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venerdì 19 ottobre 2012

TUMORI: A ROMA NUOVE TECNICHE CHIRURGIA SALVARENE


TUMORI: A ROMA NUOVE TECNICHE CHIRURGIA SALVARENE
GALLUCCI, GRAZIE A ROBOT E LAPAROSCOPIA MENO ASPORTAZIONI
(ANSA) - ROMA, 19 OTT - Robot e chirurgia mininvasiva per
salvare il rene colpito da tumore. Sono le tecnologie che
permettono di evitare l'asportazione dell'organo e che sono
state valutate dopo 10 anni dal loro uso all'Istituto Regina
Elena di Roma.
All'incontro, promosso dal professor Michele Gallucci,
direttore dell'unita' di urologia dell'IRe hanno preso parte 400
esperti oltre ai due chirurghi leader mondiali nel campo
dell'urologia, per spiegare dal vivo le nuove tecniche
conservative. I chirurghi Inderbir Gill e Mihir Desai del centro
clinico di Cleveland insieme a Gallucci hanno eseguito in
diretta 6 interventi conservativi.
''Numerosi studi - spiega Gallucci - hanno messo a confronto
le tecniche di asportazione totale del rene e la chirurgia
conservativa, dimostrando che non c'e' differenza di
sopravvivenza. Prima la nefrectomia era un intervento di
necessita' ora e' un intervento programmato che si esegue in
casi particolari. Inoltre, le persone giovani che hanno subito
una asportazione del rene sviluppano nel corso degli anni una
insufficienza renale cronica che comporta un aumento del 30% del
rischio cardiovascolare. Un motivo in piu' per optare verso una
chirurgia salvarene quando oggi abbiamo a disposizione le
tecnologie adatte''.
Nel 70% dei casi i tumori prevalenti del rene sono del tipo a
cellule chiare; mentre nel 30% si tratta di tumori benigni
chiamati oncocitomi.(ANSA).

MRB
19-OTT-12 15:58 NNNN
TUMORI: A ROMA LEZIONE IN 3D PER CHIRURGHI SU INTERVENTO RENE IN LAPAROSCOPIA =
AL REGINA ELENA CONVEGNO CON OPERAZIONI IN DIRETTA

Roma, 19 ott. (Adnkronos Salute) - Braccia ultra sensibili del
robot guidate dalle capacita' tecniche di un chirurgo e usate per
estirpare in maniera selettiva il tumore del rene. Senza l'invasivita'
degli approcci terapeutici tradizionali. E' il grande vantaggio della
nefrectomia parziale in laparoscopica, l'intervento al centro del
convegno 'Partial nephrectomy and new technology', promosso
dall'Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma (Ire), dove viene
eseguito in diretta 3D dalla sala operatoria per una lezione speciale
a 400 specialisti che, muniti di occhiali 'ad hoc', seguono 'live' le
operazioni, confrontandosi con domande e osservazioni ai colleghi in
sala operatoria.

"Osservare le operazioni 'live' in 3D ci permette di analizzare
nel dettaglio tutti i movimenti all'interno del paziente, come se
fossimo a cielo aperto. Un grande vantaggio per i chirurghi che devono
aggiornarsi su questo tipo di tecniche", spiega all'Adnkronos Salute
Michele Gallucci, responsabile del Dipartimento di urologia del Regina
Elena e curatore dell'evento.

Al convegno e' presente anche Inderbir Gill, del Metrohealth
Medical Center Ths Sgy di Cleveland (Usa), uno dei leader mondiale
nella nefrectomia parziale laparoscopica con oltre 1.500 casi di
intervento. "Con questo approccio - precisa Gallucci - riusciamo a
garantire il massimo risparmio del parenchima del rene e possiamo
trattare tumori voluminosi. Arrivando a conservare l'organo nell'80%
dei casi, mentre nel 20% dobbiamo rimuoverli". (segue)

(Frm/Col/Adnkronos)
19-OTT-12 14:02

TUMORI: A ROMA LEZIONE IN 3D PER CHIRURGHI SU INTERVENTO RENE IN LAPAROSCOPIA (2) =

(Adnkronos Salute) - "Il beneficio di intervenire sui tumori del
rene con una nefrectomia parziale in laparoscopia - sottolinea
l'esperto - e' di non avere, per il paziente, incisioni invasive assai
dolorose perche' trasversali. Inoltre, la dimissione dall'ospedale
avviene dopo pochi giorni e la persona puo' tornare alle sue attivita'
dopo una settimana. Se invece - avverte lo specialista - la neoplasia
con cui abbiamo a che fare e' piu' aggressiva e siamo costretti a
rimuovere l'organo, il paziente deve sottoporsi a due anni di dialisi
prima di essere inserito nella lista dei candidati al trapianto.
Questo per essere sicuri che il tumore non si ripresenti".

"Esiste anche un tipo di neoplasia del rene che colpisce i piu'
piccoli - aggiunge Gallucci - e' il tumore di Wilms, conosciuto anche
con il nome di nefroblastoma, che deriva dal primitivo abbozzo renale.
Rappresenta la neoplasia renale primitiva piu' frequente in eta'
infantile. Ma - conclude - e' davvero molto rara".

(Frm/Col/Adnkronos)
19-OTT-12 14:07

NNNN

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