Sequestro depuratore Martina Franca: Noe, rischio per SS 172
(V.' Falda contaminata, sequestrato...' delle 13.08)
(ANSA) - MARTINA FRANCA (TARANTO), 9 FEB - Lo scarico dell'
impianto di depurazione di Martina Franca, gestito dall' Aqp,
sottoposto oggi a sequestro preventivo dai carabinieri per
presunta contaminazione della falda, "ha anche causato un serio
rischio idrogeologico, con interessamento dei terreni adiacenti
la statale 172 Locorotondo-Martina Franca e della stessa sede
stradale, su cui si osservano lesioni e fessurazioni oggetto di
ulteriori approfondimenti investigativi tuttora in corso". Lo
spiega in una nota il tenente colonnello Nicola Candido,
comandante del Nucleo operativo ecologico di Lecce. "Uno scarico
- aggiunge - che oltre a non essere autorizzato é gravemente
pericoloso per l' incolumità pubblica, sia per l' aspetto della
salute umana (considerato l' attingimento di acque inquinate
potenzialmente destinate anche al consumo umano), sia per quello
del rischio idrogeologico, con particolare riferimento al
transito sulla statale 172 che potrebbe essere interessata da
progressivi cedimenti del manto stradale con conseguenti rischi
per la sicurezza della circolazione veicolare".
Al momento sono quattro le persone indagate, accusate in
concorso per reati che consistono "nell' inadempimento di
contratti di pubbliche forniture, nel superamento dei limiti
tabellari previsti per lo scarico, nello smaltimento illecito di
rifiuti speciali non pericolosi costituiti da fanghi di
depurazione, nell' avvelenamento di acque mediante immissione in
falda profonda, attraverso il recapito finale non autorizzato".
(ANSA).
YB6-AME
09-FEB-16 14: 51 NNN
(ANSA) - MARTINA FRANCA (TARANTO), 9 FEB - Lo scarico dell'
impianto di depurazione di Martina Franca, gestito dall' Aqp,
sottoposto oggi a sequestro preventivo dai carabinieri per
presunta contaminazione della falda, "ha anche causato un serio
rischio idrogeologico, con interessamento dei terreni adiacenti
la statale 172 Locorotondo-Martina Franca e della stessa sede
stradale, su cui si osservano lesioni e fessurazioni oggetto di
ulteriori approfondimenti investigativi tuttora in corso". Lo
spiega in una nota il tenente colonnello Nicola Candido,
comandante del Nucleo operativo ecologico di Lecce. "Uno scarico
- aggiunge - che oltre a non essere autorizzato é gravemente
pericoloso per l' incolumità pubblica, sia per l' aspetto della
salute umana (considerato l' attingimento di acque inquinate
potenzialmente destinate anche al consumo umano), sia per quello
del rischio idrogeologico, con particolare riferimento al
transito sulla statale 172 che potrebbe essere interessata da
progressivi cedimenti del manto stradale con conseguenti rischi
per la sicurezza della circolazione veicolare".
Al momento sono quattro le persone indagate, accusate in
concorso per reati che consistono "nell' inadempimento di
contratti di pubbliche forniture, nel superamento dei limiti
tabellari previsti per lo scarico, nello smaltimento illecito di
rifiuti speciali non pericolosi costituiti da fanghi di
depurazione, nell' avvelenamento di acque mediante immissione in
falda profonda, attraverso il recapito finale non autorizzato".
(ANSA).
YB6-AME
09-FEB-16 14: 51 NNN
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