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venerdì 6 gennaio 2012

LAVORO: DI PIETRO, DATI ISTAT DICONO PRIORITA' NON E' ART. 18

LAVORO: DI PIETRO, DATI ISTAT DICONO PRIORITA' NON E' ART. 18 =
(AGI) - Roma, 6 gen. - "Leggendo i dati diffusi oggi dall'Istat
sui cosiddetti 'scoraggiati' colpisce non solo l'aumento, oltre
un milione e mezzo, di coloro che non sono piu' registrati
nelle statistiche dei disoccupati, ma il fatto che piu' di due
terzi sono concentrati nel Mezzogiorno. La crisi sta generando
una spaccatura insanabile tra il nord e il sud del Paese". E'
quanto affermano in una nota congiunta il presidente
dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile
lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi, che aggiungono:
"Se a quest'ultimi sconcertanti dati, sommiamo il tasso di
disoccupazione e tutte quelle forme di lavoro precario, ci
troviamo di fronte ad un esercito di persone senza occupazione
ne' diritti fondamentali". E' evidente, per gli esponenti
dell'Idv, che "la questione primaria in Italia e' una sola:
creare lavoro stabile nelle imprese che decidono di investire
nel nostro Paese. E' dunque fuorviante e sinonimo di impotenza
e di incattivimento del conflitto sociale insistere
sull'articolo 18 come sta facendo il governo". Spiegano Di
Pietro e Zipponi: "L'articolo 18 stabilisce che un lavoratore
non puo' essere licenziato ingiustamente e quindi puo'
rivolgersi a un giudice per rivendicare un proprio diritto. E'
una questione di civilita'. In Italia, invece, si rischia di
regredire perche' oltre al lavoro e alle imprese che producono
profitto in un mercato libero, si cercano di eliminare i
diritti fondamentali dei lavoratori, anche quelli previsti
dalla Costituzione". (AGI)
Red/Rmg
061331 GEN 12

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