET: CRESCE SHOPPING VIRTUALE, MA 7 ITALIANI SU 10 IGNORANO NORME SICUREZZA (3) =
(Adnkronos) - Ma quali sono gli errori piu' comuni che
commettono riguardo alcuni aspetti tipici del commercio elettronico?
Il phishing e' per il 29% un tipo di pesca, per il 21% una tendenza
alimentare e per il 12% una pratica erotica, mentre solo il 34% sa che
e' un'attivita' illegale che cattura dati sensibili. Anche la
crittografia e' sconosciuta ai piu': per il 22% e' una tecnica
artistica e per il 19% un filone di studi sui graffiti preistorici,
mentre il 44% risponde correttamente affermando che si tratta di una
scrittura in codice con chiavi di accesso.
Parlando di firewall, poi, solo 4 italiani su 10 (41%) sanno che
si tratta di un dispositivo di protezione del computer, mentre c'e'
chi afferma che e' una segnalazione di incendio (19%) o addirittura il
titolo di un film (18%). Molta incertezza nel definire anche un host,
che il 19% e' il nome di un dominio pubblico su internet e per il 27%
la possibilita' generica di dare ospitalita' sul proprio sito, mentre
4 su 10 (39%) dichiarano che si tratta di un servizio che permette di
avere uno spazio web per ospitare siti o forum. Dubbi anche per quando
riguarda il certificato digitale: per alcuni aiuta a semplificare la
burocrazia cartacea (15%), il 26% lo indica l'allegato che si invia
con una mail e solo il 34% afferma che e' un documento elettronico che
associa l'identita' di una persona ad una chiave di accesso.
(Rre/Col/Adnkronos)
30-APR-11 13:44
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