Translate

giovedì 16 luglio 2015

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-09816 presentato da DI MAIO Luigi testo di Martedì 14 luglio 2015, seduta n. 461   LUIGI DI MAIO, LOMBARDI e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:    secondo quanto si apprende da fonti di stampa e secondo quanto denunciato da fonti sindacali, per l'intera giornata del 1o luglio i server della polizia scientifica di Palermo sono stati bloccati a causa delle temperature troppo alte e della mancanza di un impianto di condizionamento ambientale adatto;



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09816
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Martedì 14 luglio 2015, seduta n. 461

LUIGI DI MAIO, LOMBARDI e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si apprende da fonti di stampa e secondo quanto denunciato da fonti sindacali, per l'intera giornata del 1o luglio i server della polizia scientifica di Palermo sono stati bloccati a causa delle temperature troppo alte e della mancanza di un impianto di condizionamento ambientale adatto;
   nonostante le numerose richieste inoltrate da oltre un anno al Ministero dell'interno al fine di ottenere una sistemazione idonea – secondo quanto denunziato dai vertici siciliani del sindacato di polizia Consap – sono stati installati in una stanza che custodisce i tre grandi e delicati server solo due condizionatori per uso domestico del tutto insufficienti. Pertanto, tutte le attività della polizia scientifica, dalla balistica al laboratorio fotografico, dalla squadra sopralluoghi alla grafologia, compresa la ricezione reperti, si sono fermate fino al giorno dopo;
   inoltre, agli inizi del 2011, il Ministero ha dotato il gabinetto di polizia scientifica di Palermo di due camper, attrezzati per effettuare rilievi a fronte di attacchi batteriologici. Poco dopo uno di questi due camper venne dotato di macchinari per effettuare foto segnalamenti in situazioni di emergenza o di lontananza dalla sede della polizia scientifica;
   sempre secondo quanto segnalato dalle medesime fonti sindacali, il camper adibito al «foto-segnalamento» è fermo da circa due mesi perché, come tutte le normali vetture, necessita di revisione periodica. In un rimpallo di competenze tra il Ministero e la questura di Palermo non si riescono a reperire i 600 euro necessari alla riparazione di alcune disfunzioni causate dalla normale usura: il risultato di ciò è che un camper dotato di attrezzature per migliaia di euro è inutilizzabile;
   un'ulteriore problematica segnalata da fonti sindacali è che il laboratorio fotografico della questura di Palermo è bloccato da circa un mese perché la stampante dedicata è fuori uso e al momento, quindi, non è possibile stampare le foto dei sopralluoghi. Per i fascicoli più urgenti da presentare all'autorità giudiziaria i funzionari di polizia sono costretti all'utilizzo di stampanti di fortuna. Sembrerebbe imminente l'arrivo dei ricambi dei pezzi non funzionanti, ma, non essendo previsto l'intervento di un tecnico, dovrebbero essere i poliziotti stessi, pur senza avere nessuna competenza specifica, a procedere alle sostituzioni;
   la valutazione di quanto illustrato in premessa non può che essere estremamente negativa, dal momento che la polizia scientifica di Palermo ha una mole di lavoro enorme e ha sempre svolto lavoro di grande eccellenza e qualità, anche nei periodi oscuri delle stragi di mafia, dimostrandosi all'altezza;
   in tempi più recenti, spesso il personale della scientifica è stato impiegato per l'identificazione delle vittime dei tragici naufragi dei barconi nel canale di Sicilia e con l'esodo dei migranti la scientifica di Palermo svolge un ruolo di primaria importanza, ma risulterebbe clamorosamente sprovvista di un sistema di aerazione per i suoi server. Il mancato collegamento con il server centrale a Roma comporta l'impossibilità di identificare, in tempo reale, le persone sottoposte a foto segnalamento per risalire alla loro identità, qualora queste siano considerate sospette di legami con ambienti terroristici. Il rischio, pertanto, è di non essere in grado di effettuare importantissimi controlli sui migranti in arrivo nella Sicilia occidentale;
   tutta questa vicenda pone degli inquietanti interrogativi sulla affidabilità e impenetrabilità del livello di massima allerta e sul potenziamento della polizia per i pericoli legati al terrorismo, soprattutto in considerazione del fatto che le coste siciliane distano poche decine di chilometri da quelle libiche in mano all'organizzazione terroristica internazionale denominata ISIS –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto segnalato in premessa e se non ritenga di dover tempestivamente intervenire al fine di garantire la funzionalità di indispensabili settori operativi della questura di Palermo. (4-09816)

Nessun commento: