MAFIA: GDF E CARABINIERI PALERMO SEQUESTRANO PATRIMONIO DA 20 MLN EURO =
Palermo, 29 gen.- (Adnkronos) - Un ingente patrimonio, per un
valore complessivo di oltre 20 milioni di euro, e' stato sottoposto a
sequestro, ai sensi della normativa antimafia, in esecuzione di un
provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale
di Palermo. Le indagini economico-patrimoniali, svolte dal Nucleo di
polizia tributaria e dal Reparto Operativo dei Carabinieri, coordinati
della locale Procura della Repubblica, hanno interessato un
settantunenne originario di Monreale (Palermo), gia' condannato in via
definitiva nel 1998 dalla Corte di Appello di Palermo per associazione
di stampo mafioso finalizzata all’estorsione e nuovamente tratto in
arresto nel febbraio 2013 per una nuova tentata estorsione, unita a
plurime minacce, perpetrata con altri soggetti ed aggravata dal metodo
mafioso, ai danni del titolare di un’attivita' di ristorazione della
citta'.
L'uomo, rimasto inoltre coinvolto nella operazione “Alexander”
dell’Arma dei Carabinieri di Palermo, del luglio 2013, per avere preso
parte alle illecite attivita' del mandamento di “Porta Nuova” ed avere
gestito il settore delle estorsioni per la famiglia mafiosa di “Borgo
Vecchio”, dipendente da questo mandamento. In questo ultimo ambito e'
stato indagato per il reato di attribuzione fittizia di beni con la
finalita' di eludere le disposizioni in materia di misure di
prevenzione, per avere intestato a terze persone la titolarita' delle
quote di una grossa societa', operante in Palermo e provincia
nell’allevamento, macellazione e commercio all’ingrosso di carni,
continuando a gestirne gli affari e le dinamiche, anche dal carcere.
Muovendo da queste risultanze investigative si e' proceduto ad
una complessiva ricostruzione del patrimonio riferibile all'uomo,
ritenendo le sue disponibilita' economiche e aziendali ingiustificate
rispetto agli ufficiali flussi finanziari reddituali, in quanto gli
ingenti investimenti economici operati nel tempo, rivolti soprattutto
al conferimento di quote nell’attivita' commerciale, non risultano
essere stati finanziati con redditi fiscalmente dichiarati dal suo
nucleo familiare. Gli approfondimenti documentali eseguiti hanno poi
consentito di accertare il passaggio di quote della societa' di
macellazione e commercio carni, dai figli dell'uomo ad altre persone,
poi risultate essere meri prestanome. Tra i beni in sequestro
figurano, oltre alla societa' di macellazione e vendita all’ingrosso
di carni, anche 2 autovetture, 17 conti correnti, 5 rapporti di
deposito titoli e obbligazioni, diverse polizze assicurative e
gestioni collettive del risparmio, 2 cassette di sicurezza, anche
questi ritenuti frutto o reimpiego di guadagni provenienti da
attivita' illecite.
(Ter/Opr/Adnkronos)
29-GEN-14 10:41
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