Scontri Roma/ Lacrimogeni dal ministero, Capece:Violate procedure
Sappe a Severino: Si dimetta,non sa quello che le accade in casa
Roma, 16 nov. (TMNews) - "E' ovvio che sono state violate
procedure di ordine pubblico" con il lancio di lacrimogeni
dall'interno del ministero della Giustizia. "E' una cosa che non
si è mai vista negli ultimi 45 anni....E il ministro della
Giustizia, come fa a non sapere quello che succede nel suo
ministero'?". Donato Capece, segretario nazionale del Sappe,
sindacato della Polizia penitenziaria, nella quale ricopre
l'incarico di commissario coordinatore (l'equivalente di un vice
questore) non ha dubbi. Quanto è successo al ministero della
Giustizia durante la manifestazione di mercoledì scorso, con i
lacrimogeni sparati dal secondo piano di via Arenula è un "fatto
gravissimo".
Come sono andate le cose? "Probabilmente - ipotizza Capece
interpellato da Tmnews - è stato chiesto al responsabile della
sicurezza in quel momento l'accesso al palazzo che è stato
autorizzato, molto verosimilmente dopo aver informato anche il
capo gabinetto del ministro". Capece, poi critica il ministro:
"Se la Ministro della Giustizia Severino non ha neppure il
controllo del suo Dicastero in via Arenula, come possiamo pensare
che possa risolvere i problemi penitenziari? Forse è meglio che
rimetta l`incarico nelle mani del premier Monti".
"Il ministro dispone una inchiesta interna per i lacrimogeni
lanciati contro gli studenti dagli uffici del Ministero della
Giustizia in via Arenula a Roma, facendo pensare a responsabilità
in capo al reparto di polizia penitenziaria addetto alla
vigilanza ed alla sicurezza della struttura, ma poi - rincara
Capece - emerge che nessuna responsabilità è imputabile alla
Polizia Penitenziaria in servizio al Ministero della Giustizia,
cui va la nostra piena solidarietà". La sicurezza del ministero
di Giustizia, infatti, è affidata esclusivamente alla Polizia
penitenziaria.(Segue)
Nes
161552 nov 12
Scontri Roma/ Lacrimogeni dal ministero, Capece:Violate... -2-
Roma, 16 nov. (TMNews) - "Troppo facile puntare l`indice `a
prescindere` sulla polizia penitenziaria: perché le inchieste -
aggiunge - non le fa sulla conduzione del Dipartimento
dell`Amministrazione Penitenziaria, attualmente incapace di
gestire l`emergenza nazionale delle carceri? Se non è in grado,
la Ministro Guardasigilli si dimetta"
"Abbiamo pensato e sperato davvero che la ministro della
Giustizia Severino potesse essere davvero un tecnico capace di
porre in essere adeguate strategie di contrasto, ma è stata ed è
una delusione. A un anno dall`insediamento del Governo Monti, -
prosegue Capece - è infatti chiaro che l`Esecutivo tecnico in
carica ha ottenuto ben pochi risultati per contrastare la grave
criticità penitenziaria".
"Tanto per capirci: i detenuti presenti nelle nostre carceri nei
giorni della nascita del Governo tecnico erano 68.047 (alla data
del 30.11.2011); pochi giorni fa, il 31 ottobre 2012, erano
66.811: un decremento di soli 1.236 soggetti, una flessione
pressochè impercettibile se si considera che i posti letto
regolamentari detentivi sono poco più di 45mila. Risultati
fallimentari, che dovrebbero indurre chi di dovere a rassegnare
le dimissioni dall`incarico di Ministro della Giustizia".
Nes
161552 nov 12
Nessun commento:
Posta un commento