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lunedì 16 dicembre 2013

"Italia: Paese di stragi e terrorismi"


Riceviamo e pubblichiamo




Italia: paese di stragi e terrorismi
Perché ?

La storia d’Italia, in particolare dopo la seconda guerra mondiale, è segnata da una sequenza di complotti, trame, stragi ecc., senza pari negli altri paesi cosiddetti democratici.
         Ricordiamo brevemente i fatti principali.
-       Nel 1947 la banda di Salvatore Giuliano uccide 11 contadini e braccianti riuniti a Portella delle Ginestre per festeggiare il Primo Maggio.
-       Nel 1964 si ha il tentativo di colpo di stato organizzato dal generale De Lorenzo e altri militari.
-       Il 12 dic. del 1969, a Milano, nel salone della Banca vicino al Duomo, una bomba uccide 17 persone e ne ferisce 88. Fu la prima di una serie di stragi fasciste pilotate da servizi segreti (detti deviati); ma all’inizio una canea mediatica, aizzata anche da Indro Montanelli e altri, additò come autori gli anarchici e la sinistra.
-        Gioia Tauro, il 22 luglio 1970: bomba sul treno: 6 morti e 50 feriti
-        Peteano, il 31 maggio 1972: fascisti di Ordine Nuovo uccidono 3 carabinieri.
-       Questura di Milano, il 17 maggio 1973 bomba lanciata dal un losco personaggio usato dai servizi segreti (G.F. Bertoli): 4 morti e 52 feriti.
-       Brescia, Piazza della Loggia, il 28 maggio 1974: una bomba esplode al comizio dello sciopero generale dei sindacati: 8 morti e 103 feriti
-       Treno Italicus vicino Firenze, 4 agosto 1974: una bomba esplode: 12 morti e 48 feriti.
-       Roma via Fani 16 marzo 1978: rapimento Aldo Moro, capo della DC da parte delle Brigate rosse che uccidono i 5 uomini della scorta 
-       Genova 24 gennaio 1979: le Brigate Rosse uccidono il sindacalista Guido Rossa
-       Bologna 2 agosto 1980: bomba esplode nella stazione Centrale: 85 morti e 200 feriti
-       Treno 904, 23 Dicembre 1984: una bomba uccide 17 persone
-       Firenze via dei Georgofili, 27 Maggio 1993: bomba provoca 5 morti
-       Milano via Palestro, 27 Luglio 1993: bomba uccide 5 morti

Inoltre, dal 1970, le vittime di assassinii terroristici (di fascisti spesso manipolati o pilotati dai servizi segreti deviati e di terroristi “rossi” anch’essi in parte indirettamente manipolati dai servizi segreti deviati) sono stati: 11 magistrati, 59 civili, 110 delle forze di polizia.
Cercando su youtube “stragi di stato” si trovano diversi video, fra i quali:
1 Storia Stragi d'Italia.mp4
2 Storia dItalia Le Stragi.mp4
3 Storia d'Italia Le Stragi Misteri d'Italia.mp4
4 Storia dItalia Le Stragi.mp4
5 Storia dItalia Le Stragi.mp4
Correva_l_anno_-_Anni_di_Piombo_-_Le_Stragi_di_Stato_3.mp4
Golpe_Borghese_-_7_8_dicembre_1970.mp4
L_Italia_del_terrorismo.mp4
LE_BOMBE_DI_SAVONA_PT_1.mp4
Pasolini P.zaFontana.mp4
Piazza_Fontana_la_strage_del_12_dicembre_1969_l_Italia_fa_i_conti_col_terrorismo.mp4
Strage_di_Brescia_lo_Stato_non_ha_vergogna.mp4

Ricordiamo che anche Genova e Savona sono state colpite dal terrorismo (a Genova c’era una cosiddetta colonna delle BR particolarmente agguerrita autrice del sequestro del magistrato Sossi, dell’uccisione del giudice Coco e della sua scorta e poi del sindacalista CGIL Guido Rossa; a Savona furono fatte esplodere delle bombe –vedi video di Giampaolo De Luca, laureato in Scienze della Comunicazione dell'Università degli studi di Genova, http://www.youtube.com/watch?v=boUGa2SzpjA


Questi fatti sono stati oggetto di tante pubblicazioni e innanzitutto di più commissioni parlamentari fra le quali:


Ecco qui ai principali aspetti ed elementi che possono essere considerati indispensabili per capire questi fatti:
1)     L’assetto politico mondiale che si impone a seguito della seconda guerra mondiale è bipolare”: le due grandi potenze vincitrici della guerra, cioè gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, si pongono a capo di due schieramenti opposti che stabiliscono già con gli accordi di Yalta un patto di non aggressione diretta fra loro (“pace armata” fondata sulla reciproca minaccia di bombe atomiche).
2)     Quest’assetto bipolare non tollera che paesi collocati nell’uno o nell’altro schieramento possano osare cambiare schieramento e neanche che possano pretendere di affermare una loro effettiva autonomia, neutralità o non-allineamento (fa eccezione la Svizzera che da sempre “gioca” come spazio neutro comodo alle due superpotenze).
3)     Tutti i tentativi dei cosiddetti paesi non-allineati falliscono a colpi di guerre locali (spesso guerre indirette fra USA e URSS), con colpi di stato (Cile, Argentina, Panama, ecc. ecc.) oppure con assassinii dei leader (Lumumba, Indira Ghandi, Nasser, Sadat, ecc. ecc.).
4)     La Germania, l’Italia e il Giappone sono i tre paesi che hanno perso la guerra e sono collocati nello schieramento dominato dagli Stati Uniti
5)     L’Italia esce dalla guerra con una sovranità nazionale ancora più limitata di quanto fosse stata dopo l’Unità dal 1860 al fascismo. Nonostante le forze politiche e sociali dell’immediato dopoguerra fossero maggioritariamente di sinistra e di centro-sinistra, gli Stati Uniti e il Vaticano riescono a far diventare maggioranza una Democrazia Cristiana atlantista e più vicina alla destra che alla sinistra. E ciò nonostante il Partito Comunista (PCI) e il Partito Socialista (PSI) rinunciano comunque a qualsiasi tentazione di prospettiva socialista o di non allineamento ma certo aspirano a un governo che applichi la Costituzione, quindi rifiuti la partecipazione diretta o indiretta alle guerre pilotate dagli USA ma anche dall’URSS, abbia una politica economica e sociale equa, garantisca la tutela dei diritti di tutti.
6)     Con la schiacciante vittoria democristiana alle elezioni del 1948, la sovranità nazionale italiana è lottizzata, cioè subordinata a tre principali forze:
- gli Stati Uniti (l’alleato dominante) soprattutto per quanto riguarda gli “affari militari”, cioè il dominio del ruolo geostrategico del paese e quindi anche delle forze armate (attraverso la NATO), l’egemonia economica (attraverso il piano Marshall e le multinazionali americane) e il controllo politico sulla fedeltà “atlantica”;
- il Vaticano che conserva e rafforza la sua egemonia sulla sfera sociale, in parte finanziaria e anche politica (sui parlamentari cattolici);
- il “partito-stato”, la Democrazia Cristiana che si accontenta del controllo della sovranità interna a livello economico soprattutto attraverso le imprese di stato e le banche e attraverso una forte polizia direttamente controllata dalla gerarchia DC (in particolare con Scelba).

Un pezzo minore di sovranità va anche alla sinistra cioè al PCI, al PSI, alla CGIL e alla Lega delle Cooperative che rappresentano comunque più di metà della popolazione e soprattutto la maggioranza dei lavoratori e degli intellettuali.

Ogni volta che il movimento operaio ha realizzato grandi mobilitazioni la repressione da parte della polizia democristiana è stata alquanto feroce: sono stati almeno 170 i morti uccisi dalle forze di polizia dal 1945 ad oggi (vedi: /http://ita.anarchopedia.org/Cronologia_delle_rivolte_e_dei_morti_dalla_caduta_del_fascismo_ai_giorni_nostri).
A questi bisogna aggiungere anche i lavoratori, sindacalisti e militanti uccisi dalla mafia o da fascisti.
In tutte queste occasioni, i dirigenti del PCI, del PSI e della CGIL hanno sempre fatto di tutto per evitare l’escalation dello scontro di piazza e quindi della crisi politica; soprattutto in occasione del 1948 (dopo l’attentato a Togliatti) e nel 1960 (contro il governo Tambroni che voleva allearsi coi fascisti).
Il principale obiettivo degli Stati Uniti e della DC è sempre stato la difesa degli interessi delle multinazionali, delle scelte della alleanza occidentale e del bipolarismo, l’assoggettamento della popolazione a una distribuzione della ricchezza sempre a favore del padronato e delle banche (così l’Italia diventa il paese dominato da tre principali lobby: quella dell’auto –Fiat-Agnelli, quella del cemento –Italcementi/Pesenti, quella dei petrolieri; risultato è: speculazione edilizia, sabotaggio dello sviluppo moderno dei trasporti, disastri sanitari e ambientali, debito pubblico esasperato, corruzione, evasione fiscale, nuove schiavitù).

7)     Una volta finita la ricostruzione post-bellica e approdati al boom economico degli anni sessanta, l’Italia come la Germania adottarono una strategia di autonomizzazione soprattutto a livello economico giocando allo stesso tempo sia sulla fedeltà indiscussa all’Alleanza atlantica e quindi agli Stati Uniti, sia su una loro ostpolitik (cioè lo sviluppo di rapporti economici con l’URSS), sia ancora una prospettiva europeista; l’Italia sviluppò anche un particolare sviluppo dei rapporti con i paesi “arabi” (sin dai tempi di Mattei, il patron dell’ENI, il partito italiano “pro-arabo” includeva e include personalità di tutti i partiti e delle diverse cerchie economiche).
8)     Nella ricerca di autonomizzazione italiana giocano anche sia il Vaticano (che è anche una potenza economica oltre ad essere in concorrenza con le due superpotenze con il suo universalismo opposto all’“escatologismo” americano), sia la mafia che da prestataria di servizi sporchi per gli USA cerca di autonomizzarsi facendo affari con le neo-leadership dei paesi che hanno conquistato da poco l’indipendenza, con gli arabi, con la stessa finanza Vaticana (si ricordi l’asse Marcinkus-Sindona).
9)     Ovviamente gli Stati Uniti non sopportano l’autonomizzazione degli alleati-subalterni né dei paesi che pretendono debbano stare nella loro area di dominio (dottrina Truman). In tanti casi fanno ricorso all’eliminazione fisica dei leader e a colpi di stato (vedi Congo, Argentina, Cile, Panama, ecc) in altri casi mobilitano i loro servizi segreti e i loro assoldati nei servizi di altri paesi per minacciare e sabotare questi tentativi di autonomizzazione.
10)          E’ appunto a questo che si devono le manipolazioni americane in Italia di militari, agenti dei servizi segreti, politici, alti funzionari dello stato e anche intellettuali e giornalisti per impedire la riuscita dell’autonomizzazione italiana che sarebbe stata anche affermazione di una maggioranza parlamentare fedele alla Costituzione e alla sua applicazione.
E’ questo che dimostrano le numerose inchieste giudiziarie, le commissioni d’inchiesta parlamentari e i documenti degli archivi sinora resi pubblici sulla serie di stragi di stato e sui terrorismi nero e pseudo-rosso. Questo spiega anche perché gli Stati Uniti si opposero all’epurazione dei fascisti da tutto l’apparato pubblico italiano (vedi Fascist Legacy e L’epurazione che non c’è mai stata: http://www.youtube.com/watch?v=2IlB7IP4hys; http://www.youtube.com/watch?v=qtfqrAQBUoo) e perché hanno favorito la massoneria e la mafia soprattutto sino agli anni Novanta, particolarmente influenti nei ranghi delle forze armate, dei servizi segreti, della stessa magistratura e nei vertici dei ministeri.
La cosiddetta fine della prima Repubblica (la fine della DC e del PSI o del CAF ma anche del PCI) coincide con la profonda destrutturazione dell’assetto della società industriale e anche del movimento operaio, con l’approdo al potere della nuova destra liberista sospetta di stretti legami con massoneria e mafia. Questo spiega perché non c’è più stato ricorso alle stragi: la destra ha infine conquistato il potere e i democratici e la sinistra fedeli alla Costituzione sono stati isolati, emarginati (nei fatti la leadership della sinistra e dei democratici s’è convertita al liberismo e ha smantellato il PCI, la sinistra DC).


fatelo girare fra giovani 

fraterni saluti
turi palidda
 
prof. dr. Salvatore Palidda
Università degli Studi di Genova
DiSFor-Unige, corso podestà 2, 16128 Genova (It)
 


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