Commissione europea – Comunicato stampa
Benessere degli animali: la Commissione sollecita 13 Stati membri ad attuare il divieto d'uso di gabbie non modificate per le galline ovaiole
Bruxelles, 26 gennaio
2012 – In data odierna la Commissione europea, con lettera di
costituzione in mora in cui chiede informazioni, ha sollecitato il
Belgio, la Bulgaria, la Grecia, la Spagna, la Francia, l'Italia, Cipro,
la Lettonia, l'Ungheria, i Paesi Bassi, la Polonia, il Portogallo e la
Romania ad intervenire per ovviare alle carenze nell'attuazione della
legislazione UE relativa al benessere degli animali, e in particolare a
far rispettare il divieto delle gabbie "non modificate" per le galline
ovaiole che si applica a decorrere dal 1° gennaio 2012, come stabilito
nella direttiva 1999/74/CE.
La decisione politica
di vietare le gabbie "non modificate" è stata presa nel 1999. Gli Stati
membri disponevano di dodici anni per assicurare un passaggio morbido
verso il nuovo sistema e attuare la direttiva. Finora, però, e
nonostante i ripetuti inviti da parte della Commissione, gli Stati membri summenzionati non si sono adeguati appieno alla normativa dell'UE.
A decorrere dal 1° gennaio 2012 la direttiva 1999/74/CE
stabilisce che tutte le galline ovaiole debbano essere tenute in
"gabbie modificate" aventi maggiore spazio per nidificare, razzolare e
appollaiarsi, ovvero in sistemi alternativi. Conformemente alla
direttiva è possibile usare le gabbie soltanto se concedono a ciascuna
gallina almeno 750 cm² di superficie della gabbia, un nido, lettiera,
posatoi e dispositivi per accorciare le unghie in modo da consentire
alle galline di soddisfare i loro bisogni biologici e comportamentali.
È essenziale che gli
Stati membri ottemperino pienamente al disposto della direttiva. È
chiaro che gli Stati membri che non ottempereranno
ai loro obblighi legali, non solo produrranno effetti negativi sul
piano del benessere degli animali, ma determineranno anche distorsioni
del mercato e situazioni di concorrenza sleale. Gli Stati membri che
continuano ad usare le gabbie "non modificate" mettono in una situazione
concorrenzialmente svantaggiosa le imprese che hanno investito per
adeguarsi a queste nuove misure.
Ora, a seguito del
provvedimento adottato oggi dalla Commissione, gli Stati membri
interessati dispongono di due mesi per rispondere alla lettera di
costituzione in mora in forza dei procedimenti di infrazione dell'UE. Se
essi non risponderanno in modo soddisfacente
la Commissione invierà un "parere motivato" con cui chiederà agli Stati
membri di adottare le misure necessarie per conformarsi, entro due
mesi, alla direttiva.
Per ulteriori informazioni sul benessere degli animali nelle aziende – Galline ovaiole, si rinvia al sito:
Per ulteriori informazioni sul procedimento di infrazione: MEMO/12/42
Persone da contattare:
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