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mercoledì 8 giugno 2016

SANITA': SINDACATI MEDICI, NESSUNA CONDIVISIONE SU 3 PUNTI INTERSINDACALE



SANITA': SINDACATI MEDICI, NESSUNA CONDIVISIONE SU 3 PUNTI INTERSINDACALE =
SANITA': SINDACATI MEDICI, NESSUNA CONDIVISIONE SU 3 PUNTI INTERSINDACALE =
Fp Cgil, Cisl, Uil Fpl, Smi e Simet precisano loro posizione
rispetto a documento del 6 giugno
Roma, 8 giu. (AdnKronos Salute) - Il Sindacato dei medici italiani
(Smi), la Fp Cgil Medici, la Cisl Medici, la Uil Fpl Medici e il Simet
prendono le distanze dal documento dell'Intersindacale sulla delega al
lavoro in sanità (ex art. 22) del 6 giugno scorso. I sindacati, che
avevano firmato il documento, hanno inviato una lettera al ministro
della Salute, Beatrice Lorenzin, e al coordinatore della Commissione
Salute delle Regioni, Antonio Saitta, in cui si precisano alcuni
aspetti. I rappresentanti dei medici contestano tre punti del
documento dell'Intersindacale: atto di indirizzo, numero chiuso e la
formazione in medicina generale.
Nella lettera, Smi, Fp Cgil Medici, la Cisl Medici, la Uil Fpl Medici
e il Simet ribadiscono "la netta contrarietà al passaggio
dell'Intersindacale in cui si parla di 'entrare nella fase risolutiva
degli accordi delle convenzioni, che devono accogliere gli
intendimenti delle recenti integrazioni all'atto di indirizzo'".
Queste sigle hanno infatti sempre contestato "l'ultima integrazione
all'atto di indirizzo che nei fatti supera l'h24 a favore dell'h16 a
danno dell'assistenza notturna dei cittadini e degli stessi medici
della guardia medica". (segue)
(Com-Frm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
08-GIU-16 18:08
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SANITA': SINDACATI MEDICI, NESSUNA CONDIVISIONE SU 3 PUNTI INTERSINDACALE (2) =
SANITA': SINDACATI MEDICI, NESSUNA CONDIVISIONE SU 3 PUNTI INTERSINDACALE (2) =
(AdnKronos Salute) - "Si contesta la richiesta di intervenire con un
maggiore rigore e 'maglie più strette' nell'accesso al corso di laurea
in Medicina e chirurgia, in quanto si considera più corretto
percorrere altre strade", sottolineano Smi, Fp Cgil Medici, Cisl
Medici, Uil Fpl Medici e Simet, che propongono infatti che vada
"rivista tutta la problematica dell'accesso al corso di laurea,
garantendo a tutti gli aspiranti medici l'accesso iniziale, con una
selezione successiva in base a criteri oggettivi".
Infine, ritengono non più derogabile "la trasformazione del corso di
formazione in Medicina generale in una specializzazione universitaria,
ancorché con formazione sul territorio, così come avviene negli altri
Paesi europei, con equiparazione delle borse di studio tra gli
attuali", concludono.
(Com-Frm/AdnKronos)
ISSN 2465 - 1222
08-GIU-16 18:08


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