SICUREZZA. CGIA: BOOM DI FURTI NEI NEGOZI E NELLE BOTTEGHE ARTIGIANE
AUMENTATI DEL 170% IN 10 ANNI, OLTRE IL 77% RESTA IMPUNITO
(DIRE) Roma, 27 ago. - Se nel complesso i furti sono in
diminuzione, quelli nei negozi commerciali e nelle botteghe
artigiane, che rappresentano il 10 per cento circa del totale dei
furti denunciati all'Autorita' giudiziaria, sono invece in
fortissima crescita. Negli ultimi 10 anni sono aumentati del 170
per cento. Nel 2014, ultimo anno in cui sono disponibili le
statistiche, le denunce hanno sfiorato le 106.500 unita': tra
furti e spaccate e' stato calcolato che si sono verificati
mediamente 292 reati di questo tipo al giorno; 12 ogni ora,
praticamente uno ogni 5 minuti. E non e' da escludere che negli
ultimi 20 mesi la situazione sia peggiorata ulteriormente.
A lanciare l'allarme sicurezza nei negozi e nelle botteghe
artigiane e' l'Ufficio studi della CGIA che ha elaborato i dati
Ministero dell'Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza e
Istat.
Se nel 2004 il numero di furti presso le attivita'
commerciali/artigianali e' stato di poco superiore alle 39.300
unita'- continua la nota della Cgia- nel 2007 ha toccato il picco
massimo di questo ultimo decennio: 107.465. Nel biennio
2008-2009, invece, il numero di denunce ha registrato una leggera
caduta, anche se dal 2010 questo reato ha ripreso ad aumentare
costantemente, fermandosi, nel 2014, a quota 106.457.(SEGUE)
(Com/Pol/ Dire)
10:27 27-08-16
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SICUREZZA. CGIA: BOOM DI FURTI NEI NEGOZI E NELLE BOTTEGHE ARTIGIANE -2-
(DIRE) Roma, 27 ago. - "L'impiego sempre piu' massiccio dei
sistemi di videosorveglianza, delle inferriate, delle porte
blindate, degli impianti di antifurto e il ricorso agli istituti
di vigilanza hanno trasformato moltissime attivita' economiche in
piccoli bunker- segnala il coordinatore dell'Ufficio studi della
CGIA Paolo Zabeo- nonostante cio', le statistiche ci dicono che
le attivita' di prevenzione e di contrasto ai furti non sono
riuscite a scoraggiare i malintenzionati. Anzi".
"Le regioni piu' colpite- aggiunge il segretario della CGIA
Renato Mason- sono quelle del Centro-Nord. Sia in termini
assoluti sia in rapporto alla popolazione residente, l'Emilia
Romagna, la Liguria, la Lombardia, la Toscana, il Piemonte, il
Veneto e il Lazio sono state le realta' piu' colpite da questo
reato contro il patrimonio. Sebbene i furti presso le attivita'
economiche siano in costante crescita anche nel Mezzogiorno, il
fenomeno al Sud presenta una dimensione meno preoccupante che nel
resto del paese".
E nonostante l'insostituibile azione di prevenzione/contrasto
condotta sul territorio dalle forze dell'ordine- sottolinea la
CGIA- il 77,3 per cento dei furti nei negozi rimane impunito.
Vuol dire che nel corso dell'anno solo nel 22,7 per cento dei
casi denunciati, i responsabili vengono consegnati all'Autorita'
giudiziaria. I territori che presentano le situazioni piu'
preoccupanti sono la Basilicata (81,4 per cento di delitti dove
non si e' scoperto l'autore), le Marche (81,7 per cento), la
Puglia (82,6 per cento) e la Campania (85,9 per cento). Dati
sconfortanti che, purtroppo, hanno contribuito a gettare nello
sconforto molti operatori economici. In particolar modo quelli
che hanno subito queste scorribande piu' di una volta.
Ovviamente, sottolineano gli artigiani veneti, le attivita'
piu' a rischio sono quelle che utilizzano pagamenti in contanti,
come i distributori di carburante, le farmacie, gli esercizi
pubblici (bar, ristoranti, sale giochi, etc.), le
gioiellerie/orologerie e le tabaccherie. Non meno interessate
dall'azione dei delinquenti sono i negozi di alimentari, le
attivita' di autoriparazione, i panifici, le
gelaterie/pasticcerie, i negozi di vendita di apparecchiature
elettroniche e di elettrodomestici, la telefonia, i negozi di
abbigliamento, le ferramenta, le attivita' di bigiotteria, le
attivita' di vendita e di riparazione delle biciclette, i
parrucchieri e le estetiste.(SEGUE)
(Com/Pol/ Dire)
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SICUREZZA. CGIA: BOOM DI FURTI NEI NEGOZI E NELLE BOTTEGHE ARTIGIANE -3-
(DIRE) Roma, 27 ago. - La CGIA fa altresi' notare che nel 2014
gli autori di furti presso gli esercizi commerciali/artigianali
denunciati/arrestati sono stati poco piu' di 36.700. Di questi,
il 62,7 per cento erano maschi e il 37,3 per cento femmine.
Per quanto riguarda la cittadinanza e la provenienza di
questi malviventi, tra i 36.700 richiamati piu' sopra, oltre il
60 per cento degli arrestati era straniero e 'solo' il 40 per
cento circa di nazionalita' italiana. Tra gli stranieri che sono
stati catturati dalle forze dell'ordine poco piu' di uno su 4 era
di nazionalita' romena (9.956 persone pari al 27,1 per cento del
totale degli arrestati nel 2014). Seguono i marocchini (2.291
persone pari al 6,2 per cento del totale) e gli albanesi (1.133
persone pari al 3,1 per cento del totale).
"Anche se e' molto probabile che i mandanti e i ricettatori
siano cittadini italiani- conclude Zabeo- le statistiche
evidenziano che i furti negli esercizi commerciali sono sempre
piu' ad appannaggio degli stranieri. Sia chiaro, non e' il caso
di alimentare alcun allarme sociale e tanto meno forme piu' o
meno velate di intolleranza nei confronti di alcune comunita'
presenti nel nostro paese. Tuttavia, a seguito dell'esplosione
avvenuta in questi ultimi 10 anni, e' auspicabile che il Governo
conceda piu' risorse per contrastare con maggiore efficacia anche
questi reati e si consolidi sempre di piu' l'azione di
intelligence tra le nostre forze di polizia e quelle dei paesi di
provenienza di questi delinquenti".
(Com/Pol/ Dire)
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