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martedì 23 settembre 2014

SANITA': STRESS E STIPENDI BASSI, NUOVI MALI DEI MEDICI IN CORSIA =


SANITA': STRESS E STIPENDI BASSI, NUOVI MALI DEI MEDICI IN CORSIA =

Roma, 23 set. (AdnKronos Salute) - Medici ospedalieri insoddisfatti
dei loro stipendi rispetto alle responsabilità, orgogliosi della loro
professione, ma stressati da carichi di lavoro sempre più faticosi. E'
quanto emerge dall'indagine condotta da SWG per l'Anaao Assomed,
presentata oggi a Roma, che ha voluto tracciare un identikit dei
medici ospedalieri proponendo un sondaggio condotto su un campione
rappresentativo su tutto il territorio nazionale.

Dalle interviste emerge un Sos che la categoria lancia alle forze
politiche e alle istituzioni. La fotografia mostra una categoria
sempre più stressata che dichiara la propria insoddisfazione in modo
identico per fasce di età e collocazione geografica: il 68% dei medici
si sente frequentemente stanco; il 58% economicamente scontento; il
48% emotivamente sfinito. L'insoddisfazione è massima rispetto alla
progressione di carriera (77%), per la quale la maggioranza dei medici
(53%) ritiene che la competenza professionale conti poco rispetto alla
politica che, invece, il 97% dei medici crede decisiva per gli
avanzamenti professionali.

Tra le altre cause di insoddisfazione, il 75% indica il livello di
retribuzione ancor prima della distribuzione di carichi di lavoro
(64%), mentre un miglioramento del livello retributivo costituisce la
prima della aspettative dichiarate (67%). "Un dato - spiega l'Anaao
Assomed - che indica chiaramente come il blocco della retribuzione e
del contratto di lavoro in vigore dal 2010 abbiano notevolmente
peggiorato il potere di acquisto dei salari e la condizione economica
dei medici e delle loro famiglie". (segue)

(Fed/AdnKronos)
23-SET-14 11:30
SANITA': STRESS E STIPENDI BASSI, NUOVI MALI DEI MEDICI IN CORSIA (2) =

(AdnKronos Salute) - Nonostante gli aspetti negativi della
professione, i medici continuano a considerare buona la qualità dei
servizi offerti dal Ssn e dagli ospedali in Italia nel complesso
(rispettivamente 66% e 67%). Tuttavia ritengono che ci sia un
peggioramento progressivo della qualità dei servizi ospedalieri (49%),
specie nel confronto con gli altri Paesi europei, tanto che il 35%
degli intervistati ritiene che la sanità italiana funzioni peggio. Tra
i motivi del peggioramento della qualità delle prestazioni ospedaliere
i carichi di lavoro sono indicati come la causa principale, seguiti
dagli scarsi investimenti nelle strutture e dalla crescita del
contenzioso medico legale. Tutte le maggiori cause del peggioramento
della qualità delle prestazioni sono segnalate nelle regioni del Sud
più che in quelle del Nord. Il 76% dei medici si dichiara infine
favorevole ad una revisione del ruolo giuridico dei medici.

"L'indagine - è il commento del segretario nazionale Anaao Assomed,
Costantino Troise - dimostra che abbiamo visto giusto quando negli
ultimi anni abbiamo posto con forza il problema della governance delle
aziende sanitaria, e nella contrapposizione tra logiche organizzative
e valori professionali una della cause principali di una questione
medica che certo viene da lontano, ma che da questa crisi viene
alimentata ed amplificata".

Secondo il segretario nazionale del principale sindacato della
dirigenza medica, "occorre adoperarsi per portare la sanità
nell'agenda del Governo e con essa i diritti del lavoro non scindibili
da quelli dei cittadini. Ripartire dal lavoro, nelle sue varie forme,
e dai suoi contenuti per ricordare a chi governa che senza di noi non
esiste sanità pubblica e financo la crociata contro gli sprechi -
conclude Troise - esige la nostra partecipazione e la nostra
professionalità".

(Fed/AdnKronos)
23-SET-14 11:30

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