FARMACI: DISPONIBILE IN ITALIA NUOVO MIX ANTI-EPATITE C =

FARMACI: DISPONIBILE IN ITALIA NUOVO MIX ANTI-EPATITE C =

Milano, 5 giu. (AdnKronos Salute) - E' disponibile in Italia dal 3
giugno l'anti-epatite C Harvoni* (ledipasvir-sofosbuvir), nuova
terapia '2 in 1' per curare l'infezione cronica da virus Hcv. Il
trattamento è dispensato in regime di rimborsabilità A-Pht (Prontuario
della distribuzione diretta) vincolata ai criteri di eleggibilità
previsti nella scheda di registro Aifa, in base all'urgenza clinica
definita dalla Commissione tecnico scientifica della stessa Agenzia
italiana del farmaco, secondo le indicazioni del Tavolo tecnico
sull'epatite C.

Harvoni, 'targato' Gilead Sciences, è il primo regime basato su una
sola compressa (Str-Single Tablet Regimen), sottolinea una nota. Si
assume una volta al giorno e permette di trattare la maggior parte
delle infezioni da virus dell'epatite cronica C di genotipo 1 e 4
negli adulti secondo uno schema terapeutico di 8-12-24 settimane, a in
base al genotipo o alle caratteristiche del paziente. Il nuovo mix
combina l'inibitore di NS5A ledipasvir con l'analogo nucleotidico,
inibitore dell'Rna-polimerasi sofosbuvir (il Sovaldi*). L'azione
combinata dei 2 principi attivi promette una rapida inibizione della
replicazione virale che si traduce, nella quasi totalità dei pazienti,
nell'eradicazione dell'infezione. (segue)

(Com-Opa/AdnKronos)
05-GIU-15 16:02


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(AdnKronos Salute) - "L'innovatività di Harvoni consiste nell'estrema
semplificazione dello schema terapeutico e soprattutto
nell'applicabilità della cura a tutte le tipologie di pazienti con
epatite C, inclusi i pazienti decompensati e quelli con trapianto d
organo - afferma Massimo Colombo, professore ordinario di
Gastroenterologia dell'università degli Studi di Milano - Aver unito
in una sola compressa da assumere una volta al giorno le 2 molecole
necessarie alla cura dell'infezione - aggiunge - contribuisce a un
deciso miglioramento nell'aderenza alla terapia. Questo, insieme alla
breve durata del trattamento e ai pressoché assenti effetti
collaterali, si traduce in alte percentuali di successo con evidente
beneficio clinico per il paziente".

(Com-Opa/AdnKronos)
05-GIU-15 16:02