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sabato 10 maggio 2014

DIFESA. COMELLINI: ROSSI PARLA DA GENERALE NON DA SOTTOSEGRETARIO




DIFESA. ROSSI: STO CON MILITARI E PS, NO A PROPOSTE DI GIACHETTI


(DIRE) Roma, 10 mag. - "L'onorevole Roberto Giachetti, ha
recentemente rilasciato dichiarazioni sulla possibilita' di
apportare ulteriori tagli al trattamento giuridico, economico e
previdenziale delle donne e degli uomini in uniforme della Difesa
e della Sicurezza, appoggiandosi alle valutazioni del segretario
di un non meglio definito "partito" che nel dichiararsi
"democratico" e "tutelante i diritti dei militari", chiede
l'abolizione di istituti specifici del Comparto negando di fatto
la specificita' lavorativa agli stessi. Come appartenente ai 
"Popolari per l'Italia" e come ex Presidente del Consiglio
Centrale di Rappresentanza del Personale Militare non posso che
unirmi totalmente alle valutazioni estremamente negative espresse
dalle Rappresentanze Militari delle Forze Armate e dei Corpi
Armati dello Stato e dalle Organizzazioni Sindacali delle Polizie
a ordinamento civile". Cosi' Domenico Rossi (Pi), replica a
Roberto Giachetti del Pd.
"Le affermazioni evidenziano contraddizioni interne allo
stesso Pd, come ad esempio per l'evoluzione del sistema
rappresentativo delle Forze Armate. Mentre il PD nelle competenti
Commissioni parlamentari presenta "progetti di legge" tendenti
verso una soluzione comunque compatibile con il ruolo
istituzionale delle Forze Armate, il Deputato Giachetti - che
ricordo essere anche Vicepresidente della Camera dei Deputati -
ne auspica la soppressione per poter avviare la generale
sindacalizzazione. Inoltre Giachetti, che non credo abbia una
particolare conoscenza del mondo in divisa, si appoggia al
segretario di un fantomatico partito che il giorno prima appoggia
Giachetti e il giorno dopo sconfessa la linea del Pd, circa 
l'approvazione del testo sulla indagine conoscitiva sui sistemi
d'arma volto a dimezzare il numero degli F35. Bastera' a chiarire
le strategie del Pd la saggezza e l'autorevole intervento del
Senatore La Torre che - in sostanza - ricorda a tutti che il
Partito Democratico non e' all'opposizione del Governo Renzi, ma
segue la linea della elaborazione di un libro bianco che delinei
le effettive esigenze in tema di difesa di questo Paese?".(SEGUE)
(Rai/ Dire)
10:38 10-05-14

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DIFESA. ROSSI: STO CON MILITARI E PS, NO A PROPOSTE DI GIACHETTI


(DIRE) Roma, 10 mag. - "L'onorevole Roberto Giachetti, ha
recentemente rilasciato dichiarazioni sulla possibilita' di
apportare ulteriori tagli al trattamento giuridico, economico e
previdenziale delle donne e degli uomini in uniforme della Difesa
e della Sicurezza, appoggiandosi alle valutazioni del segretario
di un non meglio definito "partito" che nel dichiararsi
"democratico" e "tutelante i diritti dei militari", chiede
l'abolizione di istituti specifici del Comparto negando di fatto
la specificita' lavorativa agli stessi. Come appartenente ai 
"Popolari per l'Italia" e come ex Presidente del Consiglio
Centrale di Rappresentanza del Personale Militare non posso che
unirmi totalmente alle valutazioni estremamente negative espresse
dalle Rappresentanze Militari delle Forze Armate e dei Corpi
Armati dello Stato e dalle Organizzazioni Sindacali delle Polizie
a ordinamento civile". Cosi' Domenico Rossi (Pi), replica a
Roberto Giachetti del Pd.
"Le affermazioni evidenziano contraddizioni interne allo
stesso Pd, come ad esempio per l'evoluzione del sistema
rappresentativo delle Forze Armate. Mentre il PD nelle competenti
Commissioni parlamentari presenta "progetti di legge" tendenti
verso una soluzione comunque compatibile con il ruolo
istituzionale delle Forze Armate, il Deputato Giachetti - che
ricordo essere anche Vicepresidente della Camera dei Deputati -
ne auspica la soppressione per poter avviare la generale
sindacalizzazione. Inoltre Giachetti, che non credo abbia una
particolare conoscenza del mondo in divisa, si appoggia al
segretario di un fantomatico partito che il giorno prima appoggia
Giachetti e il giorno dopo sconfessa la linea del Pd, circa 
l'approvazione del testo sulla indagine conoscitiva sui sistemi
d'arma volto a dimezzare il numero degli F35. Bastera' a chiarire
le strategie del Pd la saggezza e l'autorevole intervento del
Senatore La Torre che - in sostanza - ricorda a tutti che il
Partito Democratico non e' all'opposizione del Governo Renzi, ma
segue la linea della elaborazione di un libro bianco che delinei
le effettive esigenze in tema di difesa di questo Paese?".(SEGUE)
(Rai/ Dire)
10:38 10-05-14

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DIFESA. COMELLINI: ROSSI PARLA DA GENERALE NON DA SOTTOSEGRETARIO


(DIRE) Roma, 10 mag. - "Nonostante i molti apprezzamenti positivi
di queste ore leggo dalle agenzie di stampa e sui siti
specializzati alcune fantasiose critiche alle proposte di
eliminazione di taluni privilegi e alla rimodulazione di altri
benefici riservati agli ufficiali delle Forze armate e alle
corrispondenti qualifiche delle Forze di polizia, annunciate
nella conferenza stampa dello scorso 6 maggio con il vice
presidente della Camera, Roberto Giachetti (Pd).
Mi riferisco in particolare a lamentele del sottosegretario alla
difesa Domenico Rossi che mi ha chiamato in causa definendomi
"segretario di un fantomatico 'partito' sostenendo che la
richiesta di "abolizione di istituti specifici del Comparto"
significhi negare di fatto "la specificita' lavorativa agli
stessi." Cosi' Luca Marco Comellini, segretario del partito per
la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm) in
merito alle dichiarazioni del sottosegretario Domenico Rossi
sulle proposte di taglio alle spese militari illustrate da
Roberto Giachetti in conferenza stampa lo scorso 6 maggio.
"È evidente- aggiunge- che il deputato eletto nelle liste di
Scelta Civica, passato poi nei Popolari per l'Italia e ora
candidato alle Europee con NCD di Alfano, nel voler difendere ad
ogni costo degli inaccettabili privilegi rivela la sua vera
natura di generale gia' sottocapo di stato maggiore dell'esercito
e non da uomo di governo capace di ragionare ed esprimersi
nell'interesse del paese e dei cittadini soffocati dalle tasse.
Inoltre, l'uso strumentale e abusato della specificita'
lavorativa del personale militare con cui Rossi ama riempirsi la
bocca fin da quando era presidente del Cocer, e il suo voler
mischiare a tutti i costi argomenti che fra loro non sono neanche
lontanamente assimilabili per rendere credibile una
contraddizione inesistente, come ha cercato di fare usando la mia
dichiarata contrarieta' all'ulteriore taglio del programma F35
che e' adeguatamente motivata dal timore di una maggiore spesa di
20 -25 miliardi per il progetto Eurofighter, e' sintomatico di
una spiccata demagogia che non si s'addice all'importante carica
istituzionale che inspiegabilmente gli e' stata affidata".
Comellini aggiunge che "sulla specificita', peraltro, non mi
sembra di ricordare nessun significativo intervento da parte di
Rossi per arrivare a dare sostanza a quel giustissimo principio
ancora vagamente definito dalla legge 183 del 2010, ne ricordo -
di quando era presidente del Cocer - alcuna sua concreta azione
che sia stata capace di impedire l'applicazione del blocco delle
retribuzioni del personale dei comparti Difesa e Sicurezza,
voluto dal governo Berlusconi, del quale nessuno ha mai inteso
dimenticarne l'esistenza e i negativi effetti sopportati
maggiormente dalla truppa che certamente non gode degli stessi
alti stipendi del generale. Ricordo invece di essere stato,
assieme al deputato radicale Maurizio Turco, il promotore
dell'Ordine del Giorno che porto' il governo Monti a tagliare ben
41 cacciabombardieri F35, di una proposta di legge che nel 2012
e' stata approva e ha istituito l'Albo delle imprese di bonifica
degli ordigni bellici, di numerose correzioni al Codice
dell'ordinamento militare ora applicate in senso favorevole al
personale e di aver portato l'Amministrazione militare a prendere
atto dell'esistenza del "Mobbing", cosi come, da ultimo, al fine
di garantire la tutela della salute del personale militare e
delle Forze di polizia, ricordo di aver denunciato la presenza di
amianto negli elicotteri in uso alle Forze armate e Forze di
polizia e la mancanza di un adeguata applicazione dei protocolli
sanitari nei confronti del personale impiegato nell'operazione
Mare Nostrum, ottenendo in entrambi i casi l'immediata risposta
positiva dell'amministrazione militare. Questo proprio perche' il
Pdm e' un "fantomatico partito" che pero' gode del consenso e
della stima di moltissimi militari e tra questi molti ufficiali e
qualche generale che lavorano per servire il paese e non sono
asserviti a nessuna "casta" e a nessun ex presidente del
Cocer".(SEGUE)
(Com/Rai/ Dire)
10:52 10-05-14

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IFESA. COMELLINI: ROSSI PARLA DA GENERALE NON DA SOTTOSEGRETARIO -2-


(DIRE) Roma, 10 mag. - Luca Marco Comellini aggiunge che "le
misure che ho avuto il piacere di illustrare alla stampa con il
vice presidente della Camera, Roberto Giachetti, e che invero
come Pdm coi Radicali avevamo gia' proposto fin dal 2009, spiace
dover constatare che al generale-deputato-sottosegretario
Domenico Rossi - cosi' come al cocer e al segretario generale
dell'Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) - sia
sfuggito proprio quella parte delle dichiarazioni riferita alla
convinzione che l'attuazione delle proposte illustrate possa
essere il punto di partenza per una completa revisione organica
del complesso delle norme che regolano il trattamento economico
del personale interessato al fine di garantire quel necessario
riequilibrio delle retribuzioni che oggi sono chiaramente vittime
della disparita' retributiva sbilanciata chiaramente verso
l'alto".
Comellini si chiede "se il sottosegretario Domenico Rossi non
sia succube del generale Domenico Rossi, ex presidente del Cocer
o se, assieme ai delegati del Cocer, non siano rimasti vittime
della loro incapacita' di svolgere il ruolo affidatogli rispetto
a quanto, invece, e' stato capace di fare in questi anni, senza
alcuna poltrona o carica istituzionale, un semplice primo
maresciallo in congedo dell'Aeronautica militare che di fatto ha
saputo tutelare la truppa, la legalita', i diritti e gli
interessi del paese dall'arroganza dei generali riuscendo a
portare all'attenzione delle istituzioni parlamentari - che
l'hanno fatta propria - anche la voce dei piu' deboli.
Le reazioni scontate dei membri della rappresentanza militare e
dei loro generali, incapaci di rinunciare ai loro privilegi, sono
la conferma che abbiamo infilato il dito nella piaga. Prendano
quindi esempio dall'unico generale che gia' da tempo ha
dichiarato pubblicamente di voler rinunciare ai suoi privilegi:
l'Ordinario militare."
(Com/Rai/ Dire)
10:52 10-05-14

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