Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-02237
presentata da Interrogazione a risposta orale 3-02237
GIOVANNI ENDRIZZI
mercoledì 30 settembre 2015, seduta n.513
mercoledì 30 settembre 2015, seduta n.513
nel maggio 2015, il gruppo Volkswagen (nello specifico il concessionario Volkswagen group Firenze SpA) si è aggiudicato un maxi appalto congiunto tra Ministero dell'interno e Ministero della difesa per la fornitura allo Stato italiano di 206 auto, di cui 100 alla Polizia di Stato e 106 ai Carabinieri, con la possibilità di una commessa totale fino a 4.000 macchine nei prossimi 3 anni, per un totale di 184 milioni di euro;
le auto sono tutte esemplari della casa automobilistica spagnola Seat (che fa parte del gruppo Volkswagen), modello "Leon", versione 5 porte, motorizzata con il 2.0 TDI (turbocharged direct injection) da 150 cavalli, con cambio a 6 marce, pagate ciascuna la cifra di 43.897 euro. Tali vetture sono omologate come "euro 5", in quanto fra le condizioni del bando non era prevista l'omologazione "euro 6";
considerato che:
in data 18 settembre 2015, la United States Environmental protection agency (EPA) ha comunicato che la casa automobilistica ha illegalmente installato un software di manipolazione progettato per aggirare le normative ambientali sulle emissioni di ossido di azoto e di inquinamento da gasolio. Tale software avrebbe quindi rilevato il momento in cui le vetture sarebbero state sottoposte ai test di emissioni, consentendo quindi di superare pienamente le prove. In condizioni di guida normali, le autovetture avrebbero superato di 40 volte il limite consentito dalla legge per quanto riguarda l'inquinamento;
per ammissione dell'ormai ex amministratore delegato di Volkswagen, Martin Winterkorn, sarebbero coinvolti ben 11 milioni di veicoli in tutto il mondo. Considerando che le vetture incriminate dalle autorità statunitensi non raggiungerebbero i 500.000 esemplari, forti indizi portano a pensare che buona parte dei restanti 10,5 milioni di automobili vendute stiano circolando, almeno in larga parte, sulle strade europee;
il sito di informazione on line de "il Fatto Quotidiano" il 26 settembre 2015 riporta una dichiarazione del viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, secondo il quale "in Italia i motori diesel truccati dalla Volkswagen potrebbero essere circa un milione";
un articolo del "Corriere della sera" del 21 settembre riporta che l'amministratore delegato della filiale italiana del gruppo Volkswagen, Massimo Nordio, con una lettera a tutti i concessionari Volkswagen, Audi, Seat, Skoda e veicoli commerciali, ha intimato di sospendere immediatamente "la vendita di tutte le vetture Euro 5, come misura precauzionale in attesa di ricevere ulteriori chiarimenti e dettagli";
tra i modelli citati nella missiva vi sarebbe anche la Seat Leon oggetto della fornitura allo Stato italiano,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non reputino opportuno fugare ogni possibile dubbio e fare piena chiarezza in merito alla vicenda, scongiurando l'eventualità che proprio le auto delle forze dell'ordine, che, a giudizio degli interroganti, non hanno nulla a che vedere con lo scandalo descritto e sarebbero, eventualmente, parte lesa, possano essere considerate "fuori legge" rispetto alle vigenti normative ambientali;
quali urgenti iniziative di competenza intendano intraprendere anche al fine di valutare un possibile annullamento del bando e un'eventuale richiesta di risarcimento danni, anche di immagine.
(3-02237)
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