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RIINA, VACCARI "E' GIUSTO RESTI IN CARCERE DOVE È BEN ASSISTITO"
(9Colonne) Roma, 13 giu - Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, componente della Commissione Antimafia, ribadisce la sua posizione sulla necessità che il boss Totò Riina rimanga in carcere a Parma, dopo l'esito della visita effettuata da esponenti della stessa Commissione. "L'ennesimo sopralluogo della Commissione Antimafia in carcere a Parma - afferma Vaccari - ha confermato quanto avevo già sostenuto nei giorni scorsi. A Totò Riina è assicurata tutta l'assistenza sanitaria necessaria e adeguata alle sue necessità e quindi le sue condizioni sono compatibili con la vita in carcere. E' stata la stessa presidente della Commissione Antimafia Bindi che ha relazionato sulla visita effettuata ieri in carcere. La presidente Bindi è anche tornata a sottolineare, cosa peraltro ben nota, che secondo le regole del sistema mafioso, Riina è ancora il capo dei capi di Cosa nostra, le sue condizioni di salute gli consentono ancora di esprimere volontà e direttive e, quindi, un suo eventuale scarceramento avrebbe conseguenze potenzialmente molto pericolose. Se a questo aggiungiamo che in lui non c'è mai stato un segno di ravvedimento, non ci sono ragioni che possano giustificare il suo invio ai domiciliari".
(red)
131517 GIU 17
RIINA, VACCARI "E' GIUSTO RESTI IN CARCERE DOVE È BEN ASSISTITO"
(9Colonne) Roma, 13 giu - Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari, componente della Commissione Antimafia, ribadisce la sua posizione sulla necessità che il boss Totò Riina rimanga in carcere a Parma, dopo l'esito della visita effettuata da esponenti della stessa Commissione. "L'ennesimo sopralluogo della Commissione Antimafia in carcere a Parma - afferma Vaccari - ha confermato quanto avevo già sostenuto nei giorni scorsi. A Totò Riina è assicurata tutta l'assistenza sanitaria necessaria e adeguata alle sue necessità e quindi le sue condizioni sono compatibili con la vita in carcere. E' stata la stessa presidente della Commissione Antimafia Bindi che ha relazionato sulla visita effettuata ieri in carcere. La presidente Bindi è anche tornata a sottolineare, cosa peraltro ben nota, che secondo le regole del sistema mafioso, Riina è ancora il capo dei capi di Cosa nostra, le sue condizioni di salute gli consentono ancora di esprimere volontà e direttive e, quindi, un suo eventuale scarceramento avrebbe conseguenze potenzialmente molto pericolose. Se a questo aggiungiamo che in lui non c'è mai stato un segno di ravvedimento, non ci sono ragioni che possano giustificare il suo invio ai domiciliari".
(red)
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