SALUTE: DISTURBO BIPOLARE PER UN MLN ITALIANI, POCHE DIAGNOSI =
(AGI) - Roma, 12 apr. - Stati di ansia, abuso di droghe e
alcol. Si stima che un paziente con disturbo bipolare su due
conviva con un altro disturbo psichiatrico: la sovrapposizione
con i disturbi d'ansia e da uso di sostanze - la cosiddetta
comorbidita' - aumenta la cronicita' di questa malattia,
determinando spesso una prognosi peggiore in termini di durata
dei sintomi e delle possibilita' di remissione. Il disturbo
bipolare, che colpisce oltre 1 milione di persone in Italia,
consiste nell'oscillazione del tono dell'umore tra una
polarita' depressiva ed una maniacale ed e' un disturbo molto
difficile da diagnosticare: raramente, infatti, viene presa in
considerazione la possibilita' che un paziente con sintomi di
depressione possa in realta' essere affetto da disturbo
bipolare. Ne hanno discusso a Roma gli esperti di tutto il
mondo, riuniti nella capitale per l'undicesimo International
Review of Bipolar Disorders. "Il disturbo bipolare e' in
assoluto il disturbo psichiatrico che presenta il maggior
numero di disturbi in comorbidita'. Dati clinici ed
epidemiologici dimostrano che questa patologia coesiste nel
40-60% dei pazienti con i disordini psichiatrici da uso di
sostanze e lo stesso vale per gli stati d'ansia", spiega il
professor Giulio Perugi, Universita' degli Studi di Pisa e
Direttore Istituto di Scienze del Comportamento "G. De Lisio"
di Pisa. La problematica della comorbidita' aggrava l'elevata
complessita' del disturbo bipolare, gia' caratterizzato dalla
difficile diagnosi. Infatti, la fase depressiva, che
caratterizza questo disturbo e che ha un impatto molto negativo
sulla qualita' di vita del paziente, puo' essere confuso con la
depressione (disturbo depressivo di tipo unipolare). "La
depressione bipolare - spiega Perugi - e' molto piu' comune di
quanto si pensasse in passato. Spesso accade che nelle forme
bipolari II, con episodi depressivi importanti alternati a fasi
ipomaniacali attenuate, vengano sottovalutate quest'ultime
perche' confuse con periodi di normale iperattivita',
agitazione e impulsivita'. Il paziente non viene quindi
riconosciuto come bipolare e viene trattato solo con
antidepressivi, inducendo talora una maggiore instabilita'. In
questi casi l'impiego di altri farmaci, come gli stabilizzatori
dell'umore e gli antipsicotici atipici, invece, e' molto piu'
efficace. Attualmente - conclude Perugi - l'unico farmaco con
indicazione per la depressione bipolare e' la quetiapina, un
antipsicotico che ha molti studi a supporto e ha dimostrato la
sua efficacia sulla depressione bipolare, unita ad una buona
tollerabilita'. Tuttavia il farmaco puo' essere prescritto
solamente dallo specialista psichiatra". (AGI)
Pgi
121419 APR 11
NNNN
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