MARTEDÌ 06 NOVEMBRE 2018 14.18.53
= IL PUNTO = Maltempo: rabbia ai funerali, "abbandonati da Stato" =
(AGI) - Palermo, 6 nov. - Disperazione e rabbia oggi ai
funerali, nella cattedrale di Palermo, delle nove vittime della
tragedia di Casteldaccia, dove la piena del Milicia ha fatto
strage di due nuclei familiari tra loro imparentati, che si
erano riuniti per il ponte della festa di Ognissanti in una
villa presa in affitto e che era abusiva, trasformatasi in una
trappola mortale. "Non c'era nessun del governo nazionale.
Siamo stati abbandonati come sempre... la Sicilia abbandonata
dallo Stato", si e' sfogata con l'AGI xx,
diventata suo malgrado in questi giorni la portavoce di una
tragedia familiare, cugina di xx, il superstite
che ha perso moglie, due figli di uno e 15 anni e altri
parenti. Alle esequie erano presenti rappresentati delle forze
dell'ordine, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, quello di
Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto, e il presidente della
Regione siciliana, Nello Musumeci, seduto in fondo alla chiesa
assieme all'assessore alle Autonomie locali, Bernadette Grasso.
Ma non c'erano rappresentanti istituzionali nazionali.
Un'assenza che ferisce? "Si', ma abbiamo anche ben altro per
cui essere arrabbiati", ha aggiunto xx.
Dolore e tensione, di cui sono stati segno anche il malore
accusato da alcuni parenti in un duomo pieno di gente, come nel
sagrato, e il rifiuto opposto ai proprietari della 'villetta
della morte' di partecipare alle esequie. "E' stato il volere
di xx", sorretto per tutto il tempo oggi, e'
stato detto. E poi: "xx ha preso in affitto questa
villetta, ma non sapeva il rischio in cui metteva la sua
famiglia. Altrimenti non l'avrebbe mai fatto: non gli e' stato
mai detto che era a rischio e una famiglia e' stata
annientata".
Nell'omelia il vicario generale, monsignor Giuseppe
Oliveri, e' stato diretto, chiedendo giustizia e assunzione di
responsabilita': "E' lecito e forse anche doveroso, che anche
ci si interroghi a tutti i livelli per cercare di dare una
spiegazione a quello che appare inspiegabile e, comunque,
inaccettabile. Ma speriamo vivamente che lo si faccia non per
alimentare inutili polemiche o favorire il ben noto e
insopportabile rimpallo di responsabilita'".
Tra le nove bare, accolte con fiori, palloncini bianchi e
applausi da migliaia di persone in una citta' a lutto,
spiccavamo quelle bianche delle tre vittime piu' giovani.
Giuseppe Giordano ha visto morire la moglie, xxi, la figlia di un anno, xx, e il figlio
xx, di 15 anni, il piccolo eroe che ha tentato di salvare
la sorellina tenendola in alto fino a quando non e' stato
sopraffatto dalla furia dell'acqua: piu' volte i suoi compagni
in chiesa lo hanno salutato gridando il suo nome. Morti anche i
genitori di xx xx, la
sorella xx, il fratello xx; il nipote
di tre anni, xx, e la nonna 65enne del piccolo,
xx. Avranno pace nel Cimitero dei Cappuccini. (AGI)
Mrg
061418 NOV 18
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