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mercoledì 10 settembre 2014

Da gennaio 2013 in Europa 1440 casi Epatite A, 90% in Italia


a gennaio 2013 in Europa 1440 casi Epatite A, 90% in Italia
Secondo Efsa, per frutti di bosco 331 casi europei, 228 italiani
(ANSA) - ROMA, 10 SET - In Europa, dal 1/o gennaio 2013 al 31
maggio 2014, sono state 1.440 le persone contagiate da epatite
A. Di queste, ben 1300, oltre il 90%, in Italia. Alla
contaminazione di frutti di bosco surgelati sono ascrivibili con
certezza 331 casi in Europa, di cui ben 228 nel nostro Paese. A
dirlo sono i risultati del lavoro di tracciabilita' coordinato
dall'Autorita' europea per la sicurezza alimentare (Efsa) sui
frutti di bosco coinvolti nell'epidemia di epatite A, pubblicati
sul sito del Ministero della Salute.
Le segnalazioni nell'Unione europea di casi di epatite A -
si legge - sono diminuite costantemente negli ultimi 15 anni,
dai 14 casi per 100.000 abitanti del 1997 ai 2,5 del 2011.
Viceversa, nel 2013 hanno subito un incremento, raggiungendo il
doppio, il triplo e il quadruplo dei casi registrati nel 2010,
2011 e 2012. Il picco e' stato tra aprile e maggio 2013, con un
successiva progressiva riduzione a partire da novembre 2013. Ad
oggi non sono stati registrati decessi. Per far fronte
all'emergenza, esplosa a partire dal primo caso registrato a
maggio 2013 in Germania, il Sistema di allerta rapido europeo
per alimenti e mangimi RASFF ha condotto controlli su 6.227
transazioni commerciali tra 1.974 operatori del settore. Il
virus dell'epatite A e' stato riscontrato in 14 lotti di frutti
di bosco misti surgelati e in 2 lotti di prodotti di
pasticceria. I risultati delle indagini condotte limitano le
ipotesi a due sole possibili fonti: ribes rossi prodotti in
Polonia e more prodotte in Bulgaria. "E' possibile che altri
prodotti potenzialmente contaminati siano tuttora in commercio"
e per questo motivo, L'Efsa ribadisce che "la modalita' piu'
sicura per consumare frutti di bosco surgelati e' quella di farli
bollire per almeno 2 minuti". L'epatite, malattia infettiva del
fegato derivante dall'ingestione di acqua o alimenti contaminati
da materiale fecale infetto, in forma lieve puo' anche non essere
individuate e guarire in poche settimane. In forma grave puo'
essere persino letale. (ANSA).

YQX-NAN
10-SET-14 12:16 NNNN

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