Translate

martedì 14 luglio 2015

Camorra: intercettazione, 50mila euro per pen drive del boss



Camorra: intercettazione, 50mila euro per pen drive del boss
(v. "Camorra: agente polizia aiut• sparizione..." delle 12:27)
 (ANSA) - NAPOLI, 14 LUG - Cinquantamila euro: questa la cifra
che sarebbe stata pagata da Orlando Fontana, fratello di Pino
Fontana, referente imprenditoriale dell'ex boss Michele Zagaria,
per entrare in possesso della pen drive che sarebbe stata
trafugata dal bunker sotterraneo di un'abitazione di Casapesenna
(Caserta) dove l'ex primula rossa del clan dei casalesi venne
arrestato il 7 dicembre del 2011.
 La vicenda emerge nell'ambito dell'inchiesta della DDA di
Napoli che ha portato i carabinieri del Ros ad eseguire
stamattina, 13 ordinanze contro componenti e favoreggiatori del
gruppo Zagaria del clan dei Casalesi.
 Della presunta trattativa, che vedrebbe come interlocutore di
Orlando Fontana un appartenente alle forze dell'ordine, gli
inquirenti vengono a conoscenza attraverso un'intercettazione
ambientale tra due persone che riferiscono della vicenda pur non
essendone stati protagonisti.
 La Procura, comunque, ha fatto delle analisi sul personal
computer dell'ex boss durante le quali sono emerse delle
anomalie.(ANSA).

 PIO
14-LUG-15 13:06 NNNN
CAMORRA: PENNETTA USB SCOMPARVE DA BUNKER ZAGARIA IN GIORNO CATTURA =

 Napoli, 14 lug. (Adnkronos) - Una pennetta usb scomparve dal bunker
del boss dei Casalesi Michele Zagaria nel giorno della sua cattura. E'
un particolare emerso dalle indagini della Direzione distrettuale
antimafia sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi negli appalti dl
alcune amministrazioni del Casertano. Il gip ha ritenuto riscontrato
il coinvolgimento dell'imprenditore edile Giuseppe Fontana e di suo
fratello Orlando; nell'ordinanza è specificato che "Orlando Fontana,
grazie alla complicità di un non meglio identificato appartenente alla
Polizia di Stato e previa consegna della somma di 50mila euro, ha
custodito il supporto informatico riconducibile a Michele Zagaria,
prima di passarlo definitivamente a un altro appartenente al clan dei
Casalesi gruppo Zagaria, al fine di tenerne celato il contenuto".

 Secondo il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli la pennetta a forma
di cuore "conteneva probabilmente indicazioni estremamente rilevanti
circa le attività di Michele Zagaria".

 (Zca/Adnkronos)
14-LUG-15 13:01

Nessun commento: