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giovedì 1 ottobre 2015

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10530 presentato da CAPELLI Roberto testo di Martedì 29 settembre 2015, seduta n. 492   CAPELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:    a fine 2014 il Ministero dell'interno ha indetto una gara per dotare polizia di Stato e carabinieri di nuove vetture di servizio;    delle quattro concorrenti sono state escluse in prima battuta BMW Italia e Citroen Italia mentre sono rimaste in gara i gruppi Volkswagen e Fiat;



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-10530
presentato da
CAPELLI Roberto
testo di
Martedì 29 settembre 2015, seduta n. 492

CAPELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   a fine 2014 il Ministero dell'interno ha indetto una gara per dotare polizia di Stato e carabinieri di nuove vetture di servizio;
   delle quattro concorrenti sono state escluse in prima battuta BMW Italia e Citroen Italia mentre sono rimaste in gara i gruppi Volkswagen e Fiat;
   risultato vincente grazie ad un'offerta di prezzo inferiore rispetto a quella del concorrente italiano, è stato il gruppo tedesco ad acquisire il diritto a fornire le nuove auto alle forze dell'ordine del nostro Paese;
   la Seat – azienda spagnola che fa parte di Volkswagen – si è, infatti, spinta a richiedere 43.897 euro per auto, contro i 43.980 di Fiat, prevalendo per 83 euro;
   l'assegnazione basata sul mero prezzo finale dei mezzi ha, però, causato vivaci polemiche; si è, infatti, fatto osservare che l'industria nazionale può così perdere anche per piccole differenze di prezzo commesse particolarmente importanti e che una somma di denaro spesa nell'acquisto di prodotti nazionali consente di mettere nuovamente in circolo nell'economia nazionale i capitali impiegati dallo Stato, mentre se questi vengono spesi all'estero devono essere considerati irrimediabilmente perduti;
   Fiat ha presentato ricorso al Tar del Lazio, lamentando irregolarità nelle procedure e nelle forme dell'offerta;
   in data 26 settembre 2015, il Tar del Lazio – Sezione IaTer – ha respinto tale ricorso e la contestuale domanda risarcitoria dell'azienda italiana, rafforzando di fatto la posizione del gruppo tedesco;
   infatti, Seat ha potuto fornire 206 nuove vetture: 100 per la polizia di Stato e 106 per carabinieri, per un importo di circa 9,7 milioni di euro, e ha acquisito il diritto ad una posizione privilegiata per la fornitura di altri 3.900 veicoli;
   il diritto d'opzione del Ministero dell'interno, infatti, prevede la possibilità di acquistare dallo stesso gruppo altre 1.800 vetture per la polizia di Stato e 2.100 per i carabinieri, per un importo massimo di 184 milioni di euro;
   l'11 luglio 2015 il Ministero dell'interno ha aggiudicato in via definitiva l'appalto alla Volkswagen, e il modello scelto è la Leon con motore 2.0 Tdl da 150 cavalli;
   questo tipo di modello, però, è tra quelli compresi nella lettera inviata pochi giorni fa a tutti i concessionari del gruppo da parte dell'amministratore delegato di Volkswagen Italia, Massimo Nordio;
   in quella lettera si chiede in forma precauzionale la sospensione immediata della vendita di questo modello di auto, che è tra quelli coinvolti nello scandalo che sta scuotendo l'azienda tedesca;
   le auto sui cui viaggiano polizia di Stato e carabinieri, infatti, sono quelle omologate euro 5, ossia quelle coinvolte nello scandalo del software truccato per le emissioni, mentre il Ministero dell'interno non ha previsto l'omologazione euro 6 ma solo quella euro 5;
   all'interrogante appare a questo punto involontariamente ironica l'affermazione dello stesso Nordio che a luglio 2015 affermava in una nota «Per la prima volta Polizia e Carabinieri viaggeranno sulla stessa vettura. La scelta di questo modello evidenzia la volontà di compiere un passo strategico all'insegna dell'efficienza energetica e del risparmio in termini di consumi e di emissioni»;
   come detto, in via preventiva e precauzionale il gruppo tedesco ha sospeso la vendita di tutte le vetture diesel euro 5 –:
   se il Ministro interrogato non ritenga, per quanto di competenza, che sussistano i presupposti per sospendere, quantomeno in via cautelativa, gli effetti dell'accordo del luglio 2015 con il gruppo Volkswagen almeno per quel che riguarda l'opzione sopra citata. (4-10530)

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