Referendum: da M5s e SI ricorso a Tar contro scheda ++
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++ Referendum: da M5s e SI ricorso a Tar contro scheda ++
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - Sinistra Italiana e M5S hanno
presentato un ricorso al Tar del Lazio contro il testo del
quesito del Referendum. A parere dei ricorrenti, infatti, "il
quesito così formulato finisce per tradursi in una sorta di
'spot pubblicitario', tanto suggestivo quanto incompleto e
fuorviante, a favore del Governo che ha preso l'iniziativa della
revisione e che ora ne chiede impropriamente la conferma ai
cittadini, che non meritano di essere ingannati in modo così
plateale". (segue)
DEZ
05-OTT-16 12:47 NNN
Referendum: da M5S e SI ricorso al Tar contro scheda (2)
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Referendum: da M5S e SI ricorso al Tar contro scheda (2)
(ANSA) - ROMA, 5 OTT - Il ricorso al Tar Lazio è dunque
avverso il Decreto del Presidente della Repubblica con cui,
indicendo il referendum per il prossimo 4 dicembre, "è stato tra
l'altro stabilito il quesito che dovrebbe comparire sulla scheda
di votazione". A presentarlo sono stati gli avvocati Enzo
Palumbo e Giuseppe Bozzi (che attualmente difendono i ricorrenti
messinesi dinanzi alla Consulta nel giudizio per
l'incostituzionalità dell'Italicum), nella loro qualità di
elettori e di esponenti del Comitato Liberali x il NO e del
Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, e i senatori
Vito Claudio Crimi (M5S) e Loredana De Petris (Sinistra
Italiana-SEL).
"I ricorrenti - si legge in una nota - lamentano che il
quesito predisposto dal Quirinale non tiene conto di quanto
stabilito dall'art. 16 della legge 352-1970, secondo cui, quando
si tratti di revisione della Costituzione, il quesito
referendario deve recare la specifica indicazione "degli
articoli" revisionati e di ciò che essi "concernono". Il
quesito, aggiungono, "oltre a non specificare quali siano gli
articoli della Costituzione interessati dalla riforma, alcuni
dei quali ben più importanti di quelli citati (come la nuove
modalità di elezione del Presidente della Repubblica e dei
Giudici costituzionali di derivazione parlamentare), si limita
invece a riprodurre il titolo del ddl di revisione, che, assieme
al corretto ma insufficiente riferimento ad alcuni istituti
incisi dalla revisione, riporta impropriamente anche una
presunta finalità della legge (il c. d. contenimento dei costi
di funzionamento delle istituzioni), che non trova specifico
riferimento in alcuna delle norme revisionate, potendone semmai
essere una conseguenza, neppure certa e comunque
irrisoria".(ANSA).
PDA
05-OTT-16 12:49 NNN
REFERENDUM, RICORSO A TAR LAZIO CONTRO SCHEDA
9CO719820 4 POL ITA R01
REFERENDUM, RICORSO A TAR LAZIO CONTRO SCHEDA
(9Colonne) Roma, 5 ott - Gli avvocati Enzo Palumbo e Giuseppe Bozzi (che attualmente difendono i ricorrenti messinesi dinanzi alla Consulta nel giudizio per l'incostituzionalità dell'Italicum), nella loro qualità di elettori e di esponenti del Comitato Liberali x il No e del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, e i senatori Vito Claudio Crimi (M5S) e Loredana De Petris (Sinistra Italiana-SEL), anche nella loro qualità di delegati di un gruppo di senatori richiedenti il referendum costituzionale oppositivo, col patrocinio dell'avvocato Luciano Vasques del Foro di Roma, hanno proposto al TAR Lazio un ricorso avverso il decreto del presidente della Repubblica con cui, indicendo il referendum per il prossimo 4 dicembre, è stato tra l'altro stabilito il quesito che dovrebbe comparire sulla scheda di votazione. "Il quesito referendario predisposto dagli Uffici del Quirinale, su proposta del Governo, oltre a non specificare quali siano gli articoli della Costituzione interessati dalla riforma, alcuni dei quali ben più importanti di quelli citati (come la nuove modalità di elezione del Presidente della Repubblica e dei Giudici costituzionali di derivazione parlamentare) - si legge in una nota -, si limita invece a riprodurre il titolo del ddl di revisione, che, assieme al corretto ma insufficiente riferimento ad alcuni istituti incisi dalla revisione, riporta impropriamente anche una presunta finalità della legge (il c. d. contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni), che non trova specifico riferimento in alcuna delle norme revisionate, potendone semmai essere una conseguenza, neppure certa e comunque irrisoria". A parere dei ricorrenti, "il quesito così formulato finisce per tradursi in una sorta di 'spot pubblicitario', tanto suggestivo quanto incompleto e fuorviante, a favore del Governo".
(red)
051213 OTT 16
REFERENDUM. DA M5S E SINISTRA ITALIANA RICORSO AL TAR CONTRO QUESITO
--REFERENDUM. DA M5S E SINISTRA ITALIANA RICORSO AL TAR CONTRO QUESITO
(DIRE) Roma, 5 ott. - M5s e Sinistra Italiana insieme contro il
quesito referendario.
Gli avvocati Enzo Palumbo e Giuseppe Bozzi (che attualmente
difendono i ricorrenti messinesi dinanzi alla Consulta nel
giudizio per l'incostituzionalita' dell'Italicum), nella loro
qualita' di elettori e di esponenti del Comitato Liberali x il No
e del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, e i
senatori Vito Claudio Crimi (Mov5Stelle) e Loredana De Petris
(Sinistra Italiana-SEL), anche nella loro qualita' di delegati di
un gruppo di senatori richiedenti il referendum costituzionale
oppositivo, col patrocinio dell'avv. Luciano Vasques del Foro di
Roma, hanno proposto al TAR Lazio un ricorso avverso il Decreto
del Presidente della Repubblica con cui, indicendo il referendum
per il prossimo 4 dicembre, e' stato tra l'altro stabilito il
quesito che dovrebbe comparire sulla scheda di votazione.
I ricorrenti lamentano che il quesito predisposto dal
Quirinale non tiene conto di quanto stabilito dall'art. 16 della
legge 352-1970, secondo cui, quando si tratti di revisione della
Costituzione, il quesito referendario deve recare la specifica
indicazione "degli articoli" revisionati e di cio' che essi
"concernono". (SEGUE)
(Com/Rai/ Dire)
12:11 05-10-16
NNNN
REFERENDUM. DA M5S E SINISTRA ITALIANA RICORSO AL TAR CONTRO QUESITO -2-
--REFERENDUM. DA M5S E SINISTRA ITALIANA RICORSO AL TAR CONTRO QUESITO -2-
(DIRE) Roma, 5 ott. - Il quesito referendario predisposto dagli
Uffici del Quirinale, su proposta del Governo, oltre a non
specificare quali siano gli articoli della Costituzione
interessati dalla riforma, alcuni dei quali ben piu' importanti
di quelli citati (come la nuove modalita' di elezione del
Presidente della Repubblica e dei Giudici costituzionali di
derivazione parlamentare), si limita invece a riprodurre il
titolo del ddl di revisione, che, assieme al corretto ma
insufficiente riferimento ad alcuni istituti incisi dalla
revisione, riporta impropriamente anche una presunta finalita'
della legge (il c. d. contenimento dei costi di funzionamento
delle istituzioni), che non trova specifico riferimento in alcuna
delle norme revisionate, potendone semmai essere una conseguenza,
neppure certa e comunque irrisoria.
A parere dei ricorrenti, il quesito cosi' formulato finisce
per tradursi in una sorta di "spot pubblicitario", tanto
suggestivo quanto incompleto e fuorviante, a favore del Governo
che ha preso l'iniziativa della revisione e che ora ne chiede
impropriamente la conferma ai cittadini, che non meritano di
essere ingannati in modo cosi' plateale.
(Com/Rai/ Dire)
12:11 05-10-16
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