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lunedì 23 aprile 2012

Fiom: "Dobbiamo bloccare il paese" - Ddl Lavoro/Fornero non convince operai Alenia.Fiom:sciopereremo


Ddl Lavoro/Fornero non convince operai Alenia.Fiom:sciopereremo
Brusii e interruzioni su articolo 18 ed esodati

Torino, 23 apr. (TMNews) - Va tra i lavoratori dell'Alenia di
Caselle Torinese per spiegare la riforma del lavoro, ma le sue
parole non convincono affatto. E la Fiom torna a invocare lo
sciopero generale. Il ministro del Welfare Elsa Fornero, in venti
minuti in fabbrica ha sintetizzato i punti salienti delle sue
riforme e poi per quasi due ore non si è sottratta al fuoco di
fila delle domande dei lavoratori, che tra cassa integrazione,
pensione che si allontana e tagli degli ammortizzatori sociali si
dicono molto preoccupati.

Il paese è "un malato grave" e la riforma del mercato del lavoro
è "necessaria". "Non è perfetta, ma è quella giusta". Quella
delle pensioni e' "una botta", ma "non c'erano alternative". E'
questo in sintesi il messaggio che Elsa Fornero ha ribadito
davanti alla platea di oltre mille lavoratori dell'Alenia, oggi a
Caselle, dove ha partecipato ad un'assemblea delle Rsu, voluta
dalla Fiom, ma a cui hanno partecipato anche iscritti alla Uilm.
Sull'articolo 18 "la soluzione che abbiamo dato e' quella che
riteniamo equilibrata", ha ancora detto il ministro, che quanto
agli esodati ha aggiunto: "Ho scritto una lettera ai sindacati
per trovare una soluzione. Il ministro non ce l'ha in tasca. Ma
la troveremo".

Un messaggio che non convince sindacati e lavoratori. A meta'
mattina davanti ai cancelli dell'Alenia si sparge la voce che i
lavoratori stanno applaudendo il ministro, ma al termine
dell'incontro saranno i sindacalisti a precisare che Fornero e'
stata applaudita alla fine, per il coraggio da lei dimostrato nel
lasciare le stanze ministeriali e venire in mezzo ai lavoratori.
Piu' secco Giorgio Airaudo della Fiom, che ha parlato di
"applausi di cortesia". Anzi sui temi degli esodati e
dell'articolo 18 dalla platea si sono sollevati brusii e il
ministro e' stato interrotto, ma nessuna contestazione, giura chi
c'era. L'incontro infatti era a porte chiuse e davanti ai
cancelli dell'Alenia l'atmosfera era super blindata, con
spiegamento di forze dell'ordine.

In sala c'erano i rappresentanti di Fiom e Uilm, Giorgio Airaudo,
Federico Bellono e Maurizio Peverati, mentre fuori dallo
stabilimento in presidio la Fim, accompagnata anche da Ugl e
Fismic. Un presidio di un centinaio di persone, per protestare
contro la riforma, ma anche contro la scelta del ministro di
accettare l'invito delle Rsu Fiom a venire in fabbrica. Una mossa
che e' stata vissuta dalla Fim quasi come uno sgarbo e una sorta
di attentato anche all'unita' sindacale, che a Torino e' gia'
stata messa a dura prova dalla vertenza per il contratto Fiat.

(Segue)

Prs

231727 apr 12
Ddl Lavoro/Fornero non convince operai Alenia.Fiom... -2-
Fiom: "Dobbiamo bloccare il paese"

Roma, 23 apr. (TMNews) - Fuori dallo stabilimento anche una
delegazione di addetti Agile-Ex Eutelia. Volevano ricordare al
ministro che a marzo e' scaduta la cassa integrazione per ben
1.200 persone. E tra i e gli operai Agile, a Caselle scoppia una
piccola querelle. "Chi se ne frega delle offese e delle diverse
sigle sindacali. Ma non vi rendete conto che siamo tutti col culo
per terra e che ci vogliono dividere?", urla Giulio Basile
dell'Agile, strappando anche qualche applauso sul fronte opposto.


Chiarle dal megafono urla ai suoi che per spiegare la riforma non
c'era bisogno del ministro, e che anzi e' un compito dei
sindacati. "Il ministro - ha detto - dovrebbe studiare i
problemi reali e non limitarsi a quelli teorici a cominciare
dalla legge sugli esodati che non e' una buona legge. In Alenia
ci sono 800 lavoratori che grazie alla sua riforma sono finiti in
un limbo". La crisi si fa sentire anche a Caselle dove sono oltre
1.400 le persone in cig, di cui 747, secondo un accordo
ratificato a Roma, soltanto il 20 dicembre scorso, dovrebbero
andare in mobilita' volontaria per essere traghettati alla
pensione. Un condizionale che oggi e' d'obbligo, visti i nuovi
sviluppi della riforma. A fronte di queste uscite, l'Alenia si
era impegnata a siglare 300 nuove assunzioni, "ma ora se passa la
riforma, non credo andranno in porto", ha riferito Chiarle.

Airaudo, se e' soddisfatto per il fatto che "e' stata una
assemblea vera", con botta e risposta tra lavoratori e ministro
non esita a ribadire la necessita' di uno sciopero generale.
"Dobbiamo bloccare il paese - ha dichiarato - c'e' uno
squilibrio enorme tra le cose che vengono proposte e imposte ai
lavoratori e un'equita' che non e' mai iniziata con questo
governo".

Critico anche il giudizio di Peverati (Uilm): "Sugli
ammortizzatori, se scendono le coperture, significa che i
lavoratori meno appetibili, dopo 18 mesi non avranno ne'
stipendio ne' possibilita' di essere reintegrati, ne' pensione.
Quanto all'allungamento dell'eta' pensionabile va bene solo per
alcune categorie, ma ci sono lavori che non si possono fare fino
a 67 anni".


Prs

Prs

231727 apr 12

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