RICERCA: E' MORTA RITA LEVI MONTALCINI =
Roma, 30 dic. - (Adnkronos) - E' morta nella sua casa via di
Villa Massimo a Roma la senatrice Rita Levi Montalcini, circa un'ora
fa. Aveva 103 anni. Secondo quando si apprende nel suo appartamento
sarebbe intervenuto il 118.
(Sod/Col/Adnkronos)
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MONTALCINI: DAL NOBEL ALL'IMPEGNO POLITICO, 103 ANNI VISSUTI PER LA SCIENZA =
(RICERCA: MORTA RITA LEVI MONTALCINI)
Roma, 30 dic. (Adnkronos Salute) - Rita Levi Montalcini era nata
a Torino il 22 aprile 1909. Dopo aver studiato medicina
all'universita' di Torino, all'eta' di 20 anni entra nella scuola
medica dell'istologo Giuseppe Levi e inizia gli studi sul sistema
nervoso che prosegue per tutta la sua vita, salvo alcune brevi
interruzioni nel periodo della Seconda guerra mondiale. Si laurea nel
1936. Nel 1938, in quanto ebrea sefardita, fu costretta dalle leggi
razziali del regime fascista a emigrare in Belgio con Levi, dove
continua le sue ricerche in un laboratorio casalingo.
I suoi primi studi (degli anni 1938-1944) furono dedicati ai
meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati. Nel 1947
accetta l'invito a proseguire le sue ricerche al dipartimento di
Zoologia della Washington University (nello stato Usa del Missouri),
dove rimane fino al 1977. Nel 1951-1952 scopre il fattore di crescita
nervoso noto come Ngf (Nerve Growth Factor), che gioca un ruolo
essenziale nella crescita e differenziazione delle cellule nervose
sensoriali e simpatiche. Per circa 30 anni prosegue le ricerche su
questa molecola proteica e sul suo meccanismo d'azione, per le quali
nel 1986 viene insignita del Premio Nobel per la medicina insieme allo
statunitense Stanley Cohen. Nella motivazione del riconoscimento si
legge: "La scoperta del Ngf all'inizio degli anni '50 e' un esempio
affascinante di come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi
valide da un apparente caos. In precedenza, i neurobiologi non avevano
idea di quali processi intervenissero nella corretta innervazione
degli organi e tessuti dell'organismo". (segue)
(Sal/Col/Adnkronos)
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MONTALCINI: DAL NOBEL ALL'IMPEGNO POLITICO, 103 ANNI VISSUTI PER LA SCIENZA (2) =
(Adnkronos Salute) - Dal 1961 al 1969 dirige il Centro di
ricerche di Neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr)
di Roma in collaborazione con l'Istituto di Biologia della Washington
University, e dal 1969 al 1979 il laboratorio di Biologia cellulare.
Dopo essersi ritirata da questo incarico "per raggiunti limiti d'eta'"
continua le sue ricerche come ricercatore e guest professor dal 1979
al 1989, e dal 1989 al 1995 lavora presso l'Istituto di neurobiologia
del Cnr con la qualifica di superesperto. Le sue indagini si
concentrano sullo spettro di azione del Ngf, utilizzando tecniche
sempre piu' sofisticate. Studi recenti hanno infatti dimostrato che
esso ha un'attivita' ben piu' ampia di quanto si pensasse: non si
limita ai neuroni sensori e simpatici, ma si estende anche alle
cellule del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario
ematopoietico e alle cellule coinvolte nelle funzioni neuroendocrine.
E forse il segreto della lucidita' e vitalita' fino all'ultimo giorno
della sua scopritrice si celava proprio nel Ngf: la scienziata lo
assunse tutti i giorni in forma di gocce oculari per problemi alla
vista.
Dal 1993 al 1998 presiede l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
E' membro delle piu' prestigiose accademie scientifiche
internazionali, quali l'Accademia Nazionale dei Lincei, l'Accademia
Pontificia, l'Accademia nazionale delle scienze detta dei XL, la
National Academy of Sciences statunitense e la Royal Society. Viene
nominata senatore a vita dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio
Ciampi il 1 agosto del 2001. Riceve numerosi altri riconoscimenti: fra
l'altro tre lauree ad honorem delle Universita' di Uppsala (Svezia),
Weizmann-Rehovot (Israele) e St. Mary (Usa). Ha vinto inoltre il
Premio internazionale Saint-Vincent, il Feltrinelli, e il premio
"Albert Lasker" per la ricerca medica. E' stata sempre molto attiva in
campagne di interesse sociale, per esempio contro le mine anti-uomo o
per la responsabilita' degli scienziati nei confronti della societa'.
Nel 1992 ha istituito, assieme alla sorella gemella Paola, la
Fondazione Levi Montalcini, in memoria del padre, rivolta alla
formazione e all'educazione dei giovani, nonche' al conferimento di
borse di studio a giovani studentesse africane a livello
universitario, con l'obiettivo di creare una classe di giovani donne
che svolgano un ruolo di leadership nella vita scientifica e sociale
del loro paese. Sempre a favore dei giovani scienziati, nel marzo 2012
rivolge un appello al Governo Monti insieme al senatore Ignazio Marino
(Pd), "affinche' non cancelli il futuro di tanti giovani ricercatori,
che coltivano la speranza di poter fare ricerca in Italia. Il decreto
legge su semplificazioni cancella i principi di trasparenza e merito
alla base delle norme che dal 2006 hanno consentito di finanziare i
progetti di ricerca dei giovani scienziati under 40 attraverso il
meccanismo della peer review, la valutazione tra pari". (segue)
(Sal/Col/Adnkronos)
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MONTALCINI: NEL LONTANO 1951 SCOPRI' FATTORE CRESCITA NERVOSO =
(AGI) - Roma, 30 dic. - Nel 1951-52 la scoperta del fattore di
crescita nervoso (NGF), nel 1986 l'assegnazione del Premio
Nobel per la medicina per quella scoperta che e' stata di
fondamentale importanza per la comprensione della crescita
delle cellule e organi e svolge un ruolo significativo nella
comprensione del cancro e di malattie come l'Alzheimer e il
Parkinson. Sono le date chiave che nel sentire comune hanno
accompagnato Rita Levi-Montalcini, nata a Torino il 22 aprile
1909. Di origine ebrea sefardita, figlia di Adamo Levi,
ingegnere elettrotecnico e matematico, e della pittrice Adele
Montalcini, Rita nacque insieme alla sorella gemella Paola
(1909-2000), nota pittrice. Entrambi i genitori erano molto
colti e instillarono nei figli il proprio apprezzamento per la
ricerca intellettuale. (AGI)
Vic (Segue)
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MONTALCINI: NEL LONTANO 1951 SCOPRI' FATTORE CRESCITA NERVOSO (2)=
(AGI) - Roma, 30 dic. - Rita trascorse l'infanzia e
l'adolescenza in un ambiente sereno, sebbene dominato da una
concezione tipicamente vittoriana dei rapporti con i genitori e
dei ruoli femminili e maschili e dalla forte personalita' del
padre, convinto che una carriera professionale avrebbe
interferito con i doveri di una moglie e di una madre.
Nonostante l'opinione del padre, decise nell'autunno del 1930
di studiare medicina all'Universita' di Torino; la scelta di
medicina fu determinata dal fatto che in quell'anno si ammalo'
e mori' di cancro la sua amata governante. All'eta' di
vent'anni entro' nella scuola medica dell'istologo Giuseppe
Levi (padre di Natalia Ginzburg), dove comincio' gli studi sul
sistema nervoso che avrebbe proseguito per tutta la vita. Ebbe
come compagni universitari due futuri premi Nobel, Salvador
Luria e Renato Dulbecco. Tutti e tre furono studenti di
Giuseppe Levi verso il quale si sentirono in debito per la
formazione in scienze biologiche e per aver insegnato loro come
affrontare i problemi scientifici in modo rigoroso, in un
momento in cui tale approccio era ancora abbastanza inusuale;
fu lo stesso Levi a introdurre in Italia il metodo di
coltivazione in vitro. (AGI)
Vic (Segue)
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MONTALCINI: NEL LONTANO 1951 SCOPRI' FATTORE CRESCITA NERVOSO (3)=
(AGI) - Roma, 30 dic. - Nel 1936 il rettore dell'Universita' di
Torino, Silvio Pivano, le conferi' la laurea in Medicina e
Chirurgia con 110 e lode, successivamente si specializzo' in
neurologia e psichiatria, ancora incerta se dedicarsi
completamente alla professione medica o allo stesso tempo
portare avanti le ricerche in neurologia. Nel 1938 Benito
Mussolini pubblico' il "Manifesto per la difesa della razza"
firmato da dieci scienziati italiani, cui fece seguito la
promulgazione di leggi razziali di blocco delle carriere
accademiche e professionali a cittadini italiani non ariani. In
quanto ebrea sefardita, Rita fu costretta a emigrare in Belgio
con Giuseppe Levi, sebbene stesse ancora terminando gli studi
specialistici di psichiatria e neurologia. Sino all'invasione
tedesca del Belgio (primavera del 1940), fu ospite
dell'istituto di neurologia dell'Universita' di Bruxelles dove
continuo' gli studi sul differenziamento del sistema nervoso.
Poco prima dell'invasione del Belgio torno' a Torino, dove,
durante l'inverno del 1940, allesti' un laboratorio domestico
situato nella sua camera da letto per proseguire le sue
ricerche, ispirate da un articolo di Viktor Hamburger del 1934
che riferiva sugli effetti dell'estirpazione degli arti negli
embrioni di pulcini. Il suo progetto era appena partito quando
Giuseppe Levi, scappato dal Belgio invaso dai nazisti, ritorno'
a Torino e si uni' a lei, diventando cosi', con suo grande
orgoglio, il suo primo e unico assistente. Il loro obiettivo
era quello di comprendere il ruolo dei fattori genetici e di
quelli ambientali nella differenziazione dei centri nervosi. In
quel laboratorio Rita Levi-Montalcini scopri' il meccanismo
della morte di intere popolazioni nervose nelle fasi iniziali
del loro sviluppo, fenomeno riconosciuto solo tre decenni piu'
tardi (1972) e definito con il termine apoptosi. Il pesante
bombardamento di Torino a opera delle forze aeree
angloamericane nel 1941 rese indispensabile abbandonare la
citta' e la Montalcini si rifugio' nelle campagne di un paese
dell'Astigiano, dove ricostrui' il suo mini laboratorio e
riprese gli esperimenti. (AGI)
Vic (Segue)
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MONTALCINI: NEL LONTANO 1951 SCOPRI' FATTORE CRESCITA NERVOSO (4)=
(AGI) - Roma, 30 dic. - Dopo la guerra torno' dalla famiglia a
Torino dove riprese gli studi accademici e allesti' un
laboratorio di fortuna casalingo in una collina vicino ad Asti.
I suoi primi studi (degli anni 1938-1944) erano stati dedicati
ai meccanismi di formazione del sistema nervoso dei vertebrati.
Con il maestro Giuseppe Levi, inizio' a fare ricerca negli
embrioni di pollo attraverso i quali approfondi' le ricerche
sulle correlazioni nello sviluppo tra le varie parti del
sistema nervoso e si rivolgeva allo studio dello sviluppo dei
neuroni isolati da vari elementi del tessuto cerebrale
dell'embrione, giungendo a diversi risultati pubblicati su
riviste scientifiche internazionali. Nel 1947 il biologo Viktor
Hamburger, al quale si era ispirata per molti suoi lavori, la
invito' a St.Louis, a prendere la cattedra di docente del corso
di Neurobiologia al Dipartimento di zoologia della Washington
University. Tra le altre cose continuo' le ricerche embrionali
sulle galline portando sul terreno sperimentale il problema
delle relazioni tra neurosviluppo e periferia organica.
Innestando in embrioni di pollo frammenti di speciali tumori,
pote' osservare il prodursi di un "gomitolo" di fibre nervose a
carico delle cellule gangliari, deducendone l'ipotesi di un
fattore chimico, liberato dal tessuto ospite e attivo sullo
sviluppo dei neuroni. (AGI)
Vic (Segue)
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MONTALCINI: NEL LONTANO 1951 SCOPRI' FATTORE CRESCITA NERVOSO (5)=
(AGI) - Roma, 30 dic. - Tra la fine del 1950 e il 1951,
agganciandosi alle ricerche dell'embriologo Elemer Bueker,
delineo' l'idea di un agente promotore della crescita nervosa,
presentando nel dicembre 1951 presso la New York Academy of
Sciences la sua tesi che cercava di spiegare la
differenziazione dei neuroni e la crescita di fibre nervose,
l'esistenza di fattori liberati da altre cellule capaci di
controllare questa differenziazione. La tesi venne approfondita
e precisata con nuove esperienze, condotte nel 1952 con la
cultura in vitro all'Istituto di biofisica dell'universita' di
Rio de Janeiro, in collaborazione con Hertha Mayer. Certa di
rimanere negli Stati Uniti solo pochi mesi, quella che doveva
essere una breve permanenza si rivelo' poi una scelta
trentennale. Fino al 1977 rimase negli USA, dove realizzo' gli
esperimenti fondamentali che la condussero, nel 1951-52,
durante la sperimentazione di un trapianto di tumore di topo
sul sistema nervoso dell'embrione di un pulcino, alla scoperta
del fattore di crescita nervoso, una proteina che gioca un
ruolo essenziale nella crescita e differenziazione delle
cellule nervose sensoriali e simpatiche. Nel 1954, continuando
nelle analisi in vitro e in collaborazione col suo allievo
biochimico Stanley Cohen, giunse all'isolamento di una frazione
nucleoproteica tumorale e all'identificazione di tale sostanza
presente in quantita' ingenti nel veleno dei serpenti e nella
ghiandola salivare dei topi: una proteina che viene
sintetizzata da quasi tutti i tessuti e in particolare dalle
ghiandole esocrine, con cui meglio accerto' la molecola
proteica tumorale chiarificandone i meccanismi di crescita e di
differenziazione cellulare. Designata come Nerve Growth Factor
(NGF), essa si sarebbe dimostrata attiva sul differenziamento,
il trofismo e il tropismo di determinati neuroni del sistema
nervoso periferico e del cervello. Questa scoperta "andava
contro l'ipotesi dominante nel mondo scientifico che il sistema
nervoso fosse statico e rigidamente programmato dai geni".
(AGI)
Vic (Segue)
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MONTALCINI: NEL LONTANO 1951 SCOPRI' FATTORE CRESCITA NERVOSO (6)=
(AGI) - Roma, 30 dic. - Sviluppi successivi poterono chiarire
appieno il significato di questa scoperta: alcune cellule del
sistema simpatico sono stimolate dall'organo di cui regolano
l'attivita', una maggior richiesta e' in grado di modificare in
senso ipertrofico le cellule di questo sistema. Dopo aver
sperimentato che, trattando alcuni topi con un siero anti-NGF,
questi presentavano gravi problemi neuroendocrini, dovuti ad
alterazioni irreversibili dell'ipotalamo, Rita Levi-Montalcini
lo utilizzo' per controllare la crescita dei tumori delle
cellule nervose. Nel 1956 venne nominata professoressa
associata e nel 1958 professoressa ordinaria di zoologia presso
la Washington University di St.Louis e, nonostante inizialmente
volesse rimanere in quella citta' solo un anno, vi lavoro' e vi
insegno' fino al suo pensionamento, avvenuto nel 1977. Per
circa trent'anni fece le ricerche sull'NGF e sul suo meccanismo
d'azione, per le quali nel 1986 ricevette il Premio Nobel per
la medicina insieme al suo studente biochimico Stanley Cohen.
Nella motivazione del Premio si legge: "La scoperta dell'NGF
all'inizio degli anni cinquanta e' un esempio affascinante di
come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un
apparente caos. In precedenza i neurobiologi non avevano idea
di quali processi intervenissero nella corretta innervazione
degli organi e tessuti dell'organismo". La scienziata devolse
una parte dell'ammontare del premio alla comunita' ebraica, per
la costruzione di una nuova sinagoga a Roma. Nel 1987 ricevette
dal presidente Ronald Reagan la National Medal of Science,
l'onorificenza piu' alta del mondo scientifico statunitense. Ha
rinunciato per scelta a un marito e a una famiglia per
dedicarsi interamente alla scienza. Con la vittoria de L'Unione
di Romano Prodi alle elezioni politiche del 2006, la
scienziata, in qualita' di senatrice a vita, accordo' la
fiducia al governo Prodi II. In quel periodo, a causa della
propria ridotta capacita' visiva, rifiuto' la presidenza del
Senato provvisoria che le spettava per anzianita' nel periodo
d'elezione. Sostenne il governo Prodi fino alla sua caduta, pur
senza partecipare ai lavori delle commissioni parlamentari.
(AGI)
Vic
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