Farmaci: eradicare epatite c possibile senza fallimento Ssn
Con nuovi medicinali meno morti 15% entro il 2030
(ANSA) - ROMA, 10 MAG - L'eradicazione dell'epatite C, che
sara' l'obiettivo di un piano annunciato dal ministro della
Salute Beatrice Lorenzin, e' possibile senza mandare in
bancarotta il Sistema Sanitario Nazionale. Lo afferma Francesco
Saverio Mennini, che dirige il Ceis dell'universita' di Tor
Vergata che ha elaborato il modello a cui si ispira il ministro.
A determinare la possibilita', spiega Mennini, sono i nuovi
farmaci in arrivo che eliminano totalmente il virus dai
pazienti, che hanno pero' prezzi molto alti. ''Secondo il nostro
modello - afferma l'esperto, che ha pubblicato il modello su
Health Policy Model - che prevede di dare i nuovi farmaci solo
al 50% dei pazienti, gia' dal 2017 si riduce di molto la
prevalenza della malattia. Nel 2030 ci sarebbero 70-80mila casi
in meno, con una riduzione del 15% della mortalita', del 18% dei
tumori del fegato, del 15% dei trapianti e del 44% dei costi
legati all'epatite, che ora sono di 1,2 miliardi l'anno. Se da
un lato riduciamo la prevalenza con i farmaci ed evitiamo nuovi
casi con la prevenzione l'eradicazione diventa possibile''.
Il trattamento con il primo dei nuovi farmaci, l'unico gia'
approvato, costa oltre 60mila euro, ed e' stato contrattato a
circa 50mila in Gran Bretagna e Germania, mentre da noi e' ancora
oggetto di trattativa. ''Sono prezzi impraticabili per noi, che
abbiamo circa meta' dei casi di tutta Europa - spiega Mennini -
ma prima di fasciarci la testa dobbiamo fare delle
considerazioni. Innanzitutto ci saranno nei prossimi anni 3 o 4
trattamenti, che si faranno concorrenza sul prezzo. Inoltre tra
10 anni arriveranno gli equivalenti. Ma soprattutto non si puo'
ragionare soltanto sul prezzo, che non e' equivalente al costo.
Noi abbiamo dimostrato che la spesa dovuta alla malattia si
abbatte, e di questo il decisore deve tenere conto''. (ANSA).
Y91
10-MAG-14 16:22 NNNN
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