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sabato 31 marzo 2012
RIFIUTI PERICOLOSI: 200 T. IN DISCARICA ABUSIVA A GROSSETO
RIFIUTI PERICOLOSI: 200 T. IN DISCARICA ABUSIVA A GROSSETO =
(AGI) - Roma, 31 mar. - Oltre 200 tonnellate di rifiuti
speciali e pericolosi ammassati in una discarica abusiva a
cielo aperto estesa 13.580 metri quadrati. L'hanno scoperta e
sequestrata nelle campagne di Gavorrano i finanzieri del
Comando provinciale di Grosseto: nascosti tra gli alberi
c'erano 50 carcasse di automezzi (camion, autovetture,
trattori, escavatori, autopompe e rimorchi); oltre 200
pneumatici per autoarticolati; oltre 100 fusti industriali
d'olio e liquidi; un centinaio di barattoli contenenti solventi
e vernici; batterie d'auto; una notevole quantita' di materiale
plastico ed elettrico, vari elettrodomestici e pezzi di
ricambio di auto ridotti a lamiere arrugginite; 6 container in
evidente stato di abbandono con all'interno materiali d'arredo.
L'area, agricola e boscosa, e' risultata essere di proprieta'
di persone della zona, ma - di fatto - nella disponibilita' di
due coniugi di 70 e 58 anni residenti a Barberino Val d'Elsa
(Firenze), titolari di una azienda commerciale operante nel
Grossetano. Denunciati, ora dovranno bonificare la zona a loro
spese. (AGI)
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310801 MAR 12
NNNNRIFIUTI PERICOLOSI: 200 T. IN DISCARICA ABUSIVA A GROSSETO (2)=
(AGI) - Roma, 31 mar. - Le Fiamme gialle di Follonica hanno
individuato la discarica abusiva - una delle piu' grandi mai
scoperte in Toscana - con l'aiuto di un elicottero della
Sezione Aerea di Pisa che ha effettuato ricognizioni e riprese
aeree del sito. I coniugi effettivi utilizzatori del terreno
sono stati denunciati per i reati di divieto di abbandono ed
attivita' di gestione di rifiuti non autorizzati (articolo 192
e articolo 256, comma 1 e 2, del decreto legislativo 152/2006,
in materia di norme per la tutela ambientale). Oltre
all'autorita' giudiziaria, saranno informati della presenza
della discarica il Comune di Gavorrano, la Provincia di
Grosseto e la Regione Toscana al fine di predisporre le
attivita' necessarie al ripristino ambientale della zona
nonche' eventuali piani di bonifica in presenza di possibili
contaminazioni del suolo. "La normativa vigente - spiegano gli
investigatori - prevede che il colpevole dell'abbandono dei
rifiuti e' tenuto a procedere alla rimozione, all'avvio a
recupero e allo smaltimento dei rifiuti e al ripristino dei
luoghi. Il sindaco, in questi casi, deve emettere appositi
provvedimenti per le operazioni necessarie a tal fine ed a
disporre il termine entro cui provvedere. In caso di non
ottemperanza e' prevista la pena dell'arresto fino ad un anno.
Le spese di ripristino dell'area saranno a carico del colpevole
della violazione, in solido con il proprietario del terreno".
La Guardia di finanza, naturalmente, contestera' ai
responsabili anche l'omesso pagamento del tributo per lo
smaltimento dei rifiuti. (AGI)
bas
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