Renzi: autorizzazioni e investimenti, riforma P.A. cambia passo
"Merito e costi standard in sanità, più efficienza sui porti"
Roma, 21 gen. (askanews) - Anche con i decreti attuativi della
riforma della Pubblica amministrazione "stiamo rendendo
l' impossibile possibile". Lo rivendica il presidente del
Consiglio Matteo Renzi, nella conferenza stampa a palazzo Chigi
all' indomani del Cdm che ha varato una serie di dlgs.
Che Renzi elenca: "Tempi tecnici per le autorizzazioni. Servivano
8, 9 10 anni. E' finito quel tempo. Oggi abbiamo un sì o un no al
massimo in 5 mesi, proprio se c'è una coincidenza di sfortune. E'
una norma evangelica: sia il vostro parlare chiro, sì sì o no no.
E' una grande novità". Con anche "un unico documento in tutto il
Paese: se non servono autorizzazioni si parte subito, altrimenti
tempi più rapidi possibili". Poi "c'è lo sblocca provvediemnti.
Se alcuni interventi sono considerati particolarmente importanti
da un sindaco o da un presidente di Regione o da un ministro,
possono essere portati in Cdm e i tempi ordinari si dimezzano.
L' amministratore si gioca un jolly: segnala che un progetto è
importante, passa in Cdm che dà una sorta di corsi preferenziale
e si dimezzano i tempi".
Sui porti "abbiamo semplificato le procedure e riduciamo a 15 le
autorità portuali, con una sana e seria politica di
coordinamento. E' allucinante, con il raddoppio di Suez, che i
carichi passano da lì e arrivano fino a Rotterdam. Qualche
poltrona in meno, ma qualche efficienza in più". Capitolo
trasparenza: "Una delle caratteristiche su cui investiamo di più.
Dati e numeri resi più evidenti e chiari agli occhi dei
cittadini".
Sui manager sanitari "chi gestisce male va a casa. Sarà
facilissimo rimuovere un dirigente sanitario che produce sprechi"
e la loro scelta avverrà "su titoli pubblici e da un elenco
nazionale, merito merito merito". Sullo stesso filone c'è "la
riduzione degli stipendi per gli amministratori che non producono
utili". Mentre sempre sulla sanità "c'è il principio dei costi
standard".
Poi c'è il Corpo Forestale dello Stato che "entra nei
Carabinieri, e riduciamo i corpi di polizia da 5 a 4". E infine
il capitolo rifiuti: "Nella mia provincia c' erano 5 aziende di
rifiuti, ho fatto alcune fusioni. Il punto è dare certezza di
diritto rispetto agli ambiti territoriali ottimali, incoraggiare
le aggregazioni, rimuovere attraverso strutture commissariali chi
non procede alla fusione, ma sui rifiuti c'è spazio per un grande
processo di aggregazioni".
Rea/Bar
21 GEN 2016 103731
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