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martedì 6 novembre 2018

Salute, parte nuovo studio clinico sul tumore del pancreas


MARTEDÌ 06 NOVEMBRE 2018 18.40.23
SALUTE

Salute, parte nuovo studio clinico sul tumore del pancreas

Salute, parte nuovo studio clinico sul tumore del pancreas Adroterapia con ioni carbonio, chemioterapia e poi chirurgia Roma, 6 nov. (askanews) - Avviato un nuovo studio clinico sul tumore del pancreas operabile che introduce un trattamento preoperatorio con chemioterapia e adroterapia con ioni carbonio per migliorare la prognosi dei pazienti. La ricerca, che coinvolgerà pazienti affetti da neoplasia pancreatica operabile, è condotta da CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, in collaborazione con la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia. Con 13.300 nuove diagnosi stimate in Italia nel 2018 e 22.000 persone che complessivamente ne sono colpite nel nostro Paese, il tumore del pancreas è una delle forme tumorali più gravi e più difficilmente curabili con una sopravvivenza pari all'8% a 5 anni dalla diagnosi1. Lo studio intende valutare quanto l'approccio preoperatorio che combina la chemioterapia e l'adroterapia con ioni carbonio possa migliorare la sopravvivenza libera da progressione della malattia, la sopravvivenza globale e il tasso di resecabilità (la percentuale di rimozione chirurgica efficace della massa tumorale) di tumori del pancreas operabili. Al momento della diagnosi solo il 20% dei pazienti presenta un tumore al pancreas in uno stadio iniziale e quindi resecabile, ma, anche nei casi di asportazione chirurgica completa l'incidenza di recidive locali è comunque elevata, soprattutto in assenza di terapie aggiuntive. Il tumore del pancreas, inoltre, per la sua posizione vicina a tessuti sensibili non può essere irradiato con alte dosi di radioterapia convenzionale, non compatibili con la tolleranza dei tessuti sani. "L'approccio pre-operatorio rappresenta la modalità più moderna, specialmente se preceduto o associato a chemioterapia. La possibilità di avere a disposizione particelle come gli ioni carbonio con elevata efficacia biologica (2 o 3 volte superiore a quella della radioterapia convenzionale) e con selettività spaziale, permette di erogare la dose efficace senza compromettere i tessuti circostanti - spiega Francesca Valvo, direttore medico del CNAO e curatrice della ricerca - ci aspettiamo, come già noto dai lavori pubblicati dai giapponesi, un più elevato tasso di resecabilità completa e una migliore sopravvivenza senza malattia. L'impiego di ioni carbonio si è rivelato efficace anche nei casi di tumore del pancreas inoperabile e pertanto al CNAO è in corso uno studio prospettico anche per questi casi". Cro-Mpd 20181106T184023Z  

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