Pg Roma: per ' Mafia Capitale' anticorpi non hanno funzionato

Pg Roma: per ' Mafia Capitale' anticorpi non hanno funzionato

La relazione del procuratore rispetto a indagine ' Mondo di mezzo'
Roma, 30 gen. (askanews) - "Come è stato possibile questo
radicamento di una nuova, ma non ignota, tipologia criminale?
Quali anticorpi non hanno funzionato se è stato possibile una
così pervasiva influenza sull' amministrazione locale, continuata
- sia pure in forme diverse - anche dopo il mutamento di
compagine politica?". A porre questi interrogativi è il
procuratore generale della corte d' appello di Roma, Giovanni
Salvi, in un passaggio della sua relazione all' apertura dell' anno
giudiziario ed in riferimento all' inchiesta ' Mondo di mezzo'. La
politica locale, da Gianni Alemanno in giù, non è stata
impermeabile. "Le interferenze nell' amministrazione e nella
macchina burocratica - spiega ancora Salvi - arrivano fino a
rimuovere o ad ostacolare la nomina, in settori ritenuti
d' interesse, di soggetti non graditi all' organizzazione".
Il profilo dell' organizzazione - spiega ancora il magistrato - è
solo in parte assimilabile a quelle delle mafie tradizionali.
Inoltre - sottolinea Salvi riprendendo la sintesi fatta dal
procuratore Giuseppe Pignatone - ' Mafia Capitale' mantiene le
"condizioni di assoggettamento e di omertà" di altre
organizzazioni, e che sono generate dal "combinarsi di fattori
criminali, istituzionali, politici, storici e culturali" ma
"presenta caratteri suoi propri, in nulla assimilabili a quelli
di altre consorterie". Insomma la "genesi è propriamente romana"
e costituisce un "punto d' arrivo" di gruppi "che hanno preso le
mosse dall' eversione di estrema destra, anche nei suoi
collegamenti con apparati istituzionali, che evolse, in alcune
sue componenti, nel fenomeno della ' Banda della Magliana'".
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30 GEN 2016 092513
NNN