filtri
solari, bocciati alcuni schermi, dubbi su tossicita'
bene contro tumori ma nanoparticelle potrebbero entrare in pelle
(ansa)- roma, 23 apr - l'uso delle creme solari e'
raccomandato dai dermatologi per prevenire rughe e tumori della
pelle ma la comunita' scientifica solleva nuovi dubbi sulla
potenziale tossicita' delle nano-particelle di ossido e biossido
di zinco, sostanze minerali fra le piu' usate al momento negli
schermi solari.
al dipartimento di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica
dell'universita' di wuerzburg, in germania, e' stata condotta
una review delle piu' recenti indagini in materia, pubblicata i
giorni scorsi su nanomedicine.
"l'applicazione dei filtri solari e' un metodo efficace per
proteggere la pelle dai danni indotti dai raggi ultravioletti"
spiega l'autore dell'indagine, stephan hackenberg.
"alcuni studi pero' sollevano dei dubbi - ha aggiunto
l'esperto - sugli effetti biologici delle nano particelle, in
particolare il biossido di zinco e l'ossido di zinco di taglio
'nanometrico' cioe' inferiore ai 100 nanometri. la riduzione
della grandezza di questi ingredienti ha permesso all'industria
di ottenere schermi ad alto livello di protezione trasparenti
sulla pelle, non piu' pastosi e biancastri come una volta. il
dubbio riguarda in particolare la potenziale capacit… delle nano
particelle di penetrare nei tessuti, essendo cosi' piccole,
attraverso i cheratinociti della pelle ed essere trasportate per
via sistemica in altri organi e tessuti".
ribatte antonio costanzo, direttore del laboratorio skin biology
alla clinica dermatologica dell'universit… di roma tor vergata:
"non ci sono dubbi circa la resistenza e la foto-stabilita' dei
filtri solari una volta spalmati sulla pelle e il loro uso e'
indispensabile anche per protegge la pelle da alcuni tumori
della pelle, come gli epiteliomi basocellulari e squamo
cellulari che insorgono a causa di una esposizione solare
accumulata negli anni. sono invece ancora poche le ricerche
condotte sull'uomo che accertino l'assoluta mancanza di
penetrazione nell'organismo delle nano particelle, che vanno dai
200 nanometri fino anche agli 8 nanometri di diametro. si tratta
di ingredienti relativamente nuovi la cui sicurezza va ancora
approfondita".
di sicurezza nell'uso dei filtri solari ne hanno discusso anche
i rappresentati delle industrie produttrici i giorni scorsi a
barcellona, al convegno "spotlight on sun protection" svolto in
occasione della fiera dell'innovazione cosmetica mondiale
in-cosmetics.
'la foto stabilita dei filtri solari e' stata ampiamente
dimostrata per molti ingredienti, cos come la resistenza del
livello di protezione all'acqua" rassicura philippe masson,
biologo a capo del sunscreen working group e presidente del
gruppo evic, laboratori di valutazione cosmetica con sedi in
tutto il mondo. "i metodi per definire il livello di protezione
e la resistenza al sole ed all'acqua sono oggi convalidati a
livello europeo".
"circa i dubbi sul profilo tossicologico delle nano particelle
di composti minerali usate come schermi ad alta protezione va
precisato che l'uso di tali ingredienti e' stato recentemente
regolamentato a livello europeo e mondiale, con precisi limiti
di concentrazioni di uso ed indicazioni di uso, per consentire
un impiego sicuro da parte dell'industria e dei consumatori" ha
spiegato fabian frere, membro del gruppo europeo di lavoro sui
nanomateriali e manager johnson & johnson. (ansa).
ywa-br
23-apr-12 13:23 nnnn
bene contro tumori ma nanoparticelle potrebbero entrare in pelle
(ansa)- roma, 23 apr - l'uso delle creme solari e'
raccomandato dai dermatologi per prevenire rughe e tumori della
pelle ma la comunita' scientifica solleva nuovi dubbi sulla
potenziale tossicita' delle nano-particelle di ossido e biossido
di zinco, sostanze minerali fra le piu' usate al momento negli
schermi solari.
al dipartimento di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica
dell'universita' di wuerzburg, in germania, e' stata condotta
una review delle piu' recenti indagini in materia, pubblicata i
giorni scorsi su nanomedicine.
"l'applicazione dei filtri solari e' un metodo efficace per
proteggere la pelle dai danni indotti dai raggi ultravioletti"
spiega l'autore dell'indagine, stephan hackenberg.
"alcuni studi pero' sollevano dei dubbi - ha aggiunto
l'esperto - sugli effetti biologici delle nano particelle, in
particolare il biossido di zinco e l'ossido di zinco di taglio
'nanometrico' cioe' inferiore ai 100 nanometri. la riduzione
della grandezza di questi ingredienti ha permesso all'industria
di ottenere schermi ad alto livello di protezione trasparenti
sulla pelle, non piu' pastosi e biancastri come una volta. il
dubbio riguarda in particolare la potenziale capacit… delle nano
particelle di penetrare nei tessuti, essendo cosi' piccole,
attraverso i cheratinociti della pelle ed essere trasportate per
via sistemica in altri organi e tessuti".
ribatte antonio costanzo, direttore del laboratorio skin biology
alla clinica dermatologica dell'universit… di roma tor vergata:
"non ci sono dubbi circa la resistenza e la foto-stabilita' dei
filtri solari una volta spalmati sulla pelle e il loro uso e'
indispensabile anche per protegge la pelle da alcuni tumori
della pelle, come gli epiteliomi basocellulari e squamo
cellulari che insorgono a causa di una esposizione solare
accumulata negli anni. sono invece ancora poche le ricerche
condotte sull'uomo che accertino l'assoluta mancanza di
penetrazione nell'organismo delle nano particelle, che vanno dai
200 nanometri fino anche agli 8 nanometri di diametro. si tratta
di ingredienti relativamente nuovi la cui sicurezza va ancora
approfondita".
di sicurezza nell'uso dei filtri solari ne hanno discusso anche
i rappresentati delle industrie produttrici i giorni scorsi a
barcellona, al convegno "spotlight on sun protection" svolto in
occasione della fiera dell'innovazione cosmetica mondiale
in-cosmetics.
'la foto stabilita dei filtri solari e' stata ampiamente
dimostrata per molti ingredienti, cos come la resistenza del
livello di protezione all'acqua" rassicura philippe masson,
biologo a capo del sunscreen working group e presidente del
gruppo evic, laboratori di valutazione cosmetica con sedi in
tutto il mondo. "i metodi per definire il livello di protezione
e la resistenza al sole ed all'acqua sono oggi convalidati a
livello europeo".
"circa i dubbi sul profilo tossicologico delle nano particelle
di composti minerali usate come schermi ad alta protezione va
precisato che l'uso di tali ingredienti e' stato recentemente
regolamentato a livello europeo e mondiale, con precisi limiti
di concentrazioni di uso ed indicazioni di uso, per consentire
un impiego sicuro da parte dell'industria e dei consumatori" ha
spiegato fabian frere, membro del gruppo europeo di lavoro sui
nanomateriali e manager johnson & johnson. (ansa).
ywa-br
23-apr-12 13:23 nnnn
Nessun commento:
Posta un commento