I POLIZIOTTI SAPEVANO E LA GIUDICE LI COPRI` (FONTE IL FATTO QUOTIDIANO)
Shalabayeva, falsi lasciapassare per riportarla in Kazakistan,
n responsabile politico - come disse Renzi nel 2013 - è Aliano.
Che però non paga mai «! poliziotti sapevano e la giudice
li coprì" CasoShaìabayeva. la magistrato af telefono: "Non
ho sputtanato nessuno" Le accuse dei pm "Funzionari informati
dai kazaki sull`identità della donna e coinvolti nei falsi
lasciapassare" L`INCHIESTA » MARCO UUO D intercettazioni
telemiche
inguaiano il udice che ha deciso i non liberare
Alma Shalabayeva,
dopo il blitz di Polizia del maggio 2013
nella sua villa di
Casa! Palocco. "I panni sporchi si lavano
in famiglia" e poi
"mi avrebbero schiacciato ho fatto pippa..
non ho sputtanato
nessuno.. hanno pagato il mio silenzio"
sono le frasi che hanno
convinto i pm di Perugia a indagare
per falso ideologico, oltre
che persequestro, il giudice
di pace Stefania Lavore. Per il
procuratore capo Luigi de
Ficchy e per il procuratore aggiunto
Antonella Duchini quando
il giudice ha convalidato il trattenimento
di Alma Shalabayeva
nel Cie di Ponte Galeria stava realizzando
un •passaggio
essenziale` per il trasferimento coatto della
donna in Kazakistan.
Quando ha steso il verbale dell`udienza
del 31 maggio 2013
non ha tenuto conto della parole dei difensori
della moglie
del magnate kazako. I legali le avevano detto
che il nome
di `Alma Ayan` era solo una copertura per evitare
la caccia
del ditattore kazako Narbaev al ricchissimo marito
Muktar
Ablyazov,ajlorainseguitodaun mandato di cattura intemazionale
poi eseguito in Francia. La signora circolava in Italia grazie
a uno strano passaporto diplomatico della Repubblica CentroafricanaanomeAlmaAyan.
LaProcura capitolina guidata da Giuseppe Pignatone però ha
chiuso le indagini contro la presunta vittima del sequestro,
cioè Alma Shalabayeva, perché, sulla base di una perizia
della
Polizia, considera contraffato il passaporto centroafricano.
InvecelaProcuradiPerugialo considera vero dando credito allo
Stato che lo ha emesso. E` evidente che l`indagine contro
Shalabayeva
(come quella chiusa a maggio 2015 contro l`alierà
capo del
dipartimento immigrazione Maurizio Improta per falso)
dovranno
ora confluire nel fascicolo di Perugia. LA VERSIONE
della signora
è creduta dai pm di Perugia più di quella della
Polizia mentre
la Procura di Roma aveva avu to un atteggiamento
più salomonico.
Nell`udienza davanti algiudiceLavoresecondoipm
di Perugia,
per esempio, gli avvocati della signora dissero
che era stata
presentata richiesta di asilo politico e che
c`era un `gravissimo
rischio` in caso di rientro forzato.
Tra i cinquanta testimoni
già sentiti dai pm ci sono anche
i tré avvocati della famiglia
Shalabayeva presenti quel giorno
e un interprete. Nonostante
la richiesta di asilo, la signora
con la piccola figlia Alua
fu poi imbarcata su un Avcon Jet,
pagato dall`ambasciatakazaka.
Negli atti dell`inchiesta ci
sono anche le fotografie scattate
e consegnate dal pilota
che è stato indagato dalle autorità
au- striache per il sequestro
anche se era incolpevole delle
scelte del suocommittente:
il Governo kazako. Le foto documentano
gli attimi concitati
dell`imbarco della signora Alma e della
piccola Alua. Ora
i pm di Perugia stanno pensando di sentire
il pilota mediante
una rogatoria internazionale. A MRTME da
lunedì sfileranno
a Perugia gli otto indagati per dire la loro
versione. Oltre
al giudice Levore toccherà a Renato Cortese,
allora capo
della squadra mobile di Roma, famoso per essere
l`uomo che
ha coordinato con successo la caccia a Bemardo Provenzano.
Poi sarà la volta del questore di Rimini Maurizio Improta,
allora capo dell`ufficio immigrazione di Roma, poi il capo
della sezione contro la criminalità organizzata di Roma,
Luca
Armeni, e ancora Francesco Stampacchia, commissario
capo della
squadra mobile di Roma, Vincenzo Tramma. Laura
Scipioni e Stefano
Leoni, dell`ufficio immigrazione. Cortese,
Armeni e Stampacchia
sono indagati per omissione di atti
di ufficio e falso perché
`fin dal primo pomeriggio del 28
maggio 2013`avrebbero-secondoipm
di Perugia - conosciuto
le reali generalità della Shalabayeva,
r-
redata di
foto e 21 allegati. Da ^ ^a quella nota^ secondo
l`accusa,
s^alabayeva è si capiva che Alma Ayan (no-
•.,.i-_,.-,
_- i i -^ / n T» indagata per me
del passaporto
della Rè- ,,. ,,,.`• r ,. •
-»
un passaporto pubblica centroairicana) era
.,„ . ,1
Ai c-i- i L. Ti j- • ritenuto falso
Alma Shalabayeva.
Il dirigente dell`immigrazione, Maurizio
Improta, invece,
avrebbe saputo con chi aveva a che fare perché
- secondo
i pm di Perugia - Nurlan Khassen, un funzionario
dell`ambasciata
kazaka lo avrebbe informato. Accuse tutte da
verificare.
La scheda •ESPULSA E RIAMMESSA Alma Shalabayeva,
moglie
del dissidente kazako Mukhtar Abiyazov, fu rimpatriata
in
Kazakistan nel 2013 con la figlia. Annullata l`espulsione,
la donna è rientrata in Italia e ha ottenuto lo status di
rifugiato.
Il capo di gabinetto di Aitano. Procaccini, fu
rimosso • INCHIESTE
PENALI A Perugia un giudice e sette poliziotti,
tra cui due
alti dirigenti, sono indagati per sequestro di
persona. Ipotesi
di reato meno
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