Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-02082
presentata da Interrogazione a risposta orale 3-02082
VITO CLAUDIO CRIMI
mercoledì 15 luglio 2015, seduta n.485
mercoledì 15 luglio 2015, seduta n.485
la costituzione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce la salute non come "semplice assenza di malattia", bensì come "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale";
la salute mentale degli operatori di Polizia è fondamentale per l'autodifesa dei medesimi e per la sicurezza di tutti i cittadini;
considerato che:
il suicidio nelle forze e corpi di Polizia in Italia è un fenomeno diffuso e trasversale. In tali categorie di operatori il tasso di decessi risulta essere più alto rispetto alla media della popolazione; spesso l'atto di togliersi la vita viene compiuto impiegando l'arma di servizio;
il periodo antecedente al suicidio può comportare a sua volta alti rischi per la sicurezza dei colleghi e dei cittadini, poiché potrebbero essere compromesse le capacità di "problem solving", "decision making", concentrazione e memoria, nonché presentarsi condizioni di eccessiva allerta, maggiore irritabilità o aggressività e vari e diversi segnali di sofferenza potenzialmente precursori all'azione suicida;
considerato inoltre che:
in Italia, la salute e la sicurezza sul lavoro sono regolamentate dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, cosiddetto testo unico sulla sicurezza sul lavoro, entrato in vigore il 15 maggio 2008, e dalle relative disposizioni correttive, ovvero dal decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106. La normativa recepisce di fatto le direttive europee in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, coordinandole in un unico testo normativo, che prevede specifiche sanzioni a carico degli inadempienti;
in particolare, l'art. 28, del decreto legislativo n. 81 del 2008 prevede la "valutazione rischi dello stress lavoro-correlato";
nell'ambito delle forze di Polizia, la salute degli operatori è inoltre normata dalla legge 7 marzo 1986, n. 65, recante "legge-quadro sull'ordinamento della polizia municipale";
considerato altresì che:
solo alcuni fra i corpi di Polizia operanti sul territorio italiano diffondono i dati numerici che attestano l'entità di tale fenomeno. A tal proposito si richiamano le statistiche diffuse da Carabinieri (149 suicidi tra il 2003 e il 2013) e dalla Polizia locale di Milano (12 tra il 2000 e il 2015);
l'unico osservatorio sul fenomeno del suicidio nelle forze nell'ordine esistente in Italia è promosso a cura dell'associazione "Cerchio blu" di Firenze e riporta i seguenti dati: dal 2008 ad oggi si sono registrati 210 casi di suicidio; nel primo semestre del 2015 si sono manifestati 20 casi di suicidio, dei quali 6 nel solo mese di giugno;
in data 9 luglio 2015, sul blog di Beppe Grillo è stato pubblicato un intervento di Igor Gelarda e William Pacelli, dirigenti del sindacato Consap (Confederazione sindacale autonoma di polizia), i quali hanno denunciato la carenza di dati precisi che consentano un inquadramento del fenomeno dei suicidi nelle forze dell'ordine; in particolare, hanno fatto notare che, mentre Esercito e Carabinieri dispongono di statistiche ufficiali, da Polizia di Stato, Guardia di finanza e Polizia penitenziaria non si hanno dati altrettanto ufficiali,
si chiede di sapere:
con riferimento al corpo della Polizia di Stato, se al Ministro dell'interno risulti quale sia il numero di operatori deceduti per suicidio nel periodo dal 2009 al 2014, considerando anche i casi in cui non vi è correlazione diretta di causa-effetto fra attività lavorativa e suicidio, e quale, fra questi, il numero di operatori che si è tolto la vita utilizzando l'arma di ordinanza, nonché il numero di maschi e femmine, e le rispettive età e modalità di suicidio;
con riferimento al corpo della Polizia penitenziaria, se al Ministro della giustizia risulti quale sia il numero di operatori deceduti per suicidio nel periodo dal 2009 al 2014, considerando anche i casi in cui non vi è correlazione diretta di causa-effetto fra attività lavorativa e suicidio, e quale, fra questi, il numero di operatori che si è tolto la vita utilizzando l'arma di ordinanza, nonché il numero di maschi e femmine, e le rispettive età e modalità di suicidio;
con riferimento al corpo dei Carabinieri, se al Ministro della difesa risulti quale sia il numero di operatori deceduti per suicidio nel periodo dal 2009 al 2014, considerando anche i casi in cui non vi è correlazione diretta di causa-effetto fra attività lavorativa e suicidio, e quale, fra questi, il numero di operatori che si è tolto la vita utilizzando l'arma di ordinanza, nonché il numero di maschi e femmine, e le rispettive età e modalità di suicidio;
con riferimento al corpo della Guardia di finanza, se al Ministro dell'economia e delle finanze risulti quale sia il numero di operatori deceduti per suicidio nel periodo dal 2009 al 2014, considerando anche i casi in cui non vi è correlazione diretta di causa-effetto fra attività lavorativa e suicidio, e quale, fra questi, il numero di operatori che si è tolto la vita utilizzando l'arma di ordinanza, nonché il numero di maschi e femmine, e le rispettive età e modalità di suicidio;
con riferimento al Corpo Forestale dello Stato, se al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali risulti quale sia il numero di operatori deceduti per suicidio nel periodo dal 2009 al 2014, considerando anche i casi in cui non vi è correlazione diretta di causa-effetto fra attività lavorativa e suicidio, e quale, fra questi, il numero di operatori che si è tolto la vita utilizzando l'arma di ordinanza, nonché il numero di maschi e femmine, e le rispettive età e modalità di suicidio;
con riferimento al corpo della Polizia locale, se al Ministro dell'interno risulti quale sia il numero di operatori deceduti per suicidio nel periodo dal 2009 al 2014, considerando anche i casi in cui non vi è correlazione diretta di causa-effetto fra attività lavorativa e suicidio, e quale, fra questi, il numero di operatori che si è tolto la vita utilizzando l'arma di ordinanza, nonché il numero di maschi e femmine, e le rispettive età e modalità di suicidio.
(3-02082)
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