ILVA. BONELLI: DA GOVERNO MUSERUOLA A PM, PRONTI A RICORSO A
UE
(DIRE) Roma, 13 ago. - "Siamo pronti a ricorrere alla Corte di
Giustizia europea contro le ingerenze del governo nei confronti
dei magistrati sulla vicenda Ilva". Lo dichiara il presidente dei
Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Il governo Monti come il
governo Berlusconi vuole mettere la museruola ai magistrati che a
Taranto stanno facendo il proprio dovere su reati gravissimi e su
un inquinamento che provoca malattia e morte. Al presidente del
Consiglio Monti chiediamo: quante vite vale una tonnellata di
acciaio? Gradiremmo che il governo rispondesse a questa semplice
domanda. L'atteggiamento del governo, di tutto il governo, e'
semplicemente vergognoso. Come si puo' pensare di mettere in
secondo piano l'emergenza sanitaria gravissima di una cittá dove
ci si 'ammala' e si 'muore' d'inquinamento? E' scandaloso che il
governo continui a minimizzare sul disastro sanitario e
ambientale della citta' (dove ancora oggi non si e' avviato un
monitoraggio sanitario della popolazione) e che continuino-
conclude- ad anteporre le ragioni della produzione al diritto a
non ammalarsi e non morire d'inquinamento".
(Com/Tar/ Dire)
15:50 13-08-12
NNNN
(DIRE) Roma, 13 ago. - "Siamo pronti a ricorrere alla Corte di
Giustizia europea contro le ingerenze del governo nei confronti
dei magistrati sulla vicenda Ilva". Lo dichiara il presidente dei
Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Il governo Monti come il
governo Berlusconi vuole mettere la museruola ai magistrati che a
Taranto stanno facendo il proprio dovere su reati gravissimi e su
un inquinamento che provoca malattia e morte. Al presidente del
Consiglio Monti chiediamo: quante vite vale una tonnellata di
acciaio? Gradiremmo che il governo rispondesse a questa semplice
domanda. L'atteggiamento del governo, di tutto il governo, e'
semplicemente vergognoso. Come si puo' pensare di mettere in
secondo piano l'emergenza sanitaria gravissima di una cittá dove
ci si 'ammala' e si 'muore' d'inquinamento? E' scandaloso che il
governo continui a minimizzare sul disastro sanitario e
ambientale della citta' (dove ancora oggi non si e' avviato un
monitoraggio sanitario della popolazione) e che continuino-
conclude- ad anteporre le ragioni della produzione al diritto a
non ammalarsi e non morire d'inquinamento".
(Com/Tar/ Dire)
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