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martedì 5 gennaio 2016

Brescia: rivendicato ordigno, ' attaccato braccio armato Stato'


Brescia: rivendicato ordigno, ' attaccato braccio armato Stato'

Bomba a scuola Polizia firmata da ' Cellula anarchica acca'
(ANSA) - ROMA, 5 GEN - "Abbiamo attaccato uno dei bracci
armati dello Stato. In questa ' scuola' vengono istruiti sbirri
di tutta Italia e di altri Stati". Così la ' Cellula anarchica
acca' (Caa) ha rivendicato l' ordigno esploso nella notte tra il
17 e il 18 dicembre scorso davanti alla sede della scuola di
Polizia di Brescia, annunciando la sua adesione
all' internazionale anarchica riunita attorno alla Federazione
anarchica informale/Fronte rivoluzionario internazionale.
La rivendicazione é stata pubblicata in rete su uno dei siti
di riferimento degli anarcoinsurrezionalisti e parla di un
ordigno composto da "8 kg di polvere": si tratta, scrivono gli
autori del documento, di una "azione simbolica per fare danni
materiali" e, per questo, "abbiamo agito a quell' ora" con
l' obiettivo di "non fare male a persone indiscriminatamente".
A rivendicare l' ordigno é la ' Cellula anarchica acca', una
sigla finora mai apparsa, che si definisce "affine"
all' internazionale nera e afferma di aderire a ' Dicembre nero',
la campagna partita dalle carceri greche per fare, scrivevano i
promotori, "da detonatore della ripresa dell' insurrezione
anarchica dentro e fuori le prigioni". Una campagna che ha visto
gli anarchici portare a termine diversi attacchi soprattutto in
Grecia ma anche in Messico, Cile, Brasile, Germania.
"Con questa azione - affermano gli appartenenti alla cellula
- abbiamo aperto una nostra progettualità di attacco anarchico"
e "ci aggiungiamo a tale percorso perché ci piace l' dea di un
coordinamento internazionale di anarchici per l' azione diretta".
La bomba alla scuola di polizia di Brescia é, dunque, un "atto
come danni materiali nullo, ma é importante nell' armare la
nostra autorganizzazione, soprattutto adesso che sentiamo una
grande rassegnazione fra gli anarchici in Italia". Nell' ottica
degli appartenenti alla Cellula, l' ordigno rappresenta pure "un
piccolo segnale anche contro la guerra" e un gesto di
solidarietà verso "le persone che lottano contro tutti gli stati
e il capitale".
In particolare, la Caa si rivolte ai "compagni detenuti",
primi tra tutti Alfredo Cospito e Nicola Gai - i due
responsabili del ferimento dell' Ad dell' Ansaldo Nucleare Roberto
Adinolfi ("era il minimo che si meritava", scrivono) avvenuto a
Genova il 7 maggio del 2012 - ma anche a Chiara e Nico, due dei
quattro Notav che parteciparono all' attacco al cantiere di
Chiomonte nel maggio del 2013 e nei confronti dei quali é caduta
l' accusa di terrorismo. La solidarietà va poi ad alcuni
anarchici stranieri e "ai compagni della Ccf", gli aderenti alla
Cospirazione delle cellule di fuoco che hanno diffuso il
documento per la chiamata al ' Dicembre nero'. (ANSA).

GUI
05-GEN-16 14: 12 NNN    

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