L.ELETTORALE:PD, INCANDIDABILI CONDANNATI REATI MAFIA E P.A.
PROPOSTA A CAMERA, CON REATI GRAVI PER STOP BASTA PRIMO GRADO
(ANSA) - ROMA, 24 LUG - Concussione, corruzione, riciclaggio,
mafia. Chi ha ricevuto una condanna per questo tipo di reati si
vedra' sbarrata la strada verso il Parlamento italiano, ma anche
quello europeo, secondo una proposta di legge
sull'incandidabilita' depositata alla Camera da alcuni esponenti
del Pd che si augurano, ''decreti permettendo'' che il
provvedimento possa essere incardinato al piu' presto per dare
''un segnale di trasparenza e rigore'' in un momento di crisi in
cui ''l'emergenza della corruzione costa ogni anno 60-70
miliardi''.
La proposta, che contiene anche una delega per estendere le
nuove norme anche alle cariche di governo, prevede non solo che
non siano candidabili i condannati, ma anche che deputati e
senatori decadano ''automaticamente'' se interviene nel corso
del mandato una delle cause di incandidabilita', che ''non e' un
principio temporaneo - ha spiegato la prima firmataria Doris Lo
Moro - e viene meno solo in caso di riabilitazione o di
assoluzione definitiva''. Questo perche' per essere piu'
incisivi, i democratici (gli altri firmatari sono Sesa Amici,
Donatella Ferranti, Laura Garavini, Oriano Giovanelli, Marilena
Samperi, Anna Rossomando), si spingono a proporre che non solo
non si possa presentare alla corsa per diventare deputato o
senatore chi ha subito una condanna passata in giudicato, ma
anche che per i reati piu' gravi basti gia' la condanna in primo
grado per escludere l'eventualita' di una candidatura. Scelta
che e', ha sottolineato la prima firmataria del provvedimento,
Lo Moro, ''compatibile con la Costituzione'' perche', come hanno
chiarito anche Ferranti e Samperi, ''non si tocca la presuzione
di innocenza'' ma si fa ''una scelta politica di trasparenza e
onorabilita' ''.
''Rispetto a certi reati infamanti - hanno spiegato Oriano
Giovanelli e Sesa Amici - il codice di autoregolamentazione dei
partiti non e' sufficiente, e una legge di questo tipo diventa
anche uno strumento di autotutela delle istituzioni''. Peraltro,
ha aggiunto Rossmando, in un momento cosi' difficile per il
Paese, intervenire sulla incandidabilita' di chi si sia
macchiato di reati contro la pubblica amministrazione o per
mafia serve anche a dare una risposta ''al problema
dell'inaffidabilita' degli investimenti''. (ANSA).
Y87
24-LUG-12 15:05 NNNN
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