Salute/ Molecola antidiabete protegge anche da infarto e ictus
Studio Cattolica e Tor Vergata pubblicicato su Diabetes Care
Roma, 19 ott. (TMNews) - Un ormone usato per il trattamento del
diabete ha anche una azione protettrice del sistema
cardivascolare. Lo rivela uno studio appena pubblicato dalla
rivista americana Diabetes Care, condotto in collaborazione tra
il professor Carmine Cardillo dell'istituto di patologia medica
dell'Università Cattolica di Roma e il professor Manfredi Tesauro
del dipartimento di medicina interna dell'Università Tor Vergata
di Roma, che ha dimostrato che il GLP-1 (peptide glucagone
simile-1), i cui effetti farmacologici sono attualmente sfruttati
per il trattamento del diabete possiede inoltre un'azione
protettiva a livello vascolare in individui obesi con sindrome
metabolica.
Questa condizione clinica è caratterizzata dalla contemporanea
presenza di diversi fattori di rischio cardiovascolare (glicemia
elevata, dislipidemia ed ipertensione), associati alla presenza
di obesità addominale e ad una minor sensibilità all'azione
dell'insulina. Gli individui affetti da sindrome metabolica
presentano un notevole aumento del rischio cardiovascolare, in
particolar modo infarto del miocardio e ictus.(Segue)
Red/Apa
191041 ott 12
Salute/ Molecola antidiabete protegge anche da infarto e... -2-
Roma, 19 ott. (TMNews) - "Il GLP-1 è un ormone prodotto
dall'intestino durante i pasti - spiega il professor Carmine
Cardillo -, che contribuisce al controllo della glicemia; la sua
produzione è ridotta nei pazienti diabetici (di tipo 2, o diabete
resistente all'insulina, in cui l'organismo non risponde più
all'ormone insulinico)". Il GLP-1 ha una vita breve: viene
rapidamente degradato da una "forbice molecolare", un enzima
(DDP4) che taglia in due il GLP-1, con formazione di un frammento
(GLP-1 9-36) non attivo. Tenendo conto di questo meccanismo di
degradazione rapida del GLP-1, negli ultimi anni è stata creata
una nuova classe di farmaci antidiabetici che include due
categorie di prodotti: inibitori dell'enzima forbice e sostanze
analoghe del GLP-1, che resistono a questo taglio enzimatico e
rimangono in circolo più a lungo del GLP-1 naturale. "Questi
farmaci - aggiunge il professor Tesauro - costituiscono un'arma
importante nel trattamento di una patologia come il diabete, la
cui diffusione ha assunto le dimensioni di una vera e propria
epidemia".
In questo studio, supportato da Merck Sharp Dohme e Fondazione
Roma, i ricercatori hanno studiato 25 pazienti con sindrome
metabolica e un gruppo di controllo costituito da soggetti obesi,
ma non affetti dalla sindrome metabolica. I risultati ottenuti
hanno dimostrato che la somministrazione di GLP-1 migliora la
risposta vascolare nei pazienti con sindrome metabolica,
favorendo in tal modo un maggiore afflusso di sangue ai tessuti
muscolari. Questi risultati suggeriscono che i farmaci inibitori
dell'enzima DPP4 sono in grado di svolgere una doppia azione
farmacologica: quella già nota contro il diabete, e quella di
nuova scoperta nella prevenzione vascolare nei pazienti con
sindrome metabolica.
Red/Apa
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SALUTE: MOLECOLA ANTIDIABETE PROTEGGE DA RISCHIO INFARTO E ICTUS =
(AGI) - Roma, 19 ott. - Uno studio condotto in collaborazione
tra il professor Carmine Cardillo dell'Istituto di Patologia
Medica dell'Universita' Cattolica di Roma e il collega Manfredi
Tesauro del dipartimento di Medicina Interna dell'Universita'
Tor Vergata di Roma, ha dimostrato che il GLP-1 (peptide
glucagone simile-1), i cui effetti farmacologici sono
attualmente sfruttati per il trattamento del diabete, possiede
inoltre un'azione protettiva a livello vascolare in individui
obesi con sindrome metabolica. La ricerca e' stata pubblicata
sulla rivista americana 'Diabetes Care'. (AGI)
Red/Gav (Segue)
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SALUTE: MOLECOLA ANTIDIABETE PROTEGGE DA RISCHIO INFARTO E ICTUS (2)=
(AGI) - Roma, 19 ott. - Questa condizione clinica e'
caratterizzata dalla contemporanea presenza di diversi fattori
di rischio cardiovascolare (glicemia elevata, dislipidemia e
ipertensione), associati alla presenza di obesita' addominale e
a una minor sensibilita' all'azione dell'insulina. Gli
individui affetti da sindrome metabolica presentano un notevole
aumento del rischio cardiovascolare, in particolar modo infarto
del miocardio e ictus. "Il GLP-1 e' un ormone prodotto
dall'intestino durante i pasti - spiega Cardillo - che
contribuisce al controllo della glicemia; la sua produzione e'
ridotta nei pazienti diabetici di tipo 2, o diabete resistente
all'insulina, in cui l'organismo non risponde piu' all'ormone
insulinico".
Il GLP-1 ha una vita breve: viene rapidamente degradato da
una "forbice molecolare", un enzima (DDP4) che taglia in due il
GLP-1, con formazione di un frammento (GLP-1 9-36) non attivo.
Tenendo conto di questo meccanismo di degradazione rapida del
GLP-1, negli ultimi anni e' stata creata una nuova classe di
farmaci antidiabetici che include due categorie di prodotti:
inibitori dell'enzima forbice e sostanze analoghe del GLP-1,
che resistono a questo taglio enzimatico e rimangono in circolo
piu' a lungo del GLP-1 naturale. "Tali farmaci - aggiunge
Tesauro - costituiscono un'arma importante nel trattamento di
una patologia come il diabete, la cui diffusione ha assunto le
dimensioni di una vera e propria epidemia". (AGI)
Red/Gav (Segue)
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SALUTE: MOLECOLA ANTIDIABETE PROTEGGE DA RISCHIO INFARTO E ICTUS (3)=
(AGI) - Roma, 19 ott. - In questo studio, supportato da Merck
Sharp Dohme e Fondazione Roma, i ricercatori hanno studiato 25
pazienti con sindrome metabolica e un gruppo di controllo
costituito da soggetti obesi, ma non affetti dalla sindrome
metabolica. I risultati ottenuti hanno dimostrato che la
somministrazione di GLP-1 migliora la risposta vascolare nei
pazienti con sindrome metabolica, favorendo in tal modo un
maggiore afflusso di sangue ai tessuti muscolari. Questi
risultati suggeriscono che i farmaci inibitori dell'enzima DPP4
sono in grado di svolgere una doppia azione farmacologica:
quella gia' nota contro il diabete, e quella di nuova scoperta
nella prevenzione vascolare nei pazienti con sindrome
metabolica. "Si tratta di un'informazione importante -
considera Cardillo - proprio perche' e' noto che i pazienti
affetti da obesita' e diabete hanno un rischio cardiovascolare
maggiore, con conseguente riduzione della loro aspettativa di
vita". E conclude: "I risultati di questo studio offrono quindi
nuove indicazioni in tema di prevenzione vascolare in soggetti
a elevato rischio infarto e ictus. I risultati ottenuti
suggeriscono che le terapie basate sugli effetti del GLP-1
possono svolgere un'azione di protezione cardiovascolare nei
soggetti con sindrome metabolica e che tale benefici vanno
oltre il semplice controllo glicemico". (AGI)
Red/Gav
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