VACCINI: RICCIARDI, SERVE OBBLIGO PER OPERATORI SANITARI

LUNEDÌ 12 NOVEMBRE 2018 12.28.11
SICUREZZASALUTE

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Roma, 12 nov. (AdnKronos Salute) - "È arrivato il momento di prevedere l'obbligo vaccinale anche per gli operatori sanitari. Per tanti anni abbiamo esercitato una attività di persuasione e formazione, ma se non si supera il 15-20% di vaccinati. E' chiaro che serve l'obbligo. Alcune regioni come l'Emilia Romagna si sono mosse in questo senso, ma credo che ora tocchi al Paese". Ad affermarlo è Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità, a margine della presentazione a Roma del convegno 'BlockChain in Sanità: sicurezza, trasparenza e democrazia dei datiì, commentando l'epidemia di morbillo all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari tra pazienti e operatori non vaccinati. "I professionisti della sanità e quelli della scuola non vivono la vaccinazione come dovrebbero, come un obbligo morale, ma come una costrizione, per cui non abbiamo più del 10-15% di persone che in questo settore si vaccinano - aggiunge Ricciardi - E queste sono persone che possono prendere la malattia, in media vanno in ospedale nel 40-50% dei casi e quando una persona contrae il morbillo in età avanzata è una patologia complicata e facilmente trasmissibile. Quello che si è verificato a Bari è emblematico". (Segue) (Frm/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 12-NOV-18 12:27 NNNN
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(AdnKronos Salute) - Su come attuare l'obbligo tra gli operatori sanitari e gli insegnanti, Ricciardi osserva che "c'è una legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro che obbliga il datore di lavoro e il dipendente ad attuare le misure per la prevenzione dei rischi, e non c'è rischio più evidente di quello della malattia. Dunque, a legislazione vigente non serve altro che far rispettare la legge. Se ci fosse un intervento chiarificatore - sottolinea Ricciardi - da parte dei ministeri competenti, sarebbe però un contributo importante". Insomma, secondo Ricciardi, è chiaro, alla luce di quanto accaduto a Bari, che "se non ti vaccini contro determinate patologie non puoi lavorare in reparti ad alto rischio dove ci sono pazienti fragili. L'ospedale - conclude - deve essere un luogo di cura, non di rischio". (Frm/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 12-NOV-18 12:28 NNNN