Translate

martedì 20 maggio 2014

SALUTE. A TORINO SI RIUNISCE 'SUPER GRUPPO' DI RETE ONCOLOGICA



SALUTE. A TORINO SI RIUNISCE 'SUPER GRUPPO' DI RETE ONCOLOGICA
VIRUS PAPILLOMA AL CENTRO DEGLI STUDI

(DIRE) Roma, 20 mag. - Sotto la bandiera della Rete Oncologica
del Piemonte e della Valle d'Aosta e' stato costituito un gruppo
di studio internazionale, primo in Italia, formato da urologi,
ginecologi, otorinolaringoiatri, esperti di malattie infettive e
dermatologi che si e' riunito oggi a Torino presso il
Dipartimento della Rete. Il super gruppo si occupera' del virus
papilloma che si e' recentemente scoperto, attacca anche cellule
che si riteneva non potessero essere infettate: quelle del
sangue. Ultimamente si e' creata una notevole attenzione intorno
a questo virus in seguito alla scoperta ed introduzione in Italia
di un vaccino specifico per la prevenzione delle lesioni
precursori del carcinoma cervico vaginale e dei condilomi
esterni. In contrapposizione al tanto famigerato discusso "calo
del desiderio" che interesserebbe una notevole fetta delle
riserve maschili italiane sembra esserci pero' un mutamento
sociale comportamentale sessuale generalizzato e diffuso non solo
sul territorio nazionale, tale che, se fino a qualche anno fa il
papilloma virus era prerogativa femminile perche' principale
causa di tumori al collo dell'utero (1717 all'anno), ora invece
con la diffusione del sesso orale e di un atteggiamento
maggiormente disinibito nei rapporti sessuali, si sono
manifestate forme di cancro diffuse anche all'orofaringe (tumori
della bocca, che interessano entrambi i sessi e sono in crescita)
al canale anale e al pene (i cui casi sono in aumento nei
soggetti immunodeficienti, specie fra gli omosessuali, e quasi
del tutto legati al virus). Secondo gli studi americani nei
soggetti maschi che hanno rapporti con maschi, l'incidenza
annuale di carcinoma e' di 35 casi su 100.000 persone (8 su 100
nelle donne), tasso che nei maschi affetti da HIV positivi
salirebbe fino 75- 137/100.000. (SEGUE)
(Com/Gas/ Dire)
12:15 20-05-14
SALUTE. A TORINO SI RIUNISCE 'SUPER GRUPPO' DI RETE ONCOLOGICA -2-


(DIRE) Roma, 20 mag. - In realta' il 50 per cento della
popolazione maschile e femminile sessualmente attiva, durante la
vita contrae l'infezione da Hpv; l'infezione e' estremamente
comune e frequente, e la sua presenza non significa avere lesioni
pre-tumorali o addirittura il cancro. Normalmente oltre l'80 per
cento delle infezioni da Hpv passa inosservata, non provoca
disturbi e regredisce spontaneamente nel giro di alcuni mesi,
soprattutto nei soggetti maschi dove pare che l'infezione
attecchisca di piu' ma scompaia pure piu' frequentemente.
Soltanto una piccola percentuale di alcuni tipi di virus detti ad
alto rischio, possono provocare lesioni precancerose displasie, o
CIN, (nei maschi, condilomi genitali, 42 mila casi l'anno). Per
quel che riguarda la procreazione da un recente studio e' emerso
che nei soggetti infertili la frequenza del papilloma virus nel
liquido seminale e' piu' elevata rispetto a quella riscontrata
nei controlli fertili (20% contro 3%) e che il tempo medio di
eliminazione del virus nel maschio e' di circa 6 mesi, anche se
nel 20% dei pazienti positivi, l'Hpv nel liquido seminale risulta
ancora presente dopo due anni e puo' determinare infertilita'.
Prevenzione- In campo rosa si utilizza un semplice striscio del
Pap test per rilevare precocemente eventuali mutamenti
precancerosi delle celle, ( le cellule raccolte dalla cervice
vengono messe sui vetrini e osservate al microscopio in cerca di
anomalie). Da breve tempo pero' i ricercatori hanno sperimentato
che un metodo piu' efficace con cui si ottengono risultati
maggiormente apprezzabili consiste nel cercare direttamente nella
cellula il DNA del virus.(SEGUE)
(Com/Gas/ Dire)
12:15 20-05-14
SALUTE. A TORINO SI RIUNISCE 'SUPER GRUPPO' DI RETE ONCOLOGICA -3-


(DIRE) Roma, 20 mag. - Da circa 6 anni e' attiva una
collaborazione tra la divisione di chirurgia dell'Ospedale
Molinette del professor Morino con l'ambulatorio delle infezioni
sessualmente trasmissibili dell'Ospedale Amedeo di Savoia di
Torino che ogni anno visita circa 1200 pazienti dei quali il
60-80 per cento con comportamenti ad alto rischio di infezione da
HPV. Ma l'individuazione di test accreditati da effettuare, su
quali soggetti, con quali metodiche certificate applicando una
corretta razionalizzazione delle risorse strutturali, umane ed
economiche senza sprechi, la costruzione di un percorso di
informazioni codificato ed omogeneo per comunicare con i pazienti
e familiari, con i servizi ambulatoriali- territoriali
coinvolgendo anche i medici di famiglia, sono solo un primo dei
tanti passi che il neonato gruppo si propone di fare. L'idea di
costituire tale pool di studio e' nata dall'iniziativa del dott.
Ivano Dal Conte, infettivologo dell'ASL TO2 che durante un
viaggio negli States, a San Francisco, citta' con elevata
percentuale di coppie omosessuali, si e' trovato a constatare
come la realta' sessuale sia cambiata rispetto anche solo ad una
decina di anni fa, di qui l'interesse a formare un gruppo di
studio innovativo di risposta alle esigenze della societa' che si
trasforma.
(Com/Gas/ Dire)
12:15 20-05-14

Nessun commento: