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mercoledì 10 settembre 2014

RICERCA: SCOPERTO NEL CERVELLO INTERRUTTORE BILINGUISMO, STUDIO ITALIANO



RICERCA: SCOPERTO NEL CERVELLO INTERRUTTORE BILINGUISMO, STUDIO ITALIANO =
Esperimento dell'Irccs Medea all'ospedale di Udine, stimolarlo
produce uno 'switch' automatico

Milano, 10 set. (AdnKronos Salute) - Nel cervello c'è un 'bottone' che
permette a chi parla due lingue di 'switchare' automaticamente da un
idioma all'altro nel bel mezzo di un discorso. Un effetto simile a
quello prodotto quando si ascolta una traduzione simultanea e si
cambia il canale dell'apparecchio collegato alle cuffie.

A scoprire l'interruttore del bilinguismo è stato un gruppo di
scienziati italiani dell'Irccs Medea-Associazione La Nostra Famiglia
di Bosisio Parini (Lecco), in uno studio condotto in collaborazione
con l'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, pubblicato su
Neuropsychologia. Il team ha localizzato nella corteccia temporale
superiore cerebrale una sorta di 'pulsante' che, stimolato
elettricamente, fa cambiare lingua involontariamente alla persona che
sta parlando. (segue)

(Red-Opa/AdnKronos)
10-SET-14 12:00

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(AdnKronos Salute) - Come da routine - spiegano dall'Istituto Medea -
nella Neurochirurgia di Udine i pazienti vengono operati da svegli, se
l'area interessata dalla malattia è vicina alle zone del cervello
coinvolte nel linguaggio. Per preservare le aree cerebrali chiave,
infatti, in sala operatoria i neuropsicologi somministrano una serie
di test al paziente che è sveglio e collaborante, e così facendo
possono disegnare una 'mappa' delle zone funzionali da non toccare
durante la resezione chirurgica.

Questo approccio ha permesso a un'équipe multidisciplinare composta da
Barbara Tomasino dell'Irccs Medea, da due neuropsicologi, un
neurochirurgo, una fisica, un neurofisiologo e un neurolinguista di
individuare in un'area cerebrale già nota per presiedere
all'elaborazione fonologica una delle zone implicate nel bilinguismo.
Il fenomeno si chiama 'Involuntary Language Switching' e comporta il
passaggio involontario da una lingua all'altra. Nel caso specifico,
grazie alla stimolazione di un punto particolare la paziente è passata
dal serbo all'italiano. (segue)

(Red-Opa/AdnKronos)
10-SET-14 12:00

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(AdnKronos Salute) - Ed ecco l'esperimento. Durante un intervento
eseguito all'ospedale di Udine, una paziente bilingue (prima lingua
serbo, seconda italiano) svolgeva dei compiti linguistici mentre il
neurochirurgo eseguiva la mappatura cerebrale attraverso la
stimolazione diretta della corteccia.

Gli operatori hanno osservato che quando il chirurgo stimolava una
porzione della corteccia temporale superiore la paziente, mentre
contava in italiano, cambiava involontariamente lingua e proseguiva
contando nella sua lingua nativa, il serbo. La stimolazione di altre
porzioni della corteccia cerebrale non otteneva lo stesso effetto,
bensì l'arresto del linguaggio per alcuni secondi (speech arrest). (segue)

(Red-Opa/AdnKronos)
10-SET-14 12:00
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(AdnKronos Salute) - A questo punto gli scienziati hanno identificato
le coordinate spaziali del punto che, se stimolato, produceva il
cambio di lingua. L'analisi ha mostrato che l''interruttore' era
corticale (poiché non si sovrapponeva alle fibre della sostanza
bianca) e si trovava in un'area che nell'esame di risonanza magnetica
funzionale pre-chirurgico veniva attivata per entrambe le lingue,
serbo e italiano. Quest'area, denominata Stp (Sylvian Parietal
Temporal Area), ha un ruolo nell'elaborazione fonologica ed è
implicata nel meccanismo che controlla la produzione del linguaggio.
"Lo 'switch' osservato - spiegano gli studiosi - si può spiegare come
un'interferenza generata dalla stimolazione corticale sul meccanismo
che controlla la produzione dei suoni del linguaggio".

"La stimolazione dell'area Stp ha causato interferenza con il sistema
di controllo per la seconda lingua, lasciando intatto il sistema di
controllo per la prima lingua - spiega Tomasino - Per questo motivo la
paziente sotto stimolazione tornava alla sua lingua nativa".

(Red-Opa/AdnKronos)
10-SET-14 12:00

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