REFERENDUM. INGROIA: VOTO DEL VERO CAMBIAMENTO E' IL NO
(DIRE) Roma, 2 dic. - "Votare No domenica significa non solo
stare dalla parte della Costituzione e respingere il tentativo di
trasformazione della nostra democrazia orizzontale in una
Repubblica verticale, significa anche aprire davvero la strada al
cambiamento". Lo ha detto Antonio Ingroia in un dibattito sulla
riforma Costituzionale a Nocera Inferiore (Sa).
"E' innegabile - ha aggiunto l'ex pm, oggi avvocato e
presidente di Azione Civile - che questo referendum ha anche un
significato politico, quello che gli ha dato Matteo Renzi sin
dall'inizio. Andando a votare, gli italiani si chiedano percio'
se stanno bene in questa Italia renziana, se quasi tre anni di
governo Renzi hanno davvero migliorato la loro situazione di
cittadini, o se invece, al netto della propaganda, l'hanno
peggiorata, tagliando diritti e tutele, producendo piu' disagio,
piu' incertezza, piu' paura. Riflettano su quello che hanno
rappresentato il Jobs Act, il lavoro sotto forma di voucher, la
riforma truffa della scuola, i favori al sistema bancario. La
Costituzione non c'entra, non ha colpe: se l'Italia non riesce a
ripartire la responsabilita' e' di chi male ha governato. Renzi -
ha concluso Ingroia - non e' il cambiamento: se davvero si
vogliono cambiare le cose bisogna votare No domenica, una
vittoria del Si' lascerebbe tutto com'e'".
(Com/Rai/ Dire)
17:43 02-12-16
NNNN
(DIRE) Roma, 2 dic. - "Votare No domenica significa non solo
stare dalla parte della Costituzione e respingere il tentativo di
trasformazione della nostra democrazia orizzontale in una
Repubblica verticale, significa anche aprire davvero la strada al
cambiamento". Lo ha detto Antonio Ingroia in un dibattito sulla
riforma Costituzionale a Nocera Inferiore (Sa).
"E' innegabile - ha aggiunto l'ex pm, oggi avvocato e
presidente di Azione Civile - che questo referendum ha anche un
significato politico, quello che gli ha dato Matteo Renzi sin
dall'inizio. Andando a votare, gli italiani si chiedano percio'
se stanno bene in questa Italia renziana, se quasi tre anni di
governo Renzi hanno davvero migliorato la loro situazione di
cittadini, o se invece, al netto della propaganda, l'hanno
peggiorata, tagliando diritti e tutele, producendo piu' disagio,
piu' incertezza, piu' paura. Riflettano su quello che hanno
rappresentato il Jobs Act, il lavoro sotto forma di voucher, la
riforma truffa della scuola, i favori al sistema bancario. La
Costituzione non c'entra, non ha colpe: se l'Italia non riesce a
ripartire la responsabilita' e' di chi male ha governato. Renzi -
ha concluso Ingroia - non e' il cambiamento: se davvero si
vogliono cambiare le cose bisogna votare No domenica, una
vittoria del Si' lascerebbe tutto com'e'".
(Com/Rai/ Dire)
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