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giovedì 19 luglio 2018
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 dicembre 2017 Ripartizione delle risorse del «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunita'» per l'anno 2017, di cui all'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119. (18A04835) (GU n.166 del 19-7-2018)
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 dicembre 2017
Ripartizione delle risorse del «Fondo per le politiche relative ai
diritti e alle pari opportunita'» per l'anno 2017, di cui
all'articolo 5-bis, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119.
(18A04835)
(GU n.166 del 19-7-2018)
IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni,
recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della
Presidenza del Consiglio dei ministri»;
Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303 e successive
modificazioni, recante «Ordinamento della Presidenza del Consiglio
dei ministri, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»;
Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, «Legge di contabilita' e
finanza pubblica»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22
novembre 2010 recante «Disciplina dell'autonomia finanziaria e
contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri»;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1°
ottobre 2012 recante «Ordinamento delle strutture generali della
Presidenza del Consiglio dei ministri», come modificato dal decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 21 ottobre 2013;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 luglio
2015 con cui e' stato adottato il Piano d'azione straordinario contro
la violenza sessuale e di genere, di cui all'art. 5 del decreto-legge
14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, nella legge 15
ottobre 2013, n. 119;
Visto il decreto del Ministero dell'economia e delle finanze n.
102065 del 27 dicembre 2016, recante «Ripartizione in capitoli delle
Unita' di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello
Stato per l'anno finanziario 2017 e per il triennio 2017 - 2019»;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 dicembre 2016
con il quale l'on. avv. Maria Elena Boschi e' stata nominata
Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri,
con le funzioni di Segretario del Consiglio medesimo;
Visto il decreto Presidente del Consiglio dei ministri del 19
gennaio 2017, con il quale sono state delegate alla Sottosegretaria
di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, on. avv. Maria
Elena Boschi, le funzioni in materia di pari opportunita';
Visto l'art. 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223,
convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, il
quale istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un
fondo denominato «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle
pari opportunita'» al fine di promuovere le politiche relative ai
diritti e alle pari opportunita';
Vista la Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la
lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica,
cosiddetta «Convenzione di Istanbul», ratificata dall'Italia con
legge 27 giugno 2013, n. 77;
Visto l'art. 5-bis del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93,
convertito dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119;
Visto l'art. 5-bis, comma 1, del citato decreto-legge n. 93 del
2013, il quale prevede che, al fine di dare attuazione a quanto
previsto dall'art. 5, comma 2, lettera d), del medesimo decreto, il
Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunita',
di cui all'art. 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223,
convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e'
incrementato di 10 milioni di euro per l'anno 2013, di 7 milioni di
euro per l'anno 2014 e di 10 milioni di euro annui a decorrere
dall'anno 2015;
Visto il comma 2 del medesimo art. 5-bis, il quale prevede che il
Ministro delegato per le pari opportunita', previa intesa in sede di
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le
Province autonome di Trento e di Bolzano, provveda annualmente a
ripartire tra le Regioni le risorse di cui al comma 1 dello stesso
art. 5-bis, tenendo conto della programmazione regionale e degli
interventi gia' operativi per contrastare la violenza nei confronti
delle donne, del numero dei centri antiviolenza pubblici e privati e
del numero delle case-rifugio pubbliche e private gia' esistenti in
ogni regione, nonche' della necessita' di riequilibrare la presenza
dei centri antiviolenza e delle case-rifugio in ogni regione,
riservando un terzo dei fondi disponibili all'istituzione di nuovi
centri e di nuove case-rifugio al fine di raggiungere l'obiettivo
previsto dalla raccomandazione Expert Meeting sulla violenza contro
le donne (Finlandia, 8-10 novembre 1999);
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24
luglio 2014 con cui sono state ripartite, per il biennio 2013-2014 le
risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e
alle pari opportunita'» di cui all'art. 5, comma 2, del decreto-legge
n. 93 del 2013;
Vista l'Intesa del 27 novembre 2014, ai sensi dell'art. 8, comma 6,
della legge 5 giugno 2003, n. 131, tra il Governo e le Regioni, le
Province autonome di Trento e di Bolzano e le Autonomie locali,
relativa ai requisiti minimi dei centri antiviolenza e delle
case-rifugio, prevista dall'art. 3, comma 4, del decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 24 luglio 2014;
Visto l'art. 2, comma 109, della legge 23 dicembre 2009, n. 191,
che, a decorrere dal 1° gennaio 2010, abroga l'art. 5 della legge 30
novembre 1989, n. 386, relativo alla partecipazione delle Province
autonome di Trento e Bolzano alla ripartizione di fondi speciali
istituiti per garantire livelli minimi di prestazioni in modo
uniforme su tutto il territorio nazionale;
Vista la nota n. 128699 del 5 febbraio 2010 del Ministero
dell'economia e delle finanze che, in attuazione del predetto comma
109 della legge n. 191 del 2009, richiede che ciascuna
Amministrazione si astenga dall'erogare finanziamenti alle Autonomie
speciali e comunichi al Ministero dell'economia e delle finanze le
somme che sarebbero state attribuite alle Province autonome, al fine
di consentire le conseguenti variazioni di bilancio in riduzione
degli stanziamenti a partire dal 2010;
Vista la nota del Ministero dell'economia e delle finanze prot.
110783, del 17 gennaio 2011, che conferma l'esigenza di mantenere
accantonati i fondi spettanti alle Province autonome di Trento e
Bolzano;
Considerato che per la ripartizione delle risorse di cui al
presente decreto occorre ricomprendere anche le quote riferite alle
Province autonome di Trento e Bolzano, ai soli fini del calcolo delle
risorse da attribuire;
Visto il decreto interministeriale 21 febbraio 2014, adottato dal
Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il
Ministro dell'economia e delle finanze, di ripartizione delle risorse
afferenti al Fondo nazionale per le politiche sociale, incluse le
quote riferite alle Provincie autonome di Trento e Bolzano;
Ritenuto di avvalersi delle percentuali stabilite nel citato
decreto interministeriale 21 febbraio 2014, ai fini del riparto delle
risorse di cui ai successivi commi 3 e 4 dell'art. 3 del presente
decreto;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25
novembre 2016, con cui sono state ripartite, per il biennio
2015-2016, le risorse del «Fondo per le politiche relative ai diritti
e alle pari opportunita'», di cui all'art. 5-bis, comma 1, del
decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni,
nella legge 15 ottobre 2013, n. 119 e sono stati indicati, all'art. 2
i criteri di riparto;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9
dicembre 2016, di approvazione del bilancio di previsione della
Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno 2017;
Visto l'art. 1, comma 359, della legge 11 dicembre 2016, n. 232
«Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e
bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019» che incrementa di 5
milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019, il «Fondo
per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunita'» da
destinare ai servizi territoriali, ai centri antiviolenza e ai
servizi di assistenza alle donne vittime di violenza sessuale e di
genere, per le attivita' di assistenza e sostegno di cui agli
articoli 5 e 5-bis del decreto-legge n. 93 del 2013;
Vista la nota preliminare al bilancio di previsione della
Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno 2017 di cui al
citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 9 dicembre
2016;
Vista la nota DPO n. 8380 del 6 ottobre 2017, con la quale il
Coordinamento tecnico della VIII Commissione «politiche sociali»
della Conferenza delle regioni e delle province autonome ha trasmesso
al Dipartimento per le pari opportunita' i dati relativi al numero
dei centri antiviolenza e delle case-rifugio esistenti nelle Regioni
e nelle Province autonome di Trento e Bolzano;
Acquisita in data 9 novembre 2017 l'intesa della Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province
autonome di Trento e di Bolzano, di cui al decreto legislativo 28
agosto 1997, n. 281;
Ritenuto, pertanto, di provvedere alla ripartizione delle risorse
individuate, secondo le tabelle allegate, per la somma complessiva di
euro 12.714.553, gravanti sul bilancio della Presidenza del Consiglio
dei ministri, centro di responsabilita' 8, capitolo di spesa «Fondo
per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunita'», da
destinare al finanziamento per il potenziamento delle forme di
assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro
figli attraverso modalita' omogenee di rafforzamento della rete dei
servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di
assistenza alle donne vittime di violenza, di cui all'art. 5, comma
2, lettera d), del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito,
con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119;
Decreta:
Art. 1
Definizioni
1. Ai fini dell'attuazione del presente decreto si applicano le
definizioni e i requisiti previsti per i centri antiviolenza e le
case-rifugio dal capo I e dal capo II dell'Intesa del 27 novembre
2014, conclusa ai sensi dell'art. 8, comma 6, della legge 5 giugno
2003, n. 131, tra il Governo e le Regioni, le Province autonome di
Trento e di Bolzano e le Autonomie locali, relativa ai requisiti
minimi dei centri antiviolenza e delle case-rifugio, prevista
dall'art. 3, comma 4, del decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri 24 luglio 2014.
Art. 2
Criteri di riparto
1. In attuazione dell'art. 5, comma 2, lettera d), del
decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito in legge, con
modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, il presente
decreto provvede a ripartire tra le Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano le risorse finanziarie del Fondo per le politiche
relative ai diritti e alle pari opportunita' stanziate per l'anno
2017, in base ai criteri indicati ai commi 4, 5 e 6 del presente
articolo.
2. Le risorse finanziarie del Fondo di cui al comma 1, pari ad euro
12.714.553, sono ripartite tra Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano in base ai seguenti criteri:
a) il 33 per cento dell'importo complessivo, pari a euro
4.195.802 e' destinato all'istituzione di nuovi centri antiviolenza e
di nuove case-rifugio, ai sensi dell'art. 5-bis, comma 2, lettera d),
del citato decreto-legge, n. 93 del 2013;
b) la rimanente somma, pari ad euro 8.518.751, e' suddivisa nella
misura del 10 per cento (pari a euro 851.875), per il finanziamento
aggiuntivo degli interventi regionali gia' operativi volti ad attuare
azioni di assistenza e di sostegno alle donne vittime di violenza e
ai loro figli, nonche', sulla base della programmazione regionale,
nella misura del 45 per cento (pari ad euro 3.833.438) per il
finanziamento dei centri antiviolenza pubblici e privati gia'
esistenti in ogni Regione e nella misura del 45 per cento (pari ad
euro 3.833.438) per il finanziamento delle case-rifugio pubbliche e
private gia' esistenti in ogni Regione, di cui all'art. 5-bis, comma
2, lettere b) e c), del citato decreto-legge n. 93 del 2013.
3. Il riparto delle risorse finanziarie di cui al comma 2, lettera
a), pari ad euro. 4.195.802, tra le Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano, si basa sui criteri percentuali di riparto del
Fondo nazionale per le politiche sociali previsti nel decreto
interministeriale 21 febbraio 2014, citata in premessa, secondo la
tabella «1» allegata al presente decreto;
4. Il riparto delle risorse finanziarie di cui al comma 2, lettera
b), pari ad euro 851.875, tra le Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano, quanto al 10 per cento relativo ai citati
interventi regionali gia' operativi, si basa sui criteri percentuali
di riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali previsti nel
decreto interministeriale 21 febbraio 2014, secondo la tabella «2»
allegata al presente decreto;
5. Il riparto delle risorse finanziarie di cui al comma 2, lettera
b), pari ad euro 7.666.876, tra le Regioni e le Province autonome di
Trento e di Bolzano, quanto al 45 per cento destinato ai centri
antiviolenza esistenti e il 45 per cento destinato alle case-rifugio
esistenti, e' basato sui dati ISTAT del 1° gennaio 2017, riferiti
alla popolazione residente nelle Regioni e nelle Province Autonome
nonche' sui dati forniti al Dipartimento per le pari opportunita', in
data 6 ottobre 2017 prot. DPO n. 8380, dal coordinamento tecnico
della VIII Commissione «politiche sociali» della Conferenza delle
Regioni e delle Province autonome, relativi al numero dei centri
antiviolenza e delle case-rifugio esistenti nelle Regioni e nelle
Province autonome, secondo la tabella «2» allegata al presente
decreto.
6. La quota di risorse ripartita sulla base dei criteri del
presente decreto alle Province autonome di Trento e Bolzano, pari
rispettivamente pari a euro 144.094,95 ed euro 147.566,84 e'
acquisita al bilancio dello Stato ai sensi dell'art. 2, comma 109,
della legge 23 dicembre 2009, n. 191. A tale fine la predetta quota
e' versata all'entrata del bilancio dello Stato, al capo X, capitolo
2368, art. 6.
Art. 3
Attivita' delle Regioni e del Governo
1. Ai sensi dell'art. 5-bis, comma 6, del citato decreto-legge, n.
93 del 2013, le Regioni, utilizzando il format all'uopo dedicato,
presentano, entro il 31 marzo 2018, una relazione al Dipartimento per
le pari opportunita', concernente lo stato di avanzamento delle
iniziative adottate nelle annualita' 2017 per contrastare la violenza
contro le donne, a valere sulle risorse finanziarie gia' ripartite
con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25
novembre 2016.
2. Il Dipartimento per le pari opportunita' trasferisce alle
Regioni le risorse, secondo gli importi indicati nelle tabelle
allegate al presente decreto, a seguito di specifica richiesta da
inoltrare a mezzo posta elettronica certificata all'indirizzo
progettiviolenza@pec.governo.it. Alla richiesta, da inviare entro
novanta giorni dalla data della comunicazione, da parte del
Dipartimento per le pari opportunita', della data di decorrenza
dell'efficacia del presente decreto, dovra' essere allegata
un'apposita scheda programmatica, che dovra' recare, per ciascuno
degli interventi di cui alla lettere a) e b) dell'art. 2, comma 2:
a) l'indicazione di obiettivi definiti;
b) l'indicazione delle attivita' da realizzare per l'attuazione
degli interventi e la predisposizione di un apposito cronoprogramma
che indichi le tempistiche e le modalita';
c) un piano finanziario coerente col citato cronoprogramma.
3. A seguito della comunicazione di avvenuta presa d'atto da parte
del Dipartimento per le pari opportunita', della scheda programmatica
di cui al comma 2, le Regioni trasmettono in copia al medesimo
Dipartimento, appena adottati, i provvedimenti di programmazione
delle risorse finanziate.
4. I trasferimenti delle risorse saranno erogati alle Regioni in
un'unica soluzione, entro quarantacinque giorni dalla presa d'atto,
da parte del Dipartimento per le pari opportunita', del ricevimento
della scheda programmatica di cui al comma 2.
5. Nella definizione della programmazione degli interventi e'
assicurata, da parte delle Regioni, la consultazione
dell'associazionismo di riferimento e degli altri attori pubblici e
privati rilevanti.
6. Con cadenza semestrale, dalla data dell'effettiva disponibilita'
delle risorse ripartite, le Regioni trasmettono al Dipartimento per
le pari opportunita' un'apposita relazione di monitoraggio,
utilizzando il format all'uopo dedicato e gia' validato. Nella
relazione devono essere fornite informazioni sugli interventi
finanziati con le risorse di cui al presente decreto, nonche' i dati
aggiornati sul numero dei centri antiviolenza con i relativi accessi,
e delle case-rifugio, con il numero delle donne accolte, sole o con
la prole.
7. Al fine di assicurare il rispetto degli obblighi di trasparenza,
nonche' per consentire il monitoraggio e la verifica delle attivita',
anche sotto il profilo della tempistica, entro centoventi giorni
dalla data effettiva di disponibilita' delle risorse ripartite, le
Regioni trasmettono al Dipartimento per le pari opportunita' i
provvedimenti regionali di programmazione, anche temporale, degli
interventi di cui all'art. 2, comma 3.
8. Gli atti di cui ai commi 2 e 3, nonche' tutti gli atti di
attuazione degli interventi, con indicazione dei beneficiari delle
risorse e della procedura di assegnazione seguita, sono pubblicati
tempestivamente sui siti internet delle Regioni, dandone
comunicazione al Dipartimento per le pari opportunita'.
9. Nella programmazione degli interventi di cui all'art. 2, comma
2, lettera a), le Regioni considerano l'adozione di opportune
modalita' volte alla sostenibilita' finanziaria ed operativa dei
centri antiviolenza e delle case-rifugio e delle loro articolazioni
secondo le specifiche esigenze territoriali, anche tramite l'utilizzo
integrato delle risorse di cui al decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 25 novembre 2016 (Tabella 1) con quelle di cui
al presente decreto (Tabella 1).
10. Le Regioni e lo Stato adottano tutte le opportune iniziative
affinche' i servizi minimi garantiti dai centri antiviolenza e dalle
case-rifugio, ai sensi dell'art. 4 e dell'art. 11 della citata Intesa
del 27 novembre 2014, siano erogati a favore delle persone
interessate senza limitazioni dovute alla residenza, domicilio o
dimora in uno specifico territorio regionale.
11. Nel caso in cui la gestione degli interventi dall' art. 2,
comma 2, lettere a) e b), sia affidata o delegata ai Comuni, alle
Citta' metropolitane, alle Province, agli Enti gestori degli ambiti
sociali territoriali o ad altri Enti pubblici, deve essere assicurato
il rispetto degli adempimenti e delle priorita' previste dal presente
decreto da parte di tali Enti.
12. Le Regioni, nell'ambito dei propri ordinamenti, individuano una
struttura referente unica per tutte le comunicazioni relative agli
interventi previsti dall'art. 2, comma 2, lettere a) e b), e connessi
adempimenti.
13. Il mancato utilizzo delle risorse da parte delle Regioni,
secondo le modalita' del presente decreto, entro l'esercizio
finanziario 2019, comporta la revoca dei finanziamenti, e gli importi
corrispondenti sono versati all'entrata del bilancio dello Stato per
la successiva riassegnazione al Fondo per le politiche relative ai
diritti e alle pari opportunita'.
Il presente decreto viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana ed entra in vigore a far data dalla registrazione
della Corte dei conti.
Roma, 1° dicembre 2017
p. Il Presidente del Consiglio dei ministri
La Sottosegretaria di Stato
Boschi
Registrato alla Corte dei conti l'11 gennaio 2018
Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri giustizia e affari esteri,
reg.ne prev. n. 79
Allegato
Tabella 1
Art. 5 bis del Decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, recante
disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della
violenza di genere, nonche' in tema di protezione civile e di
commissariamento delle province, Convertito in legge, con
modificazioni - Legge 15 ottobre 2013, n. 119 (in G.U. n. 242 del 15
ottobre 2013 - in vigore dal 16 ottobre 2013)
Ripartizione Fondi 2017 € 12.714.553 di cui:
33% pari a
€ 4.195.802
===================================================================
| | % Fondo Nazionale | |
| | Politiche sociali | |
| REGIONE | (1) | Totale Finanziario |
+=====================+===================+=======================+
|Abruzzo | 2,45%| € 102.797|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Basilicata | 1,23%| € 51.608|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Calabria | 4,11%| € 172.447|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Campania | 9,98%| € 418.741|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Emilia Romagna | 7,08%| € 297.063|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Friuli Venezia Giulia| 2,19%| € 91.888|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Lazio | 8,60%| € 360.839|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Liguria | 3,02%| € 126.713|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Lombardia | 14,15%| € 593.706|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Marche | 2,65%| € 111.189|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Molise | 0,80%| € 33.566|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|P.A. Bolzano | 0,82%| € 34.406|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|P.A. Trento | 0,84%| € 35.245|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Piemonte | 7,18%| € 301.259|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Puglia | 6,98%| € 292.867|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Sardegna | 2,96%| € 124.196|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Sicilia | 9,19%| € 385.594|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Toscana | 6,56%| € 275.245|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Umbria | 1,64%| € 68.811|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Valle d'Aosta | 0,29%| € 12.168|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Veneto | 7,28%| € 305.454|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
|Totale | 100,00%| € 4.195.802|
+---------------------+-------------------+-----------------------+
(1) Tab 2 Decreto-Interministeriale-21 febbraio 2014-FNPS
Allegato
Tabella 2
Art. 5 bis del Decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, recante
disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della
violenza di genere, nonche' in tema di protezione civile e di
commissariamento delle province, Convertito in legge, con
modificazioni - Legge 15 ottobre 2013, n. 119 (in G.U. n. 242 del 15
ottobre 2013 - in vigore dal 16 ottobre 2013)
Parte di provvedimento in formato grafico
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