Polizia Usa in Scozia per imparare a non usare la forza
Là gli agenti non portano con sé pistole quando sono in servizio
New York, 11 dic. (askanews) - La polizia degli Stati Uniti cerca
di imparare da quella del Regno Unito, in particolare della
Scozia. Là il 98% degli agenti non porta con sé pistole quando è
in servizio. Invece che affrontare un' emergenza con le armi, come
succede spesso in America talvolta con esiti tragici, i
poliziotti scozzesi preferiscono il dialogo: quest' ultimo è
infatti considerato uno strumento cruciale della loro attività.
Proprio per questo una delegazione di funzionari americani si è
recata a Tulliallan. E' nella cittadina scozzese a una
cinquantina di chilometri a Nord-Est di Glasgow che cercano di
trarre ispirazione mentre rivalutano le proprie tattiche per
capire quando e come ricorrere all' uso della forza.
A parte un "patologico odio per chi indossa un' uniforme" in parti
della Scozia, gli agenti vengono visti come "guardiani della
comunità" e non come guerrieri. A spiegarlo ai funzionari Usa è
stato Bernard Higgins, un assistente al commissario di polizia.
E' lui ad avere risposto alle domande dei colleghi americani tipo
"è alta la percentuale di agenti feriti ricorrendo a questo
approccio poliziesco?"; "quanti agenti sono stati uccisi negli
ultimi due anni?". Le risposte? Sì, gli agenti subiscono qualche
colpo ma l' ultimo ucciso risale nel 1994, in un accoltellamento.
E i civili a cui speciali poliziotti scozzesi hanno sparato sono
stati solo due nell' ultimo decennio. (Segue)
A24/Spa
11 DIC 2015 181913
Polizia Usa in Scozia per imparare a non usare la forza - 2 -
Là gli agenti non portano con sé pistole quando sono in servizio
New York, 11 dic. (askanews) - Non sono mancate anche domande
volte a capire se anche in Scozia, come in parte degli Stati
Uniti, comunità etnicamente e razzialmente diverse condizionano
negativamente il loro rapporto con le forze dell' ordine. Il
quesito è stato liquidato dagli esperti scozzesi così: quel che
conta di più è come gli agenti pensano e non come usano la forza
persino in una nazione dove i coltelli, non le pistole, sono le
armi più diffuse tra i criminali.
L' idea di andare in Scozia per imparare è nata lo scorso anno
quando Chuck Wexler, direttore esecutivo del Police Executive
Research Forum (un' organizzazione non profit che effettua
ricerche e fornisce assistenza e corsi a livello di excecutive a
sostegno della polizia), aveva visitato la nazione. Fu allora che
si rese conto che gli agenti non portavano con sé un' arma. "Fui
come colpito da una tonnellata di mattoni", ha spiegato Wexler al
New York Times ricordando di essere stato sconvolto dal caso di
Michael Brown, l' adolescente afroamericano ucciso a colpi di
pistola il 9 agosto del 2014 dall' agente bianco Darren Wilson.
Per Wexler, la polizia d' America ha un' opportunità storica di
cambiare la propria cultura, le proprie tattiche e il proprio
training.
La Scozia può essere fonte di ispirazione. La misura del successo
della sua polizia è data dal fatto che tutti i coinvolti in una
determinata situazione ne escano vivi. Gli agenti che fanno un
passo indietro non sono considerati dei codardi. Quel passo
indietro infatti è un "ritiro tattico" per prendere tempo ed
evitare una escalation. Lo scozzese Higgins lo ha spiegato ai
colleghi Usa con una domanda: "Quale credete che sia la risposta
giusta? Un agente ferito ma qualcuno morto? O un agente ferito ma
qualcuno vivo e in custodia?".
A24/Spa
11 DIC 2015 182411
NNN
Là gli agenti non portano con sé pistole quando sono in servizio
New York, 11 dic. (askanews) - Non sono mancate anche domande
volte a capire se anche in Scozia, come in parte degli Stati
Uniti, comunità etnicamente e razzialmente diverse condizionano
negativamente il loro rapporto con le forze dell' ordine. Il
quesito è stato liquidato dagli esperti scozzesi così: quel che
conta di più è come gli agenti pensano e non come usano la forza
persino in una nazione dove i coltelli, non le pistole, sono le
armi più diffuse tra i criminali.
L' idea di andare in Scozia per imparare è nata lo scorso anno
quando Chuck Wexler, direttore esecutivo del Police Executive
Research Forum (un' organizzazione non profit che effettua
ricerche e fornisce assistenza e corsi a livello di excecutive a
sostegno della polizia), aveva visitato la nazione. Fu allora che
si rese conto che gli agenti non portavano con sé un' arma. "Fui
come colpito da una tonnellata di mattoni", ha spiegato Wexler al
New York Times ricordando di essere stato sconvolto dal caso di
Michael Brown, l' adolescente afroamericano ucciso a colpi di
pistola il 9 agosto del 2014 dall' agente bianco Darren Wilson.
Per Wexler, la polizia d' America ha un' opportunità storica di
cambiare la propria cultura, le proprie tattiche e il proprio
training.
La Scozia può essere fonte di ispirazione. La misura del successo
della sua polizia è data dal fatto che tutti i coinvolti in una
determinata situazione ne escano vivi. Gli agenti che fanno un
passo indietro non sono considerati dei codardi. Quel passo
indietro infatti è un "ritiro tattico" per prendere tempo ed
evitare una escalation. Lo scozzese Higgins lo ha spiegato ai
colleghi Usa con una domanda: "Quale credete che sia la risposta
giusta? Un agente ferito ma qualcuno morto? O un agente ferito ma
qualcuno vivo e in custodia?".
A24/Spa
11 DIC 2015 182411
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