FARMACI: PALERMO, ALL'ISMETT ARRIVA LA NUOVA CURA CONTRO EPATITE C =
DISPONIBILE IL MEDICINALE SOFOSBUVIR GRAZIE AD ACCORDO
AIFA-AZIENDA
Roma, 18 giu. (Adnkronos Salute) - Sbarca in Sicilia il nuovo
farmaco contro l'epatite C, il sofosbuvir, da questa settimana
disponibile all'Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad
alta specializzazione (Ismett) di Palermo, che ne ha infatti avviato
nei giorni scorsi l'utilizzo per i propri pazienti. Grazie a uno
speciale accordo preliminare tra l'Agenzia italiana del farmaco e la
casa farmaceutica Gilead - evidenzia una nota dell'Ismett - il
sofosbuvir potrà essere prescritto dai centri trapianto ai pazienti
con epatite C in lista d'attesa per un fegato nuovo o già trapiantati.
Queste sono condizioni cliniche che richiedono un trattamento
urgente - si precisa - e non consentono di attendere la definitiva
autorizzazione alla prescrizione, che richiederà altro tempo,
probabilmente alcuni mesi. Il farmaco verrà fornito gratuitamente ai
pazienti dalla stessa azienda all'interno di un programma di uso
compassionevole. Per tutti gli altri pazienti con forme molto meno
gravi di infezione da virus dell'epatite C e per i quali una attesa di
qualche mese non può avere alcun impatto negativo sull'andamento della
malattia, si attenderà l'autorizzazione definitiva alla prescrizione
da parte del ministero della Salute. (segue)
(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
18-GIU-14 11:57
FARMACI: PALERMO, ALL'ISMETT ARRIVA LA NUOVA CURA CONTRO EPATITE C (2) =
(Adnkronos Salute) - L'Ismett, nato da una partnership tra la
Regione Siciliana e l'Università di Pittsburgh - ricorda la nota - ha
avviato immediatamente il programma di trattamento dei numerosi
pazienti (parecchie decine) attualmente in attesa di trapianto, e
colpiti da gravi malattie del fegato causate dall'infezione da epatite
C, e delle centinaia di pazienti già trapiantati, in cui il ritorno
dell'epatite C dopo l'intervento sta mettendo a grave rischio il
funzionamento del nuovo fegato e per i quali, prima dell'introduzione
del sofosbuvir, non esistevano trattamenti efficaci.
E' stato istituito uno speciale gruppo di lavoro costituito da
epatologi, infettivologi, chirurghi e coordinatori trapianto, con il
compito di rivalutare nell'arco delle prossime settimane le condizioni
cliniche di tutti i pazienti potenzialmente candidati al trattamento,
di seguire le procedure per la richiesta del farmaco e di sorvegliare
l'andamento clinico dei pazienti durante e dopo il ciclo di terapia
antivirale. L'utilizzo dei nuovi farmaci con attività diretta contro
l'epatite C, di cui il sofosbuvir è il primo a essere introdotto in
Italia, consente di raggiungere la completa guarigione dall'infezione
in oltre il 90% dei malati trattati. Sono farmaci in genere ben
tollerati e che si assumono per bocca per periodi relativamente
limitati (dai 3 ai 6 mesi). Il principale, al momento unico, ostacolo
all'uso su ampia scala è rappresentato dal costo elevato: oltre 60.000
euro per un ciclo di 3 mesi di terapia.
L'infezione da virus dell'epatite C rappresenta uno dei maggiori
problemi di salute pubblica in Italia, soprattutto nelle regioni
meridionali. Si stima che nel nostro Paese ci siano in questo momento
circa 500.000 persone con epatite C, che causa ogni anno oltre 10.000
morti. La disponibilità di questi nuovi farmaci rappresenta -
sottolinea l'Ismett - una storica occasione per potere radicalmente e
rapidamente modificare l'impatto clinico e sociale di questa malattia,
consentendo di ridurre nei prossimi anni il numero di pazienti con
malattie di fegato e la mortalità correlata.
(Com-Bdc/Col/Adnkronos)
18-GIU-14 12:45
Nessun commento:
Posta un commento