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venerdì 27 novembre 2015

CARCERI: A REGGIO EMILIA DETENUTI E AGENTI AL FREDDO E SENZA ACQUA CALDA


CARCERI: A REGGIO EMILIA DETENUTI E AGENTI AL FREDDO E SENZA ACQUA CALDA
garante Bruno, situazione non piu' tollerabile, urge intervento

Reggio Emilia, 27 nov. - (Adnkronos) - "Nel carcere di Reggio Emilia
la temperatura è assolutamente insufficiente, sia negli spazi
detentivi che negli uffici e nella caserma dove alloggia il personale
della polizia penitenziaria, e la situazione ha già superato ogni
livello di sostenibilità e pare del tutto evidente l' insussistenza dei
requisiti minimi di vivibilità all' interno degli spazi detentivi". A
lanciare l' allarme è la Garante delle persone private della libertà
personale della Regione Emilia Romagna, Desi Bruno, che ieri ha
visitato la struttura insieme al direttore, Paolo Madonna, e alla
comandate del personale della Polizia penitenziaria Manon Giannelli,
ed ha effettuato diversi colloqui con i detenuti.

"Le persone gravemente malate sono costrette a coprirsi con più
coperte - ha spiegato l' avvocato Bruno all' assemblea legislativa - in
alcuni spazi detentivi il funzionamento dell' impianto di riscaldamento
risulta del tutto inattivo" e infine "non c'è acqua calda all' interno
delle camere di pernottamento, ma solo nelle docce comuni situate
all' esterno".

Secondo Bruno, quindi, "già si sono configurati i profili di una
detenzione caratterizzata da trattamenti inumani e degradanti". Tutto
ciò accade perché, riporta la direzione del carcere, "la ditta
appaltatrice della fornitura di energia termica ed elettrica che
pilota l' impianto a distanza, da Vicenza, regola la temperatura dei
caloriferi al minimo". (segue)

(Mcb/AdnKronos)
27-NOV-15 17: 41 
CARCERI: A REGGIO EMILIA DETENUTI E AGENTI AL FREDDO E SENZA ACQUA CALDA (2)

(Adnkronos) - (Adnkronos) - Già le detenute, attraverso una lettera
collettiva, avevano segnalato l' inadeguatezza delle condizioni di vita
nelle sezioni detentive proprio in ragione del fatto che "gli ambienti
sono freddi oltre ogni ragionevole grado di sopportazione", riporta
ancora la Garante, il cui Ufficio provvederà ora a "produrre una
segnalazione urgente per tutte le autorità competenti affinché possano
essere intrapresi tutti gli interventi più opportuni per porre fine
alla non più tollerabile situazione in essere".

Per il resto il carcere non presenta altre criticità: con 174
detenuti, di cui 6 donne e 110 i condannati in via definitiva, non si
ravvisa alcun profilo di sovraffollamento ed è pienamente operativo il
regime aperto, per il quale i detenuti possono passare almeno 8 ore al
di fuori delle celle.

"Appaiono migliorate, prosegue la Garante, le condizioni
igienico-sanitarie e strutturali, anche se permangono zone ancora
interessate da infiltrazioni, e sta procedendo la riqualificazione di
alcune sezioni detentive anche attraverso lavori in economia
effettuati da parte della popolazione detenuta". E' poi l' imminente
avvio di una lavorazione interna, grazie a una cooperativa sociale e
una ditta esterna, che impiegherà 8 detenuti. Complessivamente sono
diversi i detenuti impiegati in lavori di pubblica utilità all' esterno
del carcere, attività che vanno dalla manutenzione degli alloggi
dell' edilizia residenziale pubblica, alla manutenzione dei cimiteri e
del verde pubblico.

(Mcb/AdnKronos)
27-NOV-15 17: 41 

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