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mercoledì 19 dicembre 2018
Suicida una agente della Penitenziaria del carcere di Monza
MERCOLEDÌ 19 DICEMBRE 2018 14.10.36
POLIZIA
Suicida una agente della Penitenziaria del carcere di Monza
Suicida una agente della Penitenziaria del carcere di Monza 41 anni, lascia un bimbo di 10. Sappe: "In 3 anni oltre 40 casi" Roma, 19 dic. (askanews) - Una assistente capo della Polizia Penitenziaria, di circa 41 anni, originaria della provincia di Messina e dal 1998 in servizio nel carcere di Monza, si è tolta la vita nella notte, sparandosi con la pistola d'ordinanza. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. "La donna ha terminato il turno di servizio in carcere ieri alle 20, ma il marito, non vedendola tornare a casa, verso le 21 si è recato nel penitenziario. La donna, però, si era già allontanata e, nei pressi di un'area industriale adiacente la struttura detentiva, si sarebbe tolta la vita in macchina, dove è stata ritrovata cadavere", dice Donato Capece, segretario generale del SAPPE: "Sembra davvero non avere fine il mal di vivere che caratterizza gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, uno dei quattro Corpi di Polizia dello Stato italiano. Siamo sconvolti. La donna era benvoluta da tutti, molto disponibile, solare ed era sempre a disposizione degli altri. Per questo risulta ancora più incomprensibile il suo terribile gesto, tanto più se si pensa che era mamma di un bimbo di 10 anni". "Vanno evitate strumentalizzazioni - prosegue Capece - ma fondamentale e necessario è comprendere e accertare quanto hanno eventualmente inciso l'attività lavorativa e le difficili condizioni lavorative nel tragico gesto estremo posto in essere dal poliziotto. Non può essere sottaciuto ma deve anzi seriamente riflettere la constatazione che negli ultimi 3 anni si sono suicidati più di 40 poliziotti e dal 2000 ad oggi sono stati complessivamente più di 100. Non sappiamo se era percepibile o meno un eventuale disagio che viveva la collega. Quel che è certo è che sui temi del benessere lavorativo dei poliziotti penitenziari l'Amministrazione Penitenziaria e il Ministero della Giustizia sono in colpevole ritardo, senza alcuna iniziativa concreta. Al ministro Bonafade ed ai sottosegretari di Stato Morrone e Ferraresi chiedo un incontro urgente per attivare serie iniziative di contrasto al disagio dei poliziotti penitenziari", conclude. Red/Sav 20181219T141038Z
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