Translate

venerdì 15 febbraio 2019

Salute: presto test clinici su farmaco per "ringiovanire" cervello =


VENERDÌ 15 FEBBRAIO 2019 13.38.12
SICUREZZA

Salute: presto test clinici su farmaco per "ringiovanire" cervello =

(AGI) - Washington, 15 feb. - Entro due anni inizieranno i primi test sugli esseri umani di un farmaco progettato per invertire la perdita di memoria che inizia gia' nella mezza eta'. Lo hanno annunciato i ricercatori del Centre for Addiction and Mental Health di Toronto, in occasione del meeting annuale dell'American Association for the Advancement of Science a Washington. Perdere le chiavi o dimenticare un volto sono solo alcune delle cose che possono capitare dopo i 50 anni d'eta'. Considerata una parte normale dell'invecchiamento, una ricerca promettente ha scoperto che presto potrebbe essere possibile ripristinare le cellule cerebrali e farle ritornare al loro vigore giovanile. Si spera che la ricerca possa portare allo sviluppo di una pillola da assumere ogni giorno in grado di mantenere giovane il cervello e di fungere da potenziale trattamento contro un lieve deficit cognitivo osservato nelle primissime fasi dell'Alzheimer. I test sugli esseri umani dovrebbero iniziare entro i prossimi due anni. Si e' scoperto che il nuovo trattamento funziona sui topi anziani, migliorando la loro memoria ai livelli osservati negli animali molto piu' giovani. "Attualmente non ci sono farmaci per trattare i sintomi cognitivi, come la perdita di memoria, che si verificano nella depressione, in altre malattie mentali e nell'invecchiamento", spiega Etienne Sibille, scienziata a guida dello studio. Il nuovo farmaco e' un tipo di benzodiazepiene, come Valium, il farmaco usato contro ansia e depressione. Ma a differenza dei farmaci come il Valium, che hanno una vasta gamma di effetti, la versione "ottimizzata" del farmaco e' in grado di colpire specificamente le alterazioni nelle cellule cerebrali legate alla memoria. "I nostri risultati - dice Sibille - hanno implicazioni dirette sull'invecchiamento. Gli studi sull'uomo non sono ancora stati fatti, ma stiamo pianificando il nostro primo studio sulla sicurezza umana entro i 2 anni". Verra' prima testata sui soggetti adulti affetti da depressione. Poi seguiranno gli studi in eta' avanzata. In futuro, i ricercatori pensano che le persone di eta' superiore ai 55-60 anni a rischio di problemi cognitivi potranno beneficiare di questo trattamento. "Idealmente sara' una pillola al giorno", dice Sibille. Le nuove molecole testate hanno invertito la perdita di memoria nei topi. Il miglioramento e' durato oltre due mesi con un trattamento giornaliero. "Le cellule invecchiate - spiega Sibille - si sono mostrate simili alle giovani cellule cerebrali, dimostrando che le nostre nuove molecole possono modificare il cervello oltre a migliorare i sintomi. Abbiamo dimostrato che le nostre molecole entrano nel cervello, sono sicure, attivano le cellule bersaglio e invertono il deficit cognitivo della perdita di memoria". (AGI) Red/Pgi 151337 FEB 19 NNNN   

Nessun commento: