ANSA/ INCENDIATA PORTA CASERMA CC, VENDETTA PER PATENTE RITIRATA
CARABINIERI FERMANO DICIANNOVENNE,ESEGUITO PROVVEDIMENTO PROCURA
(di Ezio De Domenico)
(ANSA) - COSENZA, 9 AGO - Quella decisione dei carabinieri di
ritirargli la patente per un sorpasso azzardato a Rende
(Cosenza), lungo la statale 107, non era riuscito proprio a
mandarla giu'. Un ''affronto'' per lui, conosciuto per i suoi
atteggiamenti da ''bullo di periferia'', pur appartenendo ad una
famiglia perbene e borghese (il padre e' un professionista e la
madre un'insegnante), e con precedenti di polizia.
E cosi' Riccardo Gaglianese, 19 anni appena, ha pensato bene
di vendicarsi per fargliela pagare ai militari. Ha preso una
tanica e l'ha riempita di benzina ad un distributore. Poi s'e'
recato alla caserma ''Grippo'', sede della Compagnia di Cosenza
dei carabinieri, che poi e' quella piu' vicina alla sua
abitazione, ed ha versato il contenuto della tanica sulla porta
secondaria ed una finestra, dando poi fuoco. Una ''fiammata''
che ha appagato, anche visivamente, il suo senso di vendetta.
Gaglianese, pero', determinato ma un po' ingenuo, oltre che
abbastanza sprovveduto, non aveva fatto i conti con le
telecamere esterne della caserma, che lo hanno ripreso
chiaramente mentre appiccava l'incendio. E non aveva neppure
considerato l'apparecchiatura audiovisiva del distributore in
cui si e' procurato il carburante. Un elemento che ha consentito
ai carabinieri, che insieme alla Procura della Repubblica di
Cosenza si sono impegnati al massimo per dare un volto ed un
nome al responsabile di un'azione grave e che aveva suscitato
sdegno unanime e notevole allarme, di identificarlo nel giro di
poche ore e raccogliere a suo carico prove che un investigatore
ha definito ''assolutamente schiaccianti''.
Il giovane, dopo la sua identificazione, e' stato portato in
caserma e sottoposto ad interrogatorio nel corso del quale, tra
l'altro, non ha mostrato alcun pentimento. Anzi, a detta di chi
se l'e' trovato di fronte, ha avuto un atteggiamento spavaldo e
quasi irriverente, tenendo fede, cosi', alla sua fama di
''bullo''.
I carabinieri hanno poi inviato un'informativa alla Procura
che ha emesso a carico di Gaglianese un provvedimento di fermo
di indiziato di delitto.
Nella conferenza stampa tenuta stamattina, il procuratore
aggiunto di Cosenza, Domenico Airoma, ha sostenuto che ''il
fatto importante che emerge da questa indagine e' di essere
riusciti a colpire il senso d'impunita' che spesso caratterizza
i responsabili di certi reati. Il fatto grave e' che il giovane
fermato ha mostrato un senso d'insofferenza nei confronti della
legge. Una cultura ed un atteggiamento che vanno combattuti con
forza - ha aggiunto - perche' non e' concepibile che ci sia
qualcuno che non rispetti le regole piu' elementari della
convivenza civile''.
Significativo anche il commento del comandante provinciale di
Cosenza dei carabinieri, colonnello Francesco Ferace, secondo il
quale ''quanto e' accaduto martedi' e' un fatto anche piu' grave
rispetto agli episodi di criminalita' organizzata perche'
rappresenta un gesto che dimostra insofferenza nei confronti
dell'Arma''. Ferace ha poi ringraziato ''tutti i cittadini che
hanno telefonato in caserma per esprimerci - ha detto - la loro
solidarieta' ed il loro sdegno per quanto e' accaduto. La
vicinanza dei cittadini e delle istituzioni che ci e' stata
espressa inorgoglisce l'Arma dei carabinieri''. (ANSA).
DED
09-AGO-12 19:00 NNNN
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