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giovedì 4 ottobre 2018

Legittima difesa,Lega avanti tutta.E M5s ora benedice:è sintesi


GIOVEDÌ 04 OTTOBRE 2018 17.29.26
SICUREZZA

#Legittima difesa,Lega avanti tutta.E M5s ora benedice:è sintesi

#Legittima difesa,Lega avanti tutta.E M5s ora benedice:è sintesi Pd: testo pericoloso sotto dettatura Salvini. Civati: grillini hanno piegato testa Roma, 4 ott. (askanews) - Processi più rapidi, spese a carico dello Stato, pene fino a 7 anni di carcere per furti e rapine con obbligo di risarcimento, "stop alle assurde richieste di rimborso da parte dei malviventi e dei loro parenti". Sono questi - come hanno spiegato i leghisti Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia e relatore del testo, Jacopo Morrone e Nicola Molteni, rispettivamente sottosegretari alla Giustizia e all'Interno - i capisaldi del testo unificato per la riforma della legittima difesa che è stato depositato oggi in commissione Giustizia al Senato. "Nessun far west - assicurano dal Carroccio nel giorno in cui si attende la firma del presidente della Repubblica a un altro provvedimento caro al partito di Salvini, il dl sicurezza - ma la difesa diventa sempre legittima". E fonti del Movimento cinque stelle, da sempre più cauto sul tema, spiegano che "non vi è alcuna liberalizzazione delle armi" e che il ddl adottato come testo base - 8 erano le proposte in commissione - "è una reale sintesi, non è la fotocopia del provvedimento avanzato dalla Lega, è stato fatto un serio lavoro di stesura, è un testo nuovo". L'obiettivo della sintesi per i Cinquestelle era trovare una "solida proporzionalità tra l'offesa e la difesa" considerando, però, che chi si difende in casa propria non deve poi finire sul banco degli imputati. Era poi necessario fare chiarezza su una normativa che per certi versi pareva "ondivaga" e che, come lo stesso Guardasigilli grillino Alfonso Bonafede ha ribadito in più occasioni, presentava delle "zone d'ombra". I più soddisfatti sono comunque i leghisti secondo i quali la riforma della legittima difesa "risponde alle richieste degli italiani e realizza gli obiettivi stabiliti dal Contratto di Governo. È nato dopo un percorso di ascolto, che ha avuto come protagoniste le vittime di reato. Nessun far west, nessuna licenza ad armarsi. Prima rivoluzione: la difesa diventa 'sempre' legittima. Le dovute fasi di accertamento e gli eventuali processi saranno più immediati. Le spese legali saranno a carico dello Stato: chi si è difeso, non pagherà più per dimostrare la sua innocenza". Nel provvedimento all'attenzione della commissione Giustizia di Palazzo Madama c'è una "seconda rivoluzione: pene più alte, fino a 7 anni di galera, per chi commette furti in abitazione, rapine e violazioni di domicilio, con obbligo di risarcimento dei danni procurati alle vittime. Se rubi, prima restituisci e paghi i danni, altrimenti vai in galera subito. Chi commette un crimine, ora sa cosa rischia. Chi si difende in casa propria, sarà difeso anche dallo Stato. Finalmente", concludono i leghisti. Pioggia di critiche dalle opposizioni. Secondo i senatori del Pd Valeria Valente e Franco Mirabelli, vicepresidenti del gruppo Dem, il testo unificato proposto dal senatore Ostellari "ricalca in pieno le misure contenute nel disegno di legge della Lega, tanto che vien da chiedersi a che gioco stia giocando il M5s, altro che punto di equilibrio come sostengono dal ministero guidato da Bonafede". Per i Dem "con questo testo lo Stato abdica alla difesa dei cittadini e dice a ciascuno: difenditi da solo perché io non ce la faccio. E' un principio inaccettabile e pericoloso. Se questo testo passasse così com'è ci sarebbero solo più armi, più insicurezza, più morti". Durissima la reazione della sinistra con Pippo Civati, fondatore di Possibile, secondo cui "il governo, impantanato sulla manovra, ha già pronta l'ennesima operazione di propaganda firmata Salvini, con il Movimento 5 Stelle a capo chino che accetta. Ed è un'iniziativa pericolosissima perché diminuisce la sicurezza degli italiani: la riforma della legittima difesa". "Il testo unificato, depositato al Senato, introduce il principio di sparare 'in stato di grave turbamento'. In pratica - attacca Civati - si potrà sparare alla cieca, al primo rumore creando situazioni estremamente pericolose. Soprattutto perché questo spingerà i ladri ad armarsi in un crescendo di tensioni da far west". Vep 20181004T172915Z  

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